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giovedì 9 luglio 2015

In Italia Renzi e Co. hanno paura di dare voce al Popolo

Ieri in Aula al Senato, il Governo, il PD, Forza Italia e Sel (che non ha proprio votato) hanno bocciato la richiesta d'urgenza del M5S di calendarizzare la discussione del disegno di legge popolare (n. 1969) per l'indizione del referendum d'indirizzo sull'adozione di una nuova moneta in Italia in sostituzione dell'euro, promossa dal M5S.
Hanno spezzato le ali al Popolo italiano. Hanno detto no ad una richiesta pervenuta direttamente dai cittadini che hanno tutto il diritto di essere chiamati ad esprimersi sulla necessità sempre più evidente di sostituire l'euro con una altra moneta nazionale sovrana e sulla necessità di non sottostare quotidianamente al ricatto della politica dell'austerità imposta dalla Germania e dalla Banche europee.

Solo qualche giorno fa, invece, la politica italiana, tra i quali i gli esponenti dei partiti che oggi hanno detto no alla richiesta del M5S, proclamava la vittoria ed il coraggio del popolo greco che è stato chiamato ad esprimersi - democraticamente - sul suo destino, dicendo NO alla politica usuraia delle banche.

É stata una lezione di democrazia diretta, finalizzata a chiedere alla Germania una forte ristrutturazione del debito pubblico, a dire no allo status di servi perenni delle banche, a dire no ad una Europa che ha tradito tutte le aspettative, a dire basta al ricatto imposto delle politiche dell'austerità. Queste in sintesi le parole pronunciate subito dopo il voto di domenica ad Atene, da coloro che oggi si sono nascosti dietro ad un voto.

La vita dei cittadini vale ancora di più rispetto ai numeri dei bilanci. E' impensabile accettare nuove tasse, nuove imposte, tagli ai servizi, alla sicurezza, alla scuola, alla sanità, solo per tutelare gli interessi delle banche e della Germania. Basta.
La vita umana non può essere barattata con il termine "debito". Il potere è del Popolo e non delle Banche e gli italiani hanno tutto il diritto di deciderlo, ma il Governo ed il PD hanno detto di NO alla democrazia.

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