intervista a Massimo Fini
Massimo Fini, Trump ha trionfato nonostante tutto il sistema di potere mediatico e finanziario, i poteri forti diremmo in Italia, appoggiasse la Clinton.
Trump ha vinto proprio grazie a questa contrapposizione. Gli americani normali, il ceto medio, quelli impoveriti dalla globalizzazione durante questi anni di aggressioni dissennate degli Stati uniti, hanno capito che perlomeno Trump stava da un’altra parte.
E l’hanno individuato come proprio rappresentante nel contrasto al solito establishment che comprendeva tutto, politici, media, attori. Tu puoi anche ammirare un attore, ma certamente non fai parte del giro di Hollywood e quindi ti posizioni altrove.
Lei in tempi non sospetti ha dichiarato di preferire Trump alla Clinton. Per quale motivo?
La proposta più interessante di Trump è il ritorno a un isolazionismo americano, dunque a una politica speriamo non aggressiva o meno aggressiva nei confronti degli altri Stati del mondo. Il vantaggio per l’Europa è che ora potremo avvicinarci maggiormente alla Russia, cosa che finora ci è stata quasi proibita. Ed è ovvio che tra Russia e Stati Uniti noi abbiamo interessi molto più convergenti con la Russia per questioni di vicinanza, geografica, energetica, economica e anche culturale: Puskin, Gogol, Checov e Dostoevskij sono autori europei. Giudico positivamente quello che è successo.
Il voto è stato dirompente, una seconda Brexit?
Sì, è una rivolta contro l’establishment.
La bocciatura di Obama pare altrettanto evidente.
Obama ha conseguito in forme lievemente più sotterranee la stessa politica di Bush e di Clinton marito, ovvero una politica da impero. Ora però possiamo arrivare a una fine dell’impero americano, dunque a un maggior equilibrio tra gli Stati del mondo. Mi auguro per esempio che finisca questa storia delle sanzioni distribuite a questo o a quell’altro con cui hanno cercato di strangolare vari Paesi.
Che ne pensa dell’ennesimo clamoroso fallimento dei sondaggi?
Penso che molti sondaggisti siano cretini. I media hanno demonizzato Trump al punto che le persone probabilmente si vergognavano di dire che l’avrebbero votato. Ma evidentemente non è stata fatta alcuna valutazione di questo tipo.
Che conseguenze può avere l’ondata Brexit/Trump sul quadro politico italiano?
Il voto americano avrà influenze sulla politica italiana e in particolare sul referendum. E a questo punto vincerà il No. L’affermazione di Trump va a favore delle forze che vengono definite populiste. Ma io che mi ritengo un uomo di cultura e francamente non ho mai capito che cazzo voglia dire populismo. Se la democrazia è il governo del popolo, se il popolo si esprime in un certo modo bisogna rispettarlo. Queste forze certamente danno fastidio perché rompono lo status quo e certe rendite di posizione.
Mentre esiste una cospicua parte della sinistra, da Napolitano a Rondolino, che si rivela ostile al suffragio universale.
Sono in grandissima contraddizione. Quando i cittadini votano in un modo che non è quello che piace a lor signori, ecco che arrivano a queste conclusioni dal loro punto di vista assurde.
Massimo Fini, Trump ha trionfato nonostante tutto il sistema di potere mediatico e finanziario, i poteri forti diremmo in Italia, appoggiasse la Clinton.
Trump ha vinto proprio grazie a questa contrapposizione. Gli americani normali, il ceto medio, quelli impoveriti dalla globalizzazione durante questi anni di aggressioni dissennate degli Stati uniti, hanno capito che perlomeno Trump stava da un’altra parte.
E l’hanno individuato come proprio rappresentante nel contrasto al solito establishment che comprendeva tutto, politici, media, attori. Tu puoi anche ammirare un attore, ma certamente non fai parte del giro di Hollywood e quindi ti posizioni altrove.
Lei in tempi non sospetti ha dichiarato di preferire Trump alla Clinton. Per quale motivo?
La proposta più interessante di Trump è il ritorno a un isolazionismo americano, dunque a una politica speriamo non aggressiva o meno aggressiva nei confronti degli altri Stati del mondo. Il vantaggio per l’Europa è che ora potremo avvicinarci maggiormente alla Russia, cosa che finora ci è stata quasi proibita. Ed è ovvio che tra Russia e Stati Uniti noi abbiamo interessi molto più convergenti con la Russia per questioni di vicinanza, geografica, energetica, economica e anche culturale: Puskin, Gogol, Checov e Dostoevskij sono autori europei. Giudico positivamente quello che è successo.
Il voto è stato dirompente, una seconda Brexit?
Sì, è una rivolta contro l’establishment.
La bocciatura di Obama pare altrettanto evidente.
Obama ha conseguito in forme lievemente più sotterranee la stessa politica di Bush e di Clinton marito, ovvero una politica da impero. Ora però possiamo arrivare a una fine dell’impero americano, dunque a un maggior equilibrio tra gli Stati del mondo. Mi auguro per esempio che finisca questa storia delle sanzioni distribuite a questo o a quell’altro con cui hanno cercato di strangolare vari Paesi.
Che ne pensa dell’ennesimo clamoroso fallimento dei sondaggi?
Penso che molti sondaggisti siano cretini. I media hanno demonizzato Trump al punto che le persone probabilmente si vergognavano di dire che l’avrebbero votato. Ma evidentemente non è stata fatta alcuna valutazione di questo tipo.
Che conseguenze può avere l’ondata Brexit/Trump sul quadro politico italiano?
Il voto americano avrà influenze sulla politica italiana e in particolare sul referendum. E a questo punto vincerà il No. L’affermazione di Trump va a favore delle forze che vengono definite populiste. Ma io che mi ritengo un uomo di cultura e francamente non ho mai capito che cazzo voglia dire populismo. Se la democrazia è il governo del popolo, se il popolo si esprime in un certo modo bisogna rispettarlo. Queste forze certamente danno fastidio perché rompono lo status quo e certe rendite di posizione.
Mentre esiste una cospicua parte della sinistra, da Napolitano a Rondolino, che si rivela ostile al suffragio universale.
Sono in grandissima contraddizione. Quando i cittadini votano in un modo che non è quello che piace a lor signori, ecco che arrivano a queste conclusioni dal loro punto di vista assurde.
fonte: STOPEURO
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