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sabato 19 settembre 2015

Si ipotizza in Val d'Agri il Progetto per lo smaltimento di Rifiuti Liquidi del COVA

Ingegnere Alberti quali sono le peculiarità rilevanti che si vogliono evidenziare nelle sue Osservazioni sul progetto di smaltimento dei Rifiuti Liquidi recapitato alla Regione Basilicata?

La SIMAM s.p.a. dopo aver subito il rigetto del primo progetto molto più contenuto, nell'Aprile 2013, torna alla carica con un impianto più grande e presenta la V.I.A. alla Regione Basilicata.
L'impianto farà rumore e disturberà gli abitati di Viggiano e Grumento Nova. Non si sa che fine faranno i rifiuti che escono dall'impianto che sono tanti e molto più inquinanti dell'acqua di strato che entra; non si sa perchè SIMAM vuole costruire l'impianto distante 2 Km e non adiacente al COVA e perciò sospetto che si vogliano trattare anche rifiuti provenienti da altre parti d'Italia; non viene fissato l'importo per la polizza fidejussoria a garanzia di eventuali incidenti

Dove le stanno trattando ora le acque di Strato del COVA

In quattro impianti in Italia tra cui c'e Pisticci

E se questo impianto non lo riescono a realizzare, considerato il raddoppio della produzione, quali conseguenze ci possono essere per ENI?


Enormi costi di trasporto per ENI e limitazioni nella produzione, perchè non sono stati autorizzati altri pozzi di reiniezione oltre a Costa Molina.

Le acque trattate dove le porteranno?


Non lo dicono e quindi nella V.I.A. non viene chiuso il ciclo rifiuti.

Quali sono e qual'e la pericolosità delle sostanze di scarto presenti nelle acque trattate?


Sono acque ricche di metalli pesanti, H2S, Cromo , Bario, Arsenico ed altro; le acque rifiuto avranno altissime concentrazioni di tali inquinanti e non si sa che fine faranno.

Di seguito il testo completo del Documento inviato dall'Ing. Antonio Alberti:

Spett.le REGIONE BASILICATA
Dipartimento Ambiente e Territorio 
Via Vincenzo Verrastro , 5 
85100 POTENZA 
ambiente.infrastrutture@cert.regione.basilicata.it

Al Signor SINDACO del Comune di Viggiano 
Via Roma 
85059 VIGGIANO (Pz)

Oggetto : Osservazioni alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del “Progetto per una campagna di smaltimento rifiuti liquidi non pericolosi (CER 16.10.02) nell’area Industriale di Viggiano (Pz) mediante impianto mobile di trattamento chimico-fisico D9 autorizzato ai sensi dell’art.208 del Decreto Leg.vo 152/2006 (e s.m.i.)”

In data 29/07/2015 è stato pubblicato sul sito della Regione Basilicata il Progetto e la Valutazione di Impatto Ambientale relative alla campagna di smaltimento rifiuti in oggetto , presentati dalla soc. SIMAM s.p.a. con sede in Senigallia (An) Via Cimabue 11/2.
Con riferimento al progetto ed alla V.I.A. presentata il sottoscritto ritiene che : 

1. La richiesta viene presentata dalla ditta SIMAM s.p.a. che ha già presentato una richiesta analoga nel Marzo 2013 con dati differenti, quindi la ditta richiedente risulta non essere affidabile e/o credibile ; Nel Marzo 2013 SIMAM s.p.a ha chiesto l’autorizzazione ad installare ed esercire un impianto mobile per il trattamento delle acque di strato provenienti dal COVA di Viggiano, ubicato nello stesso lotto di cui al presente progetto, provvisorio , per una durata di 90 giorni e con una potenzialità di circa 100 mc/giorno; ora lo stesso impianto provvisorio viene riproposto con un esercizio della durata di due anni e con una quantità di reflui da trattare di ben 1.200 mc./giorno . Da quanto prima emerso viene spontaneo chiedersi : Le quantità ora indicate sono 12 volte maggiori , saranno reali ? Come saranno trattate le acque di strato provenienti dal COVA, dopo I due anni , una volta terminata la cosiddetta campagna di smaltimento rifiuti ? A queste domande fondamentali nè il progetto , nè lo Studio di Impatto Ambientale rispondono e quindi risulta leggittimo pensare che l’impianto SIMAM avrà di temporaneo solo la richiesta autorizzativa che poi, probabilmente verrà reiterate successivamente varie volte.

2. Lo Studio di Impatto Ambientale risulta incompleto relativamente a : Mancata Valutazione di Impatto Ambientale e dell’incidenza del livello sonoro sulla popolazione residente, soprattutto nelle ore notturne, essendo previsto rumore h 24 che l’impianto produrrà durante il suo funzionamento ; A tal proposito si fa presente che l’impianto proposto sarà molto rumoroso , raggiungendo esso livelli di rumore di circa 100 dba e tale livello sonoro, anche se attenuato dalla distanza, risulterà insopportabile durante la notte, specialmente, nei centri abitati di Viggiano e di Grumento Nova .

