Ultimi Post

sabato 17 dicembre 2016

A Roma si vuol colpire il M5S, ma emergono gli scempi della Politica che per 20 anni ha oltraggiato Roma

di Vincenzo Cirigliano

In prospettiva della definizione di una data prossima per le Elezioni Politiche, ecco che si comincia a preparare il Campo per togliere consensi a quella forza Politica che alle prossime elezioni rischia di sbaragliare il campo e di mettere in naftalina l'establishment di Governo e tutto il cucuzzaro della vecchia classe politica. La parola d'ordine è: distruggerli a tutti i costi, ogni cosa che può essere, seppur lontanamente, riconducibile al M5S, bisogna portarla agli onori della cronaca quotidiana ed amplificarla ad arte.






Non ci si accorge però che ciò che viene scoperchiato non fa che far emergere le contraddizioni e le responsabilità in capo alla vecchia casta Politica Romana posta più volte sotto la lente d'ingrandimento di numerose inchieste giudiziarie che hanno riguardato sia esponenti della Destra che esponenti della Sinistra a matrice PD.

Ben lo racconta stamane in un bellissimo post uscito sul suo blog, Maurizio Blondet, che con dovizia di particolari confutati da quanto narrato dallo scrittore Stella, espone una storia assolutamente confutata da prove e fatti, che ancora una volta dimostra quanto marcio negli ultimi venti anni abbia ruotato attorno alla vita politica Romana. Da quanto raccontato nell’articolo risulta che l’allora Presidente della Camera, Luciano Violante decide nel 1997 di assegnare a ciascun Deputato un Ufficio in cui esercitare la sua funzione Istituzionale. Bisognava quindi trovare Immobili di pregio possibilmente vicino a Montecitorio, zona ricchissima di Roma. 

Qui entra in gioco la Società di Scarpellini “Milano 90 S.r.l” che però non è proprietaria diretta degli Immobili, così come scoperto dalla radicale Bernardini che ha abilmente portato alla luce questa vicenda. La Società di Scarpellini li ha comprati al momento dell’Accordo con Montecitorio assicurandosi delle somme annue di 36 Milioni per Palazzo Marini, in Piazza San Silvestro, da adibire per gli Uffici dei Deputati, con un lauto contratto di 9 anni con l’opzione di altri nove.

Chiaramente dinanzi ad un accordo di questa portata si aprono per Scarpellini anche le porte delle Banche che non hanno problemi ad anticipare le somme per l’acquisto degli Immobili di lusso. In pratica è lo stesso Parlamento che anticipa il capitale facendo diventare ricchissimo Scarpellini.

Non bastasse questo, il Parlamento completa l’operazione assicurando all’Imprenditore anche la fornitura dei servizi aggiuntivi relativamente al Portierato, alla ristorazione, alle pulizie, tutto rigorosamente senza Concorso.

Senza Concorso Scarpellini compra continuamente immobili con il Contratto già stipulato con Montecitorio che viene usato come accreditamento con gli Istituti bancari. Il Parlamento negli anni che vanno dal 1997 al 2010 gli versa la somma di 586 Milioni di Euro, oltre mille e cento miliardi delle vecchie care lire.

Inutile dire che con queste cifre il Parlamento anziché affittarli avrebbe potuto tranquillamente comprarli questi Immobili. Ma cosa vuoi che intersessi, al Potere Politico, della tutela degli interessi economici dei cittadini italiani, è molto più importante, per loro, arricchire Scarpellini che sapeva sdebitarsi con tangenti elargite sotto forma di appartamenti di lusso a prezzi stracciati.
Lo stesso Imprenditore viene interpellato per la trasformazione dell’ex Hotel Bologna in uffici per 80 Senatori per quasi 82 milioni di Euro. E non manca il Comune di Roma ad accaparrarsi i servizi di Scarpellini, molto prima dell’avvento della Giunta Raggi, che richiede un Palazzo da adibire a sede dei gruppi Consiliari. Scarpellini lo individua in via delle Vergini affittandolo al Comune per la cifra di 9 milioni di Euro annui. Lo stesso avviene per trovare una sede per le Commissioni del Consiglio Comunale individuata in Via Loria per la modica cifra di 9,5 milioni l’anno, chiaramente in affitto.

Lo stesso iter usa anche la Regione Lazio che si rivolge a Scarpellini per un appartamento lussuoso a due passi dalla Camera. L’Imprenditore lo prende in affitto dall’INPGI (Ente di previdenza dei Giornalisti) per 2,1 milioni di Euro, lo subaffitta alla Regione Lazio per 9 Milioni di Euro.
Pensate un poco, la Regione Lazio avrebbe risparmiato 7 milioni di danaro Pubblico semplicemente affittando senza intermediari.

Stesso film va in onda per Palazzo Isma vicino al Pantheon che il Senato chiede per i suoi Senatori, che per giunta va anche ripristinato. Scarpellini lo affitta al Senato nello stato iniziale, accollandogli i costi di ristrutturazione di 9 mila Euro al metro quadro. Un bel regalo, non c’è che dire, anche perché Scarpellini resta proprietario di quell’Immobile.

Le nostre Istituzioni si rivelano per Scarpellini puntuali pagatori, al contrario di ciò che avviene per il saldo dei debiti nei confronti dei piccoli fornitori. Ben il 40% dei Costi delle Camere sono rappresentati dagli affitti e dai servizi dovuti all’Impresa di Scarpellini.

E dinanzi alle osservazioni di Angelo Muzio, che appare anche nel libro “La Casta” di Stella e Sergio Rizzo, circa l’assegnazione di questi Servizi addirittura senza bando e senza Concorso, la risposta degli interessati si limita ad un laconico e scandaloso “E che dovevamo fare? Una gara europea per affittare qualche immobile?” Nell’articolo Blondet conclude:
“ E mi state a parlare della “pericolosità sociale” di Scarpellini e di Marra? La pericolosità sociale delle due Camere, della Regione e del Comune sono molto più evidenti. Lo erano anche prima. Solo da quando il 5 Stelle è stato eletto per mettere ordine in questa cloaca, in questo intreccio di porcherie, furti e sprechi astronomici che si chiama “Roma capitale”, o apparato pubblico romano, si scopre che Marra se la intendeva con Scarpellini.

Bene: ma allora si pretenda la carcerazione preventiva anche per gli amministratori di Montecitorio, come minimo. Invece ecco cosa accade: tutti i partiti, che sono stati compliciti di Scarpellini e del suo arricchimento, si avventano contro il Movimento 5 Stelle – è logico, vogliono prenderne il posto."

Alla luce di ciò che emerge da questi fatti, alla Raggi darei qualche consiglio che potrebbe aiutarla nel suo Immane compito di governare una città che da anni non viene governata e lasciata colpevolmente nelle mani dei loschi affaristi che a turno emergevano ed operavano a seconda se saliva al Colle la Destra o la Sinistra.

- Innanzitutto l'invito a continuare a lavorare ogni giorno per attuare il Programma del M5S Romano. Sapevamo che avremmo avuto tutti contro, quindi questi episodi sono da leggere come dei passaggi dovuti che in nessun modo devono incidere sugli obiettivi che ci si è posto

- Un invito, infine, a giocare d'anticipo, questa volta, e liberarsi di tutto ciò che in qualche modo, seppur lontanamente, possa essere riconducibile alla vecchia casta politica, cercando di coinvolgere risorse doc dell'area strettamente legata al M5S. Obiettivo evitare spiacevoli inciampi futuri e soprattutto non offrire il fianco all'avversario.

Per il resto avanti tutta Virginia, più decisa che mai!


Nessun commento: