Questa esperienza di governo gialloverde ha il pregio di far emergere il vero volto della Lega. Più passa il tempo, più si capisce cosa sia davvero il suo sovranismo. La cronaca governativa dice che il Movimento sta producendo molto di più e si conferma l’unico argine politico al malaffare. Eppure i sondaggi prefigurano un boom di Salvini alle europee e un forte ridimensionamento del Movimento. Una situazione singolare che si deve in gran parte al conformismo di massa che infesta anche la politica. Certi cittadini ritengono giusto accodarsi al Sovrano di moda affidandogli le proprie speranze di salvezza e benessere.
Ricetta provata fino alla noia nella storia del Belpaese e che ha sempre puntualmente fallito. Anni buttati via ad inseguire miraggi propagandistici e le bizze egoarche di qualche demiurgo di latta.
Lorsignori abbarbicati nel castello, il popolo straccione fuori ad attendere sul selciato la buona novella che però non arrivava mai e in compenso arrivavano fregature e prese in giro e salassi e tutto rimaneva inesorabilmente uguale a se stesso. Eppure i sondaggi suggeriscono che milioni e milioni di concittadini non abbiano imparato una beata mazza e li si vede accorrere in gregge ad inginocchiarsi ai piedi del nuovo Sovrano leghista. Smemorati, ottusi ma anche psicologicamente bisognosi di abboccare all’ennesimo capo supremo che li rassicuri e che rappresenti nel volto e nel temperamento le loro paure e i loro istinti. Anche quelli peggiori, anche quelli che non ammettono nemmeno a loro stessi. Un capo supremo da osannare scrollandosi di dosso ogni responsabilità da cittadini e riducendosi a tifosi.
Un nome e un corpo da tifare mentre loro se ne stanno sul selciato ad attendere speranzosi che il cambiamento prima o poi gli venga annunciato dalle torri del castello. Come se il cambiamento avvenisse magicamente grazie alle qualità straordinarie del nuovo Sovrano e della sua corte di giullari. La sempiterna favoletta. Senza lieto fine. E il Movimento nasce anche per questo. Per scalzare il Sovrano e la sua corte e sostituirlo coi cittadini. Per fare in proprio. Perché il cambiamento non te lo regala nessuno e tanto meno qualche Unto dal Signore.
Il cambiamento va conquistato rimboccandosi le maniche. Perché il cambiamento è una strada in salita e solo dei cittadini senza scheletri negli armadi e senza interessi occulti e senza mire personali possono percorrerla fino in fondo. Solo dei cittadini al servizio di altri cittadini possono avere la forza di opporsi a tutti i privilegiati e criminali e malvagi che non vogliono che cambi mai nulla. Questa esperienza di governo gialloverde ha il pregio di far emergere questa realtà e con essa il vero volto del sovranismo leghista. Mentre il Movimento sta inanellando risultati frutto del suo bagaglio di idee e si sta dimostrando l’unico vero argine politico al malaffare. La Lega insegue col fiatone tra idee retrograde e zone opache, insegue martoriata dagli scandali e distratta dall’ascesa del nuovo Sovrano previsto dai sondaggi. Nonostante la storia. Nonostante la realtà.
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