di Luciano Lago
L’accusa è molto pesante, sia per chi la lancia sia per chi la riceve: Frontex, l’ente europeo per il controllo delle frontiere, accusa apertamente le organizzazioni non governative che operano per il recupero dei migranti dispersi in mare, di collusione con i trafficanti di uomini.
Mentre le stime parlano di 4.700 persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno, da parte del Frontex si sono approntati due dossier, uno confidenziale e l’altro pubblico, in cui si afferma che ai migranti sarebbero state ”date chiare indicazioni prima della partenza sulla rotta da seguire per raggiungere le barche delle organizzazioni non governative”.
Addirittura ci sarebbe stato un caso accertato in cui ”le reti criminali hanno adoperato direttamente mezzi navali delle organizzazioni di volontariato per trasportare immigrati”.
Frontex continua rilevando che quanti sono tratti in salvo dalle autorità mentre già si trovano sulle navi delle Ong ”non sono disposti a collaborare con gli incaricati dei primi colloqui” se non addirittura ”gia’ avvertiti del fatto che non devono cooperare con le autorita’ italiane o europee”.
Il fatto, continua l’ente europeo, è alla base di un fenomeno che da tempo incuriosiva Frontex, vale a dire il crollo nel numero degli interventi decisi in seguito al lancio di segnali di aiuto da parte dei barconi. Contemporaneamente si è registrata un’impennata nel numero degli interventi dei mezzi delle Ong, le cui navi operano ora molto più vicino di prima alle coste libiche e, addirittura, con le loro luci provvederebbero a dare ”segnali di posizione ai migranti”.
Le accuse di Frontex indicano specificamente ”Medici senza Frontiere”.
(Fonte: Katehon)
Nota: Sembra quindi che l’immigrazione non sia quel fenomeno “spontaneo” che in Italia ambienti interessati vorrebbero far credere ma si inizia a comprendere come ci siano precisi segnali di grandi organizzazioni che sospingono l’ondata migratoria verso le coste italiane.
Si sapeva che dietro le varie ONG che assistono i migranti e li supportano nei trasferimenti per terra e per mare, esiste un programma preciso diretto a favorire l’ondata migratoria verso l’Europa. Vi erano state le dichiarazioni di George Soros in occasione del summit dell’ONU sulle migrazioni, una ammissione del proprio ruolo da parte del grande “sobillatore”, il finanziere ultra miliardario e speculatore Soros, il quale, dopo aver riconosciuto di essere partecipe e sponsor dell’ondata di sollecitanti asilo che sono entrati in Europa nell’ultimo anno e mezzo, aveva voluto presentarsi nelle vesti del “grande benefattore” ed aveva assicurato che attualmente il suo obiettivo è quello di “creare imprese e prodotti” per migliorare le condizioni di vita dei migranti e rifugiati.
Il magnate, ha riconosciuto già da alcuni mesi di essere lui dietro il finanziamento dei flussi migratori che nel corso dell’ultimo anno e mezzo hanno alterato il panorama dell’Europa.
Adesso arriva anche la denuncia di Frontex a chiarire ulteriormente il quadro e si viene a sapere che i migranti africani che arrivano sulle coste italiane non vengono “salvati” in mare ma, una buona parte di loro, viene prelevata direttamente sulle coste della Libia. Un servzio di traghetti che fornisce mano d’opera a basso prezzo ai trafficanti di uomini e che favorisce i loschi traffici delle mafie e delle cooperative che speculano sul fenomeno.
Sontanto in Italia il Governo Renzi/Alfano sembrava all’oscuro di tutto, favorisce le mafie e i trafficanti di carne umana ma vuole far credere di non essere in grado di fermare questo traffico.
fonte: ControInformazione
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