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domenica 14 aprile 2019

Ma cosa deve combinare il PD perché gli Italiani la smettano di buttar via il loro voto

di Tommaso Merlo

Ops. Un’altra banda del Pd finisce agli arresti. Tipica scena da vecchio regime. Per trovare la notizia dell’ennesimo scandalo in Umbria bisogna far fatica. Si sa come sono fatti i loro amici dei giornali. Sbattono in prima pagina i 5 stelle anche per spifferi e fake news, quelli del Pd invece li difendono anche quando vengono sorpresi col sorcio in bocca. I giornali sperano ancora che gli italiani tornino a votare il loro caro Pd, il partito più fallimentare della storia del nostro paese che sta giocandosi con Forza Italia anche la classifica del più corrotto. Del resto si sa come sono fatti Lorsignori. Degli italiani non gliene fotte nulla, vogliono solo tornare ai tempi d’oro in cui le loro caste si godevano prestigio e potere. Non come oggi che appena aprono bocca la gente gli ride in faccia o li manda a quel paese.



Quando governavano Pd e Forza Italia, le forze dell’ordine arrestavano ladri e corrotti quasi ogni santo giorno. Eppure siamo andati avanti per decenni senza che quei due partiti si degnassero di fare nemmeno una legge anticorruzione.


Rubare era diventato uno dei tanti privilegi di casta che Lorsignori difendevano coi denti. Hanno rubato talmente tanto che gli italiani si sono rivoltati sposando il nuovo corso populista. Per questo vederli rubare oggi fa doppiamente impressione. Come se nemmeno la storia bastasse a fermarli. Come se rubare e truffare lo stato fosse l’unico modo che conoscono per fare politica. E fa davvero impressione vedere il Pd che ancora oggi non caccia a calci nel sedere i corrotti ma anzi continua a difenderli nascondendosi dietro le solite stucchevoli ipocrisie garantiste con cui per decenni i ladri sono usciti dalla porta per rientrare dalla finestra. Davvero impressionante. E che dire del merito e della competenza che i vecchi partiti si vantano di avere rispetto ai buzzurri a 5 stelle. 

E che dire della selezione della loro classe dirigente di ladri patentati che hanno portato ai vertiti regionali e nazionali. Bei professionisti della politica, bella competenza, bei servitori dello stato. E ancora hanno il coraggio di fare le prediche agli altri e di guardare il Movimento dall’alto verso il basso quando è l’unica forza ad avere sviluppato gli anticorpi. Un’ipocrisia pari solo alla loro disonestà. Dopo la Basilicata, l’Umbria. Tempistica impressionante, come il sorcio. Un ladro è un ladro ma quelli che rubano e truffano negli ospedali mettendo a rischio la salute dei cittadini sono certamente i peggiori. Che un cittadino debba essere operato da un amico o da un parente dei politici disonesti invece che dal medico migliore, è una delle tipicità più infami del vecchio regime. Per anni e anni la cosa pubblica è stata devastata dal nepotismo e dalle cordate clientelari promosse da partiti affamati di voti. Pagine davvero orribili della nostra democrazia che erano frutto di una concezione malata della politica e di una corruzione morale che partiti come il Pd hanno sempre cavalcato tra voto di scambio e avidità di qualche squalo. 

Un lassismo verso la piaga della corruzione, una complicità con le storture del sistema che ha eroso dall’interno i vecchi patiti come il Pd e tutta la vecchia politica. E se fa sorridere vedere i giornali che difendono i loro compagni di casta, fa piangere sapere che vi siano cittadini ancora disposti a dare fiducia ai vecchi partiti. Chissà cosa deve ancora combinare il Pd perché la smettano di buttar via il loro voto. Ma niente ansie. Dove non ci pensano gli elettori a cacciarli dalle poltrone, ci pensano le forze dell’ordine a sbatterli in galera.

fonte: QUI

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