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giovedì 30 luglio 2015

La Rivoluzione gentile non basta più: dopo il caso Azzollini e le parole incredibili di Monti

Maurizio Gustinicchi 
Scenari Economici

Ok, le parole non erano proprio quelle, visto anche il fatto che me le sono appuntate a memoria e non le ho registrate. Ma sarà sufficiente che ognuno di voi vada sul sito della Rai e riveda attentamente la puntata….
potrete verificare con i vostri occhi, dal minuto 50 in poi, e le vostre orecchie sia le frasi uscite dalla sua bocca, sia la totale mancanza di sconcerto degli ospiti!
Più o meno quanto detto suonava così:
“la casa e la famiglia limitano la mobilità e quindi l’ocipabilità (poiché chi investe su casa e famiglia poi è poco propenso alla mobilità per la ricerca del lavoro)”







Rammento attentamente queste parole poiché al mio fianco avevo uno abituato a votare Partito Democratico e che, al tempo, vide l’avvento del Professor Monti come l’unica via per liberarsi da Berlusconi e dallo scandalo delle sue olgettine.
E quando il Prof. parlava tranquillamente in TV della necessità di smettere di investire nella casa e di puntare sull’istituzione familiare in quanto contraria alle esigenze del Capitale finanziario (che senza frontiere richiede elevata mobilità delle risorse umane e vivere molto a lungo con i genitori rende il paese poco competitivo), ho attentamente ripetuto nelle orecchie del malcapitato piddino quanto questi aveva appena pronunciato.
A dire il vero, il suo discorso è stato molto più ampio in quanto ha sostenuto anche che:
“l’Italia ha 2000 miliardi di debito pubblico e non è giusto che gli Italiani abbiano 8000 miliardi di ricchezza personale”.
Di tal guisa, sta preannunciando l’introduzione di una pesantissima patriomoniale sull’unico bene capitale che non può fuggire: il mattone!
Questi furbastri sono molto attenti alle loro personali esigenze in quanto classe dirigente che, come diceva sempre Fassina, essendo dirigente si mette davanti al popolo (ndr: bue) e non dietro!
Tutto quanto nella vita deve esser finalizzato al compimento del loro progetto: la vittoria finale del Capitale usuraio sulle comunità di uomini!
Per questo motivo, chi ha accumulato l’appartamentino da lasciare ai figli (o anche i due appartamentini) è detentore di un capitale che potremmo definire di serie B e, pertanto, facilmente tassabile rispetto a quello finanziario che ha la capacità di muoversi nella frazione di un secondo.
Meno male che, almeno Diego Fusaro, è stato intelligente dicendo che:
“l’Euro è uno strumento di governo, moneta privata e trasnazionale, rappresenta tutto il contrario di quello che io voglio, ovvero casa,  famiglia e comunità sopra assolutamente alla competitività estrema e alla mobilità che la UE ultraliberista vuole…è tutto qui il punto di vista che ci divide”
Questa la trascrizione fatta da amici dell’intervento:
Screenshot_5
Altra bellissima perla del genio della lampada, pronunciata questa mattina, è la seguente:
“Certo che ci vorranno 20 anni per recuperare l’occupazione…..è da quando c’è l’Euro che cresciamo la metà.dell’Europa NON AVENDO FATTO LE RIFORME STRUTTURALI quindi quindici anni di distruzione richiedono 20 anni di costruzione…..
…..però serve la cultura dell’ECONOMIA SOCIALE DI MERCATO, ovvero una rivoluzione liberale da sinistra che questo governo non è in grado di fare poiché fa solo provvedimenti redistributivi e non agevola l’economia sociale di mercato”
Dietro queste parole noi possiamo leggere il vero significato del discorso, per questioni di facilità di lettura ve lo traduciamo con parole nostre, anzi, di una cara amica e lettrice:

TRADUZIONE: “certo che Vi abbiamo creato APPOSITAMENTE un lager economico dove fare recessione…..cosi’ non avrete altra scelta che fare le riforme strutturali che interessano alle multinazionali, ovvero:
– deflazionare i salari (d’altra parte abbiamo iniziato col jobs act e con l’ esercito industriale di riserva in arrivo dall’ Africa,ma ancora non basta….dobbiamo raggiungere
– l’ economia sociale di mercato, ovvero sociale per i ricchi, capitalistica per i poveri, tanto gli italiani non si stanno accorgendo di nulla, con la scusa dell’ accoglienza ……”

Tutto questo è facilmente comprendibile quando, in materia di riforme strutturali, osserviamo la gloriosa Nokialand! La Finlandia aveva già fatto tutte le riforme strutturali, aveva i conti in ordine era virtuosa sotto tutti i punti si vista ed ora anche lei ha una disoccupazione galoppante! Al contrario, le nazioni vicine, avevano un medesimo andamento come economia prima della crisi e dopo. senza euro, stanno molto ma molto meglio della nazione del mitico KATAINEN!
Buone riforme strutturali a me, buone riforme strutturali a tutti! Dobbiamo sacrificarci e morire per un’economia sociale di mercato altamente competitiva!

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