di Vincenzo Cirigliano
Che in Italia non esistesse più la sovranità monetaria, questo, seppur dopo tanti articoli e disquisizioni, pensiamo di averlo fatto capire abbastanza chiaramente a tutti coloro che seguono questo Blog. Prima lo Stato stampava la moneta attraverso la Banca d'Italia, che era rigorosamente pubblica. Tale moneta serviva a mantenere in piedi la macchina dei Servizi Statali ( Sanità, Previdenza, Welfare, Investimenti, Piena Occupazione, ecc). Questi soldi non dovevano essere restituiti dai cittadini in quanto erano stampati in nome e per conto del popolo, pertanto non esisteva un creditore e neanche un debitore. L'immissione di moneta serviva essenzialmente per consentire alla gente di poter lavorare e progredire, stando unicamente attenti a non creare eccessiva inflazione, vale a dire la condizione in cui ci sono più soldi in circolazione di quante sono le merci offerte sul mercato, innescando quindi un aumento automatico dei prezzi. In questo caso lo Stato doveva intervenire togliendo moneta dal circuito economico semplicemente tassando di più. Era un sistema perfetto di gestione economica in nome del popolo sovrano.
Oggi tutto ciò non esiste più. Ad un certo punto della storia, qualcuno ha deciso che questo processo dovesse essere gestito non più in nome e per conto del Popolo Sovrano, bensì in nome e per conto di una ristretta cerchia di persone che dovevano controllare e gestire l'intero processo di produzione della moneta e dovevano trarne profitto: le èlite economiche Nazionali ed Europee.
La Banca d'Italia è diventata così da Istituzione Pubblica a capitale Pubblico a Istituzione Pubblica a Capitale Privato. Nel frattempo si è passati all'Euro e si è costituita la BCE. Una banca Europea di proprietà e al servizio dei popoli europei? Niente affatto, una Banca i cui azionisti di riferimento sono le Banche Centrali Nazionali che sono controllate in parte dal Pubblico ed in parte dai Privati e non operano più per conto ed in nome dei popoli sovrani , ma in nome e per conto di interessi misti, ripartiti tra pubblici e privati. La moneta che stampa la BCE non viene messa direttamente a disposizione dei Ministeri del Tesoro degli Stati Aderenti, ma passa attraverso il Sistema Bancario che concede in prestito agli Stati, a patto che questi restituiscano la quota interessi più la quota capitale. Un prestito simile a quello che viene fatto ad un cittadino per comprare casa. Ma, nel caso del cittadino, parliamo di una transazione privata a seguito di una compravendita in cui viene scambiato un bene con un controvalore monetario. Ci dobbiamo a questo punto chiedere: ma la moneta non appartiene al Popolo? Lo Stato non è il Popolo? Ma allora perchè il Popolo (Stato) deve restituire interessi e capitale. Ma soprattutto ci chiediamo, a chi restituiamo questi soldi? E cosa da in cambio la BCE come controvalore? Ci fermiamo un attimo per pensare ed introduciamo un altro ragionamento.
Oggigiorno con questo sistema, su cui si regge la BCE, gli Stati Europei ogni qualvolta hanno avuto necessità di finanziare la propria macchina Statale, sono stati costretti ad indebitarsi con la BCE. La BCE non ha fatto altro, su loro richiesta, che dare agli Stati semplice carta moneta costata pochi centesimi di Euro ( il prezzo della Stampa), ascrivendo a loro debito il valore indicato dalle Banconote (50, 100, 200, o 500 Euro) più i dovuti interessi.
Un esempio numerico per chiarire: se la BCE da un prestito ipotetico di 10000 Euro ad uno Stato con biglietti da 500 Euro, sostiene un costo di produzione della moneta di 0,30 Centesimi a biglietto. Lo Stato dovrebbe rimborsare alla BCE 0,30 Centesimi X 20 biglietti da 500 Euro stampati, pari a 6 Euro. Invece lo Stato rimborsa, se assolve al debito dopo 1 anno, ad un tasso del 2%, la somma di Euro 10200, con un guadagno da parte degli azionisti BCE di 10194 Euro.
