di Vincenzo Cirigliano
“La politica non deve sottomettersi all’economia e questa non deve sottomettersi ai dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia. Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana. Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura (“Laudato sì” Ed. Piemme 2015)”.
Tutto quanto successo nel decennio che va dal 2007 ad oggi avrebbe dovuto rappresentare un punto di Svolta nei Paesi del vecchio Continente, un’occasione da prendere a volo per ridefinire i contorni della concezione sicuramente deficitaria che abbiamo oggi dei concetti base che regolano i rapporti economici e i parametri della Produzione, soprattutto questi ultimi il più delle volte disgregati da una vera analisi dei costi che poi va a determinare il valore finale del Prodotto, che il più delle volte premia eccessivamente ed in modo iniquo la figura dell’Imprenditore e che, soprattutto in questi ultimi anni, specula al ribasso con quanto dovuto al lavoratore per ampliare la forbice del suo profitto.
La dimostrazione di quanto asserito è rilevabile da quelli che sono i dati statistici della distribuzione della Ricchezza oggi rilevabili, che mettono chiaramente in evidenza come ad un reddito pro capite della Forza lavoro che è drammaticamente crollato, corrisponde un aumento considerevole della ricchezza ascrivibile alla Parte Datoriale e alle classi ricche Capitalistiche.
In questo contesto bisogna sempre ricordare che « la protezione ambientale non può essere assicurata solo sulla base del calcolo finanziario di costi e benefici. L’ambiente è uno di quei beni che i meccanismi del mercato non sono in grado di difendere o di promuovere adeguatamente ». Ancora una volta, conviene evitare una concezione magica del mercato, che tende a pensare che i problemi si risolvano solo con la crescita dei profitti delle imprese o degli individui (“Laudato sì” Ed. Piemme 2015)”. Sarebbe auspicabile che al dogma del profitto a tutti i costi si contrapponga una dovuta attenzione ai problemi ambientali che tenga conto dovutamente dei diritti delle future generazioni che rischiano di pagare a caro prezzo l’incapacità congenita diffusa che impedisce al mondo capitalistico di coniugare profitto e rispetto ambientale atteggiamento che non valorizza adeguatamente l’inestimabile valore che le biodiversità possono assumere per l’equilibrio di vita di ogni persona umana. Il Profitto viene visto come l’unico valore che vale la pena perseguire ritenendo la rendita personale non barattabile con dei parametri, quali l’Ambiente ed i relativi ritmi di evoluzione, che per giunta presuppongono investimenti rilevanti non compensati da ritorni economici proporzionati.
Le citazioni a cui ho fatto sino ad ora riferimento, come risulta evidente, non sono state scritte da un politico o un 'economista o magari da un cosiddetto " populista " che qualcuno potrebbe apostrofare come " Gufo ". Sono le parole semplici e chiare che sono scolpite nell'enciclica " Laudato si " di Papa Francesco, che in un modo stupefacente fotografano il nostro tempo e gli avvenimenti che ne stanno caratterizzando gli ultimi decenni. Sono parole di un impatto immediato e devastante che fanno emergere una realtà che tanti tentano di oscurare alla comprensione del Popolo, perchè consapevoli della enorme valenza di verità e di conoscenza di cui sono sature. Leggerle alla luce degli ultimi avvenimenti geo politici che stiamo vivendo fanno loro assumere un valore ancor maggiore perchè confermate in modo perentorio dagli eventi, tanto da far meritare a questa enciclica, a mio modo di vedere, nella sua semplicità e nello stesso tempo, nella sua capacità di delineare con precisione i contorni degli avvenimenti, il valore di documento più rivoluzionario del Secolo. Leggere per credere
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