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martedì 22 agosto 2017

Nessuno ha in mano il proprio Destino!

di Jacopo Cioni

Il cordoglio è un atto dovuto.

Coloro che sono indirettamente responsabili per la situazione attuale possono permettersi di esprimere le loro condoglianze alle vittime del terrorismo islamico? Possono permettersi di menzionare le vittime della globalizzazione sia che siano diretta conseguenza di voluta deportazione sia che siano diretta conseguenza delle politiche economiche sottoscritte?




Qualcuno parla di Libertà, qualcuno di Democrazia, i politici e i giornalisti si riempiono la bocca di parole che hanno perso di significato in quanto stracciate dalla nuova forma di società che ci viene imposta. La globalizzazione si porta dietro la prepotenza della libera circolazione delle merci e degli uomini che sono pari alle merci.


Tutto questo ha realmente migliorato la nostra vita? Chi come me ricorda l’impostazione Stato/Nazione ricorda anche le forme economiche degli anni ottanta, le politiche scelte per far star bene l’economia del nostro paese e le persone che in questo paese vivevano e prosperavano. Oggi vedo l’abbattimento delle frontiere ma non verso tutti i paesi, vedo la dominanza delle multinazionali di proprietà delle banche o viceversa, poco cambia, vedo la vita del singolo che non ha più valore, ne rispetto alla società globale ne rispetto al piccolo pronto soccorso dove mancano i mezzi e i piccoli uomini si rimpallano responsabilità che non hanno.

Questo vedo, vedo un peggioramento della vita delle persone sotto ogni punto di vista; sicurezza, lavoro, sociale, risparmi, soprattutto decisionale, le persone non hanno più in mano il loro destino. La direzione intrapresa attraverso la nostra Carta Costituzionale è stata drasticamente invertita, le decisioni sono in mano ai finti rappresentanti popolari e reali amministratori di condominio alle dipendenze delle multinazionali.

Questa è la società che desideriamo? Una società dove la competizione è il vero valore rispetto al sociale? Dove chi è più forte avrà sempre la meglio e la politica è diventata arma in mano alla finanza?

Alcuni cercano di indicare la luna ed altri li deridano parlando del dito ed i giornalisti invece di tenere la deontologia al centro si sono fatti servi di chi si permette di raccontare ogni forma di fandonia mescolata a spruzzi di verità con l’avvallo che la verità è venduta per soggettiva.

I politici ed i giornalisti, tutti nessuno escluso, hanno davvero il diritto di esprimere un cordoglio verso i morti sapendo che sono diretta conseguenza delle loro decisioni serve?

Io non credo, ma uno vale uno e senza altri uno non conta nulla, vince chi ha il controllo del denaro.

Fonte: Scenari Economici

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