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mercoledì 1 maggio 2019

L'Economia Italiana in ripresa, ma i Giornaloni Tacciono

di Tommaso Merlo


L’economia italiana dà segnali di ripresa ma i giornaloni nascondono tutto sotto al tappeto. Sono mesi che prevedono catastrofi immani, sono mesi che denigrano ogni provvedimento preso dal Governo, sono mesi che sbattono in prima pagina cattive notizie in gran parte manipolate, ed oggi che la realtà li smentisce clamorosamente censurano e si arrampicano sugli specchi con la consueta ipocrisia. Una miseria umana prima ancora che giornalistica. In un paese civile i giornaloni scriverebbero almeno oggi la verità, mentre in quelli super civili chiederebbero anche scusa per aver scritto per mesi delle minchiate e perché no, si rallegrerebbero che questo primo maggio sia meno cupo del solito. E invece niente. La solita miseria.



Perché dopo mesi che vedi nero e poi spunta il rosa, o te giornalaio non ci capisci un Benamato di quello che scrivi oppure ci capisci benissimo ma sei in malafede e distorci la realtà a fini politici.


E cioè non te ne frega nulla della verità dei fatti, quello che ti frega è colpire un Governo che odi e soprattutto che odiano i tuoi padroni che ti pagano profumatamente per scrivere ogni panzana che ti passi per la testa purché sparga panico e pessimismo tra i cittadini, purché rovini la reputazione degli odiati gialloverdi, purché intacchi il loro consenso e si possa tornare al più presto alle urne per far risorgere il glorioso vecchio regime dove per voi giornalai fioccavano soldi pubblici e la politica e l’opinione pubblica vi teneva in considerazione invece che schifarvi. 

Davvero una miseria. Umana prima ancora che giornalistica. Invece di cogliere l’occasione storica per conquistare una vera libertà di stampa, invece di lavorare onestamente per riconquistare la credibilità perduta, i giornalai passano le loro giornate ad inventarsi bugie e manipolare i fatti per servire le mire retrò delle lobby che li tengono al guinzaglio. 

Davvero una miseria e che spicca in questo primo maggio meno cupo. Perché alla fine i cittadini chiedono semplicemente che i giornalai facciano il loro lavoro, chiedono di essere informati onestamente e non essere presi per i fondelli a fini politici. E i fatti dicono che questo governo ha avuto il coraggio d’invertire la rotta in politica economica, invece di continuare a spremere i poveri cristi ha deciso di rimettergli qualche soldo in tasca. Lo ha fatto nonostante la strenua opposizione dei burocrati europei e delle scorie del vecchio regime forzapidiota che si sono spinte a tifare spread pur di boicottare il cambiamento. 

Ma il governo non si è fatto intimorire, ha mantenuto le promesse, è andato fino in fondo ed oggi i dati Istat premiano il suo coraggio facendo intravedere spiragli di luce. Una bella notizia per tutti i cittadini, una bella notizia per il nostro paese. Quanto a te, giornalaio, che hai previsto disastri e hai sparso fango a vanvera per mesi, forse era troppo pretendere delle scuse, l’Italia non è ancora a certi livelli di civiltà. Ma in questo primo Maggio meno cupo era lecito aspettarsi che per una volta facessi almeno il tuo lavoro.

fonte: QUI

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