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mercoledì 21 novembre 2018

LA VERA PARTITA IN GIOCO FRA LA COMMISSIONE E IL GOVERNO GIALLO/VERDE

di Luciano Lago

Non tutti hanno compreso il vero motivo per cui la Commissione Europea ha bocciato la manovra del governo italiano, questo in realtà non corrisponde alle dichiarazioni di facciata fatte dalla Commissione: “La manovra italiana vede un non rispetto particolarmente grave delle regole di bilancio, in particolare della raccomandazione dell’Ecofin dello scorso 13 luglio…..”, hanno dichairato.
Se andiamo a verificare la vera ragione di fondo che spiega la scelta azzardata della Commissione che ha deciso (per la prima volta) l’apertura di una procedura sanzionatoria contro l’Italia per deficit eccessivo basata sul debito, i motivi sono essenzialmete due:





1) in sostanza la manovra di carattere espansivo fatta dall’Italia rappresenta un precedente inammissibile per gli altri paesi, una sfida alla autorità stessa della Istituzione europea una contraddizione dei dogmi indiscutibili del neoliberismo;




2) la Germania (che dietro le quinte dirige il gioco) non accetta che sia varata una manovra espansiva di un paese importante come l’Italia che romperebbe il clima economico di deflazione che ha permesso a Berlino di continuare ad espandere il suo PIL a spese degli altri paesi.

Tutto questo nonostante la stessa Commissione non abbia avuto mai niente da eccepire alle violazioni delle regole fatte da altri paesi, a cominciare dalla stessa Germania (eccesso di attivo di bilancio) , nonchè dalla Spagna, dalla Francia e dal Portogallo con eccesso di deficit anche oltre il 3%.




Manifestazione contro l’oligarchia europea
La Germania ha tutto l’interesse che i paesi del sud Europa rimangano immersi nell’austerity che produce la riduzione del loro PIL con l’effetto di ridurre il numero delle imprese manifatturiere (competitors della Germania) e di conseguenza l’ occupazione, con lo Stato che preleva imposte al di sopra del volume della spesa pubblica , con la sola eccezione della economia in nero, l’unico fattore che riduce la recessione del sistema economico.
Soltanto con il proseguire con le politiche di austerità l’Eurozona sarà in grado di presentare partite correnti positive, in caso contrario l’intera eurozona registrerebbe un aumento della domanda interna e sarebbe costretta ad avere maggiore indebitamento estero per procurarsi la valuta con cui acquistare le materie prime.

Questo scenario produrrebbe inflazione e questo è esattamente quello che aborrisce la Germania e l’elite finanziaria.
Del costo sociale che queste politiche deflattive producono, alle oligarchie europee non può fregare di meno, come si è visto nel caso eclatante della Grecia, anzi la necessità di ridurre il debito, tagliando la spesa pubblica e procedendo alle privatizzazioni, consente la messa in vendita dei beni pubblici come aziende di servizi, aeroporti, porti, isole e persino i siti archeologici (quello che sta accadendo in Grecia) con grandi profitti delle multinazionali e delle grandi banche che finanziano le operazioni.

Tuttavia le oligarchie europee hanno sottovalutato un fattore che è quello della rabbia delle popolazioni che potrebbe esplodere con improvvise insurrezioni e mettere ni crisi i governi fiduciari della UE. Esattamente quello che sta accadendo in Francia, dove si vedono le prime avvisaglie di una insurrezione popolare contro Emmanuel Macron, il pupazzo dei potentati finanziari, figlioccio dei Rotshild.

Si può già prevedere che le oligarchie dominanti correranno ai ripari con una dura repressione poliziesca e infiltrando i gruppi di insorti con quinte colonne di finti sovranisti che faranno il gioco del potere. Un copione già visto per smontare le rivolte e criminalizzare i responsabili.



Eurogendfor – Polizia Europea

Per questi motivi l’Italia rappresenta un campo di sperimentazione, come altre volte avvenuto nella storia ( ad esempio con la strategia della tensione negli anni’70) e non è escluso che si vedranno episodi sinistri di provocazione e fatti eclatanti che serviranno a diffondere paura, a distrarre il popolo e convincere l’opinione pubblica a mettersi sotto la “protezione benevola” delle Istituzioni Europee “per il bene della democrazia e per sconfiggere ogni populismo e nazionalismo”, ci diranno.

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