A tal proposito Henry Ford disse: " E' un bene che la gente non sappia come funziona il nostro sistema monetario, perchè se lo sapesse farebbe la Rivoluzione entro domani mattina ".
In Italia con questo sistema abbiamo accumulato un debito superiore ai 2000 miliardi di Euro, costantemente in aumento. Gli Stati , in primis l'Italia, per far fronte a questo debito, hanno tassato i propri cittadini a tal punto da rendere i sistemi fiscali nazionali insostenibili, soprattutto nel Sud dell'Europa, causando chiusure o delocalizzazioni di Aziende strozzate dalle tasse, chiusura di attività commerciali, conseguente disoccupazione generalizzata, suicidi di persone che si sono viste sopraffatte dal sistema tributario e finanziario. Un'ecatombe, un disastro che accomuna, chi più, chi meno, tutti gli Stati Europei. Ma chi sono i nostri creditori, a chi vanno i soldi delle nostre tasse che vanno a coprire il debito pubblico nazionale, ....agli Stati Europei? Neanche per sogno, vanno alle Istituzioni Statali e alle èlite finanziarie che si annidano nel groviglio azionario delle Grandi Banche Centrali Europee.
Così noi cittadini, che eravamo popolo sovrano con uno Stato che a livello finanziario si muoveva nell'interesse generale, oggi siamo diventati schiavi e merce da spremere nelle mani di una ristretta cerchia di eletti che si arrogano il diritto, attraverso il sistema del debito, di decidere delle nostre vite e del futuro dei nostri figli. Stampano moneta dal nulla e senza costi e la prestano agli Stati chiedendone la restituzione del valore nominale e dei relativi interessi. Fantastico!!!
Tutto questo all'insaputa dei cittadini Europei che si sono trovati, loro malgrado, a recitare il ruolo di attori non protagonisti in un sistema diabolico di estorsione della ricchezza privata. Cosa c'entra la ricchezza privata? Purtroppo c'entra, perchè quando i cittadini a causa della fiscalità elevata non riescono più a far fronte ai loro impegni, perdono o impegnano i loro beni mobili ed immobili, indovinate a favore di chi? Delle Banche naturalmente e quindi, indirettamente, sempre di quelle stesse èlite finanziarie. Da qui diventa plausibile ed auspicabile parlare di Debito Illegittimo, perchè esso nasce da una distorsione di un principio basilare che da sempre fa risalire la proprietà della moneta in capo al popolo.
Per concludere possiamo affermare che oggi i popoli d'Europa sono vessati da politiche di Austerità imposte da un'Europa ben lontana dai suoi cittadini, volte a portare ricchezza nelle tasche di una piccola èlite di persone che già oggi controllano la maggior parte della ricchezza europea, indifferenti al dramma della disoccupazione, delle chiusure delle attività industriali e commerciali, dei suicidi per motivi economici, della povertà.
Un sistema perverso che si può combattere solo se i cittadini ne prendono appieno coscienza e si muovono per avanzare, con decisione, richieste precise a livello Europeo. La prima. basilare e necessaria, richiesta che dovrebbe essere avanzata dai nostri rappresentanti in Europa, oltre che dal nostro Governo Nazionale è questa:
pretendere che la Banca Centrale Europea debba essere un'Ente Istituzionale controllato dalle Banche Centrali dei Paesi aderenti all'UE e che debba avere capitale essenzialmente Pubblico. La BCE deve diventare Banca Prestatrice di Ultima Istanza con elargizioni dirette, non attraverso il sistema Bancario, ma per via esclusiva ai Ministeri del Tesoro dei Paesi aderenti. Come dice il Prof. Auriti, la BCE deve accreditare, non addebitare, moneta agli Stati. La moneta deve tornare ad essere del Popolo e dev'essere gestita per conto e nell'interesse dei cittadini.
Solo questo può determinare la salvezza dei popoli Europei destinati altrimenti a capitolare dinanzi al potere finanziario di pochi eletti. Ognuno deve prendere coscienza di questo, la contropartita è il futuro dei Popoli e di intere generazioni di Giovani.
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