Senza elettori i vecchi partiti imploderanno. Senza lettori i loro giornali chiuderanno. Senza clienti le loro lobby falliranno. Le elezioni europee sono una grande occasione per dare una decisiva spallata al vecchio regime. Certo, una maggioranza populista a Bruxelles gioverebbe molto al governo gialloverde, ma le elezioni europee possono avere un grosso impatto anche casalingo. Possono cioè far crollare le illusioni delle orde sfasciste del vecchio regime che cercano di fermare il cambiamento. Per il vecchio regime sarebbe una disfatta davvero dolorosa se dopo un anno che i loro giornali e i loro sempiterni tromboni si spendono in una viscida propaganda contro il governo, i cittadini confermassero che Movimento e Lega sono le uniche due forze politiche degne di fiducia. Davvero una disfatta.
Il vecchio regime dovrebbe prendere atto di aver buttato via un anno per niente. Un sacco di tempo, un sacco di soldi e alla fine i cittadini li schifano più di prima.
Con una sconfitta alle europee, il vecchio regime dovrebbe prendere atto che può continuare a remare contro fin che vuole, ma il popolo non è più in vendita e pensa con la propria testa. E con una sconfitta alle europee, il vecchio regime dovrebbe prendere atto che grazie ai bistrattati populisti, la volontà popolare è tornata centrale nella vita della nostra democrazia. E cioè comandano i cittadini ed è finito il tempo di delegare ad ipocrite e superate caste senza nessuna credibilità. Altro che starsene a casa a poltrire, il 26 maggio bisogna andare a votare in massa affinché il passaggio al paradigma populista faccia un ulteriore balzo in avanti. Altro che delusi.
Questo governo si sta dannando l’anima per mantenere le promesse e per cambiare. Una sfida titanica. Le macerie del passato sono impressionanti, i problemi complessi e ci vorranno anni per ricostruire il paese. Ma perlomeno, dopo decenni di bugie e doppi giochi, dopo decenni di tradimenti e truffe, finalmente un governo che lavora al servizio dei cittadini, finalmente un governo che ci prova e senza doppi fini. C’è poi il contesto economico non favorevole, ma perlomeno questo governo invece di giocare in difesa massacrando i poveri cristi per far cassa, sta attaccando rimettendo qualche soldo nelle tasche degli ultimi per invertire la rotta. Se dovesse funzionare, si aprirebbero praterie. Ma se stare a casa a poltrire è da vigliacchi, votare i partiti del vecchio regime è da pazzi furiosi. Riaffidarsi ai traditori, è un suicidio assurdo. La strada del cambiamento è lunga e faticosa e i miracoli non esistono. Ci vuole tempo, ci vuole impegno e le elezioni europee sono una grande occasione per dare un’ulteriore spallata al vecchio regime.
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