3. Lo Studio di Impatto Ambientale risulta incompleto relativamente a :
Mancata indicazione precisa del ciclo di smaltimento dei rifiuti derivanti dal ciclo di trattamento ; La quantità di acque di strato da trattare in due anni risulta essere di circa 860.000 mc in due anni , pertanto I rifiuti da smaltire in due anni di attività ammontano a : 4.300 tonnellate di carboni attivi esausti ; 8.600 tonnellate di torte al 40% di TS 13.000 tonnellate di soluzioni di lavaggio altamente inquinanti ( per intendersi composti a base di soda caustica, acidi e ammoniaca) 300.000.000 di mc. (trecento milioni di mc.) di concentrato da osmosi , cioè reflui che contengono maggiori concentrazioni di inquinanti dell’acqua di strato del COVA in ingresso all’impianto SIMAM ( tale quantità è pari a circa 15.000 autobotti dirette chissà verso quale destinazione in Italia di cui nella V.I.A. non si parla ) A dire il vero appare almeno incongruente che nella V.I.A. si dedichino ben due pagine alla Storia di Viggiano nei secoli e ben due righe per indicare che lo smaltimento di tali rifiuti sarà effettuata in accordo con le normative vigenti.

4. Lo Studio di Impatto Ambientale risulta incompleto ed errato relativamente a : Erronea Valutazione di Impatto Ambientale relativamente al trasporto a mezzo autobotti dell’acqua di strato da trattare e del successivo trasporto presso I successivi centri di trattamentoe/o smaltimento dei Rifiuti Prodotti ; Infatti se nella V.I.A. si tiene conto che le autobotti che attualmente trasportano le acque di strato ai centri di trattamento saranno eliminate, non si tiene invece in nessun conto che vi saranno numerose altre autobotti che dovranno trasportare I concentrati da osmosi e, siccome tali concentrati risultano essere molto più inquinanti delle acque di strato e quindi piu pericolose per l’ambiente, nella V.I.A. non viene preso in considerazione il rischio di tale trasporto, nè la quantità, nè la distanza a cui deve essere assoggettato tale trasporto, nè il destino di tali rifiuti , e non è dimostrata così la chiusura del ciclo rifiuti.

5. Il Progetto risulta incongruente per la Mancata giustificazione della scelta del sito che comporterebbe il trasporto di 860.000 mc di liquidi altamente inquinanti e dannosi per l’ambiente, dal COVA all’impianto SIMAM, che trovasi non ADIACENTE o LIMITROFO al COVA come affermato nella V.I.A., ma raggiungibile con un percorso di 1,9 Km ; invece, se l’impianto fosse veramente temporaneo, ENI s.p.a. potrebbe mettere a disposizione un’area adiacente al COVA e alimentare l’impianto SIMAM con una tubazione diretta . Il motivo dell’ubicazione dell’impianto SIMAM non adiacente al COVA porta immediatamente a due considerazioni possibili : Se I reflui da trattare vengono trasportati a mezzo autobotte, è probabile che l’impianto SIMAM tratterà non solo le acque di strato del COVA, ma anche quelle provenienti da altre parti d’Italia; tale situazione non potrebbe verificarsi se l’impianto si trovasse in adiacenza al Centro Olio ed alimentato mediante condotta controllata; Seconda considerazione l’impianto SIMAM non sarà temporaneo e per questo motivo viene realizzato distante da possibili estendimenti del Centro Olio.

6. La Valutazione di Impatto Ambientale non quantifica economicamente (vale a dire in euro) quale possa essere il costo di un eventuale opera di disinquinamento ambientale a seguito di incidente rilevante e/o di più incidenti nei due anni . Nè il progetto , nè la V.I.A individuano quali possano essere I costi rilevanti per l’opera di disinquinamento e per il danno ambientale definitivo che possano risultare da eventuali incidenti durante l’esercizio dell’impianto o durante il trasporto dei reflui o dei rifiuti ; del resto tale quantizzazione è indispensabile al fine di stabilire il valore della Polizza Fidejussoria ad Immediata Escussione ( Garanzie finanziarie D.G.R. 1464 del 02/07/2001 e s.s.m.i) a garanzia di tali rischi e che SIMAM si dice disposta ad accendere a favore della Regione Basilicata .

Dalle osservazioni sopra espresse si evince chiaramente che la Valutazione di Impatto Ambientale inoltrata da SIMAM a corredo del suo progetto è da ritenersi : Incompleta relativamente ai precedenti punti 2, 3 e 6 ; Inadeguata relativamente ai punti 3 e 4 .
Inoltre la SIMAM è da ritenersi non affidabile in quanto a : Dati di progetto erraati riferiti (vedi affermata adiacenza o limitrofità dell’impianto Simam al COVA, vedi dati diversi del precedente progetto, ecc…) ; Ubicazione dell’impianto ; Temporaneità dell’impianto ; Garanzie reali per il risarcimento di eventuali opera di disinquinamento e per eventuali Danni irreversibili all’ambiente.
Pertanto il sottoscritto chiede al Responsabile del Procedimento ing. Grippa di emettere parere sfavorevole alla Valutazione di Impatto Ambientale ed al progetto presentato da SIMAM s.p.a. . In attesa di conoscere le Vs. considerazioni alle mie osservazioni e conseguenti determinazioni in merito , colgo l’occasione per porgere distinti saluti .

Ing. Antonio Alberti

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