Ohio, Wisconsin, Michigan e Pennsylvania. Nel Midwest americano ci sono migliaia di imprese specializzate nel manifatturiero, siderurgia, meccanica, chimica e agroalimentare, i settori messi in crisi dall'invasione dei prodotti cinesi iniziata nel 2001. In questi quattro Stati la crisi è iniziata molto prima della bolla dei mutui subprime. La ragione è semplice: nel 2001 la Cina entra nel WTO, l'organizzazione mondiale del commercio.
Le multinazionali delocalizzano in Cina per massimizzare i profitti e in compenso vengono facilitate le esportazioni cinesi nel mondo. Inizia l'invasione.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Dal 2000 a oggi la manifattura americana ha perso il 30% dei posti di lavoro e il 23% circa del valore aggiunto. Secondo una analisi dell'economista David Autor dal 2000 a oggi, a causa della concorrenza sleale dei cinesi, sono stati persi nel Midwest oltre 2,5 milioni di posti lavoro.
La Cina sta rubando il lavoro di molti per aumentare gli affari di pochi. Sfruttamento della manodopera, costo del lavoro bassissimo, un regime che sovvenziona i settori chiave della produzione e una moneta controllata. La Cina usa con meticolosità pratiche commerciali scorrette: il monopolio conquistato sui rare earth che servono a costruire smartphone e computer ne è un esempio.
Secondo i dati del Dipartimento al Commercio USA, il manifatturiero rappresenta poco più del 12% dell'economia americana. Ai tempi della Seconda Guerra Mondiale oltre un terzo dei posti di lavoro americani erano nel manifatturiero. Negli ultimi 10 anni questo trend si è accentuato anche a causa dell'avanzamento tecnologico che porta a una progressiva meccanizzazione dei processi di produzione
Il Midwest ha una struttura economica paragonabile a quella italiana. Se l'Europa dovesse concedere lo status di economia di mercato alla Cina, l'Italia perderebbe 415 mila posti di lavoro. Ecco perché il Movimento 5 Stelle ieri ha marciato con i lavoratori di tutta Europa per dire #NoMesCina. Bisogna rimuovere le macerie che la classe politica ha creato.
Il Midwest ha una struttura economica paragonabile a quella italiana. Se l'Europa dovesse concedere lo status di economia di mercato alla Cina, l'Italia perderebbe 415 mila posti di lavoro. Ecco perché il Movimento 5 Stelle ieri ha marciato con i lavoratori di tutta Europa per dire #NoMesCina. Bisogna rimuovere le macerie che la classe politica ha creato.
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