Le imposte dirette, come Irpef e Ires, saliranno del 14% mentre quelle indirette, come l’Iva, del 18%: cittadini e imprese pagheranno 81 miliardi di euro in più di tasse, a cui si aggiungono i 23 miliardi aggiuntivi di oneri previdenziali e assicurativi. La pressione fiscale, di conseguenza, salirà fino al 44% mentre sprechi e spesa improduttiva dello Stato continueranno a crescere: le uscite ammonteranno in totale a 866 miliardi di euro, 40 miliardi in più rispetto ad oggi. Altro che tagli, il Governo mantiene i privilegi e aumenta le tasse!
Basta analizzare i contenuti del Def presentato dallo stesso Governo, così come ha fatto il Centro Studi di Unimpresa. Il presidente dell’associazione, Paolo Longobardi, ha dichiarato: “Di fronte a questi numeri c’è poco da dire: come rappresentanti delle micro, piccole e medie imprese italiane ci sentiamo presi in giro, perché non possiamo ignorare lo spread esistente dagli annunci del governo ai provvedimenti e ai numeri messi nero su bianco dopo le sedute del consiglio dei ministri. Sta di fatto che le tasse aumentano e gli sprechi del bilancio pubblico restano intatti: non è questo il modo per salvare il nostro Paese”. Renzi è stato smascherato per l'ennesima volta. Si possono ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non si può ingannare tutti per sempre! Ci vediamo a Imola per un’Italia a 5 Stelle.
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