Gli slogan, le proteste e gli animi agitati dei professori contro la Buona Scuola di Renzi, provocano la carica della Polizia
di Luciano Mondello
Monta la protesta contro i principali esponenti politici del Partito Democratico e del suo Segretario nazionale da parte dei tanti manifestanti arrabbiati che stavano partecipando al corteo, lungo un'affollatissima via Umberto a Catania. Una città surreale, blindata e assediata da ore dai manifestanti, delusi e critici nei confronti del #Pd di #Matteo Renzi.
Subito dopo il suo discorso di chiusura alla Festa Nazionale dell’Unità, le forze dell’ordine che presenziavano le zone calde della città, in pieno centro storico e in corrispondenza dell’ingresso blindato di Villa Bellini, all'improvviso, iniziano a caricare i manifestanti (insegnanti, nella maggior parte dei casi), gli stessi che avevano assediano sin dalle prime ore di ieri mattina il centro storico della cittadina etnea, luogo deputato per lo svolgimento, in queste settimane, del contestato evento nazionale delPartito Democratico.
Versioni discordanti: la Polizia parla di giustificata carica contro i manifestanti
Subito dopo il discorso di chiusura del primo ministro Matteo Renzi, alla Festa Nazionale dell’Unità di Catania, si è assistito a delle vere e proprie scene di guerriglia urbana tra i manifestanti e l’imponente cordone di sicurezza del corpo di Polizia. Gli stessi Dirigenti della Polizia di Stato, minimizzano l'episodio e parlano di una reazione comprensibile da parte dei loro agenti in servizio: "La nostra azione ha avuto seguito dopo il lancio, da parte dei manifestanti, di pietre e bottiglie di vetrocontro i nostri agenti". Secondo i dimostranti, invece, tutto questo è assolutamente falso e non corrisponderebbe alla dinamica reale dei fatti. Un cosa è certa: molti cittadini catanesi hanno avuto paura! Lungo la stretta Via Umberto di Catania si è assistito a qualcosa di inedito e per certi versi di estrema sproporzione rispetto al pacato tenore del corteo e dei suoi partecipanti, tendendo conto anche della presenza di molte famiglie e dei loro figli.
Momenti terribili: anche le famiglie coinvolte dalla carica della Polizia
Momenti difficili tra le vie di Catania. Qualcuno è rimasto lievemente scosso, accusando malori di varia natura. Le corse impazzite lungo le 'viuzze' secondarie e trasversali alla via principale (Via Umberto), per ripararsi dalla folla in corsa e per la preoccupazione di essere colpiti dai manganelli e dai fumogeni lanciati dai poliziotti hanno causato disordine e timore anche tra chi non faceva parte del corteo di protesta, ma passeggiava tranquillamente lungo le zone del centro storico catanese.
Molti filmati privati postati sui Social mostrano i racconti inorriditi dei manifestanti
Molta gente comune, approfittando di una calda domenica di fine estate, aveva deciso di uscire per passeggiare lungo le vie del centro storico etneo. Ad un tratto, si è ritrovata letteralmente travolta, come un fiume in piena, dal lungo cordone umano che arretrava, correndo e gridando, rispetto alla normale direzione di marcia del nutrito corteo di protesta iniziato nelle ore precedenti e che si stava per concludere davanti l’ingresso centrale di Villa Bellini in Via Etnea. Alcuni filmati postati in queste ore sui principali gruppi Facebook, mostrano le scene di panico e di preoccupazione che, come una strana coincidenza, ricordano tanto la terribile giornata newyorkese dell’11 settembre 2001.
fonte: BlastingNews
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