Ultimi Post

mercoledì 20 marzo 2019

I Paesi che come l'Italia vogliono Cambiare questa U.E., devono puntare al voto contrario alla proroga U.E. sulla BREXIT

di Maurizio Blondet

“Se avviene il Brexit, la Germania deve uscire dall’euro!”: lo ha scritto nero su bianco sulla rivista DASInvestment un nome pesante nell’economia germanica: Holger Schmitz, capo di Schmitz & Partner AG, forse la più grossa finanziaria d’investimento.



Holger Schmitz, finanziere

https://www.dasinvestment.com/schmitz–partner-kommt-der-brexit-sollte-deutschland-aus-dem-euro-austreten/

Istruttivo il motivo portato da Schmitz: una volta fuori il Regno Unito, “i paesi a moneta forte, Gran Bretagna, Germania (sic!) paesi nordici e del Benelux, perdono la precedente minoranza di blocco nel consiglio dei ministri.


“Senza la minoranza protettiva di blocco, la UE si svilupperà ancor più in una vera unione dei trasferimenti”, ossia non sarà più possibile impedire che l’eurozona diventi una “zona monetaria perfetta”, il che comporta i trasferimenti di miliardi dai paesi ricchi a quelli poveri.


“I membri dell’Europa meridionale guidati dalla Francia possono governare indisturbati in futuro”, grida Doktor Schmitz, “e sono tutti beneficiari netti e fortemente indebitati” – ripetendo con ciò l’ossessiva menzogna tedesca: l’Italia NON è un beneficiario netto: insomma NON percepisce dalla UE più di quanto versa, ma al contrario.

“Germania sarà la vacca da mungere”

“I problemi dell’Italia sono già evidenti e rappresentano un carico immenso e in continuo peggioramento”, geme Schmitz: “La Germania, in quanto membro più forte della UE, sta diventando sempre più la vacca da mungere. Per salvarsi, la Germania dovrebbe perseguire un ritiro dall’euro”.
E continua come un ossesso dell’avarizia: “I deficit strutturali della confederazione di Stati stanno diventando sempre più evidenti e non possono essere risolti. Inoltre, non c’è volontà politica nei paesi dell’Europa meridionale per le riforme economiche urgentemente necessarie”.

Già oggi, a causa dai bassi tassi imposti dalla BCE di Draghi, continua, “I risparmiatori nazionali sono chiamati a pagare per i problemi causati da anni di cattiva gestione e da eccessi di consumo dello stato dei meridionali”.

Come si vede, il mega-speculatore ripete le accuse correnti nel paese – noi tedeschi manteniamo i lussi dei meridionali – diffuse dal governo, dai media; e propone la stessa soluzione degli economisti dell’IFO, Sinn & Fuest.

Il grido di Schmitz arriva nella presa di coscienza tardiva che il Brexit sarà un disastro più per la Germania che per Londra, tanto più nel corso di un “rallentamento” dell’economia tedesca, ossia di una recessione generale mondiale.

Ad aumentare il terrore dei dirigenti tedeschi sono gli incitamenti, sempre più urgenti ed autorevoli, ad aprire i ruibinetti della spesa pubblica, ad aumentare il deficit come misura keynesiana.

“L’argomento a favore di uno stimolo decisivo da parte dei tedeschi è ora schiacciante”, scrive a nome del Council on Foreign Relationsl’economista Brad Setser .

https://www.cfr.org/blog/case-significant-german-stimulus-now-overwhelming

“L’Europa deve imparare ad amare lo stimolo fiscale”, incita il Financial Times

https://www.ft.com/content/7d0d0e84-440e-11e9-b83b-0c525dad548f


“Creazione del denaro”

“E’ perfettamente giustificabile per la BCE creare denaro per finanziare gli investimenti nell’ambiente, non crea inflazione”, scrive Paul De Grauwe: il quale propone la creazione di “Bond Verdi europei”, ossia fare debtii eurocratici per combattere in cambiamenti climatici, insomma per uno scopo economicamente improduttivo (adesso capiamo meglio l’improvvisa promozione internazionale di Greta).

https://www.socialeurope.eu/green-money-without-inflation

Gli altri colossi economici lo hanno già fatto.

Negli USA, Trump ha alzato il deficit a 900 miliardi e l’economia è cresciuta. “Se l’inflazione rimane bassa, la crescita si può finanziare con un forte deficit pubblico. Perché non applicarla in Italia?”, scrive Paolo Becchi

La Cina, per prevenire il rallentamento, lo stato ha aperto i rubinetti, scrive Reuters: nel solo mese di gennaio le banche cinesi hanno aumentato i prestiti dell’equivalente di 440 miliardi di euro. “ 440 MILIARDI IN UN MESE… 


In Italia negli ultimi 12 mesi le banche hanno tagliato il credito di circa 30-40 miliardi”, sospira Zibordi.

Adam Tooze, il noto storico dell’economia anglo-tedesco: “La UE resta impantanata nella disoccupazione, in gran parte per calo della domanda e politica monetaria inadeguata. La BCE ha come mandato solo di controllare l’inflazione [al 2%] ; dovrebbe esserle aggiunto il mandato del pieno impiego, come negli Stati Uniti. A cosa servono sennò le banche centrali?

https://www.socialeurope.eu/what-are-central-banks-for

Ma i tedeschi, duri, resistono all’idea di consentire spesa in deficit in Europa. Così difendono la loro avarizia, rovinosa anche per loro, con il moralismo:

“Una polita monetaria espansiva favorisce una politica espansiva dei bilanci”, ossia il deficit, insegna un testo dello IMK, Istituto per la Macroeconomia e la Congiuntura: e così i governi meridionali avrebbero la scusa per non fare le riforme.



https://www.boeckler.de/pdf/p_imk_report_146_2019.pdf

Avanti così, dunque, fino alla rovina. L’importante è che Macron mantenga la Francia ufficiale in posizione di ostilità ai sovranisti del Sud, e non chieda di sforare. In realtà, per averlo a fianco, Berlino (pardon, Bruxelles, o la BCE) lo lascerà sforare ed aumentare il deficit quanto vuole.

Quanto a lui, Macron punta chiaramente a far marcire la questione dei Gilet Gialli, ha notato Michl Omfray: non dare a loro nulla, e fare in modo che il movimento diventi sempre più violento onde poterlo schiacciare come fenomeno criminale.

Già abbiamo visto i black bloc, esattamente come a Genova nel luglio 2001, inserirsi nelle manifestazioni e saccheggiare e spaccare. Qui sotto, alcuni twitters di questi spaccatori mascherati in nero che si vantano delle loro devastazioni a Parigi, e ringraziano “i black Bloc di Amburgo e di Olanda” ed anche italiani. E’ come sempre la sinistra che fa il gioco del grande capitale.

fonte: QUI

Nessun commento: