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martedì 7 giugno 2016

SANITA’: stiamo regredendo al medioevo. Cure sono solo per ricchi!

Già, la sanità… Ormai è il cui significato risulta essere più incomprensibile che mai.
Un tempo esistevano le cure, esisteva l’assistenza per il malato ed esisteva una sanità pubblica PER TUTTI, E NON PER POCHI PRIVILEGIATI! Oggi se hai i soldi e puoi permetterti le visite private, BENE… PUOI CURARTI!
Ma se sei un poveraccio, aspetti e speri che per quando hai la visita prenotata… SEI ANCORA VIVO DA POTERLA FARE!
E’ questa la nostra sanità… Fatta di giri di mazzette, di ospedali con reparti chiusi, sale d’attesa piene e posti letto mancanti…




Personale stressato, turni di lavoro stremanti e dunque…TUTTO VA A ROTOLI.
Ma il peggio è per noi…Ai politici poco importa se la sanità va male o se le prenotazioni di una visita hanno tempi lunghi un anno. 

Per loro è tutto diverso perchè gli stessi politici che tagliano fondi alla sanità, sono gli stessi che hanno esami e visite mediche gratuite!
  • Alla luce di quanto emerge, oggi come oggi è diventato un vero abominio il fatto che un paziente si rivolga al medico per fare delle analisi ed escludere malattia di cui sospetta la presenza. Insomma, l’esame prescritto solo in via precauzionale è uno spreco immane di denaro e per lo stato E’ INUTILE!
Dunque, se vuoi toglierti una curiosità, se vuoi tranquillizzarti per escludere una malattia non puoi, a meno ché tu non abbia denaro a sufficienza da poterti permettere di pagare privatamente! BELLA SANITA’….
Ah questi esami inutili!
Dobbiamo svegliarci e ribellarci. Siamo un popolo troppo silente che purtroppo si informa poco affidandosi a ciò che i telegiornali (complici dei politici) dicono senza informare davvero!
Con questo provvedimento legislativo non si potranno più fare determinate visite ed analisi, pena sanzioni contro il medico che li prescrive. Quindi saranno utili solo gli esami clinici che riscontrino effettive patologie, magari irrecuperabili. Ci rendiamo conto della mostruosità di questa misura, naturalmente giustificata con la necessità del rigore nei conti dello Stato? Naturalmente i soliti pifferai liberisti spiegheranno che si tratta di eliminare sprechi, definendo standard validi per tutti, senza danni per nessuno. Mi pare che abbiano annunciato come esempio che gli esami sul colesterolo dovrebbero farsi ogni cinque anni. Immaginiamo una persona che improvvisamente abbia sintomi di malanni che il medico giudichi dovuti a cause di scompensi nel metabolismo, da sottoporre ad analisi. Se il paziente ha oltrepassato i tempi standard dall’ultimo controllo il medico potrà fare la prescrizione, se invece così non è dovrà aspettare. Oppure rischiare di finire sotto procedura di controllo e sanzione.
TAGLI TAGLI….ORMAI SI PENSA SOLO AI TAGLI! OVVIAMENTE NON DEI LORO STIPENDI…CHE DIO NON VOGLIA!
Si dice che in questo modo si risparmieranno 13 miliardi che potranno essere spesi meglio. Tutti i tagli alla spesa pubblica son giustificati così da sempre, e da sempre sappiamo che questo non è vero. La sostanza è che si ridurrà la prevenzione sulle malattie, solo i ricchi potranno continuare a permettersela mentre i poveri si ammaleranno e moriranno prima. Ma forse questo è proprio ciò che si vuole. Il sistema pensionistico dalla riforma Dini si fonda sull’aspettativa di vita. Più questa statisticamente sale, più si deve andare in pensione ad età elevate. Per questo le tabelle già prevedono la pensione a 70 anni di età nei prossimi decenni. Immaginiamo allora che i tagli alla sanità blocchino o addirittura abbassino questa aspettativa di vita. Sarebbe un doppio guadagno per le casse dello Stato, da un lato risparmi sulla spesa sanitaria, dall’altro su quella pensionistica perché pur andando in pensione più tardi si morirebbe prima. Tempo fa una giornalista televisiva parlando del sistema pensionistico si lasciò scappare che i costi crescevano perché “purtroppo” si viveva più a lungo. Ecco, con quel purtroppo la giornalista era in perfetta sintonia con le intenzioni dei governanti liberisti.
L’Italia è il paese di Cesare Beccaria, che alla cultura medioevale contrappose quella illuminista delle pene: meglio un colpevole libero che un innocente in prigione. Con lo stato sociale questo principio di civiltà si era esteso ai diritti sociali. Meglio spendere 13 miliardi in visite anche per chi non ne ha bisogno, che negare le cure a chi invece ne necessita. Ora con le politiche di austerità il Governo abbandona i principi illuministi per tornare a quelli medioevali, meglio che un malato muoia prima piuttosto che spendere dei soldi in più. L’autorità pubblica ha così potere di vita e di morte e il principio che la ispira è quello del mercato, rispetto alla cui suprema autorità, come nel Medio Evo, le persone normali non hanno più diritti personali indisponibili. Quella dell’austerità è prima di tutto una cultura di morte.

FONTE: http://www.libreidee.org/2015/10/sanita-da-medioevo-solo-per-ricchi-linfame-modello-renzi/

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