Di Maio rilancia sui contenuti e sfida la Lega. Vedremo se Salvini batterà un colpo sul cacciare la politica dagli ospedali dopo decenni che il suo partito ci sguazza nelle regioni del nord. Vedremo se Salvini concorderà sul conflitto d’interessi dopo che per decenni ha retto il moccolo a Berlusconi senza fiatare. Vedremo. In attesa dei fatti sconvolge pensare a come i vecchi partiti – Lega inclusa – non abbiano mai fatto nulla per risolvere questioni così gravi. E questo nonostante decenni di potere e una crisi che ha esasperato le nefaste conseguenze di quelle lacune. Il motivo di fondo tocca il nervo del vecchio regime. I vecchi partiti non hanno mai fatto nulla perché non conveniva a loro e ai loro sodali.
Lo insegna il Pd in Umbria. I cittadini italiani sono ancora curati da personale medico selezionato per ragioni politiche perché la mafia sanitaria ha sempre reso voti, soldi e potere ai vecchi partiti. Avidità e spietatezza al punto da lucrare sulla pelle dei poveri cristi.
Discorso simile sul conflitto d’interessi che ha fatto la fortuna di Berlusconi ma anche di lobby di ogni colore che si sono arricchite alla faccia delle belle parole sulla libertà di mercato e quant’altro. Se in Italia c’è una normativa da terzo mondo, lo si deve al fatto che la mafia politico-affaristica ha sempre reso voti, soldi e potere ai vecchi partiti. Avidità e spietatezza al punto da lucrare sulla libertà dei poveri cristi. Di Maio ha rilanciato e vedremo se Salvini sposerà anche la battaglia dell’acqua pubblica e del salario minimo dopo decenni che parla d’altro. E vedremo se accetterà di abbassare lo stipendio a tutti i parlamentari dopo decenni che i leghisti se lo intascano appieno. Vedremo.
Vedremo quanto è genuina la voglia di cambiare della vecchia Lega o quanto fa solo propaganda perché è qui, è nel rapporto incestuoso tra politica e lobby e mafie il vero nervo del vecchio regime, è qui che si concretizza tutta l’avidità e la spietatezza con cui i vecchi partiti hanno sempre sfruttato i cittadini. Di Maio rilancia e conferma come il Movimento non abbia nessun dubbio o esitazione e voglia affrontare una volta per tutte l’eredità indecente ricevuta dal vecchio regime. E non potrebbe essere altrimenti. Il Movimento è fatto di cittadini al servizio di altri cittadini e non ha lobby e padroni da ingrassare, non ha cardate e clientele occulte da servire, non ha amicizie indecenti da onorare.
Da vera forza populista, il Movimento è totalmente schierato dalla parte del popolo. È libero. La Lega invece è un partito e pure alquanto vecchio e dal curriculum non certo immacolato. La Lega ha voluto formare il governo del cambiamento ma col rilancio di Di Maio è venuto il tempo che dimostri davvero da che parte sta. Se vuole cioè davvero cambiare, se è davvero populista, oppure è l’ennesima maschera del vecchio regime.
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