BRUXELLES - Ridurre i casi di malasanità e lottare contro la resistenza agli antibiotici: la Commissione ambiente e salute pubblica del Parlamento Ue ha approvato oggi all'unanimità il rapporto di iniziativa 'Cure più sicure in Europa: miglioramento della sicurezza dei pazienti e lotta contro la resistenza antimicrobica' presentato dal 5 Stelle Piernicola Pedicini. Il voto in plenaria è atteso per maggio. Ogni anno 25 mila persone muoiono nella Ue per resistenza agli antibiotici ed altre 3 milioni hanno a che fare con casi di malasanità. Per ridurre entrambe le cifre la Commissione ambiente e sanità pubblica del Parlamento Ue ha approvato oggi all'unanimità il rapporto di iniziativa 'Un'assistenza sanitaria più sicura in Europa: migliorare la sicurezza del paziente e combattere la resistenza antimicrobica', promosso e presentato dal deputato 5 Stelle Piernicola Pedicini.
"Il rapporto - ha spiegato in una nota Pedicini - nasce principalmente dall'esigenza di tutelare i diritti dei pazienti di tutta l'Ue. Diritti negati - continua - da politiche economiche sbagliate (austerity), e dalla gestione politico/clientelare dei sistemi sanitari". Un paragrafo del testo chiede espressamente che i responsabili delle strutture sanitarie siano nominati per merito e non per "affiliazione politica". Sempre sul versante della lotta agli errori ospedalieri, fenomeno che tocca circa il 10% della popolazione europea con danni pari a 2,7 miliardi di euro all'anno, il rapporto chiede la creazione di un sistema di allerta per gli 'eventi avversi', l'incoraggiamento delle denunce, anche anonime, la promozione della formazione continua del personale e la creazione di meccanismi di compensazione collettiva.
Sul fronte della resistenza agli antibiotici massima attenzione tanto sull'uso sanitario responsabile, regolamentando le prescrizioni e tarando le quantità in vendita alla terapia (evitando quindi che le pastiglie in eccesso vengano utilizzate senza consultare il medico), quanto su quello veterinario. Il testo invita inoltre le istituzioni a sviluppare strategie globali di controllo delle infezioni rivolte a tutti i settori della sanità - ospedali, strutture di degenza a lungo termine e ambulatori - con l'obiettivo di prevenire la selezione e la trasmissione di batteri resistenti agli antibiotici. "La resistenza antimicrobica", sottolinea Pedicini, "è un problema di salute pubblica in crescita costante nei Paesi Ue, in special modo negli ospedali del Sud Italia e della Grecia". Secondo l'OMS nel 2050 i decessi per resistenza agli antibiotici saranno superiori a quelli per tumori. Il rapporto che non ha alcun valore legale ma che invita la Commissione ed i governi a prendere iniziative su questi due terreni, verrà votato dalla plenaria nella sessione del 18-21 maggio.
Nessun commento:
Posta un commento