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martedì 7 maggio 2019

Alla faccia della sinistra. Alla faccia della difesa dei lavoratori e dei più deboli.

di Tommaso Merlo

Zingaretti ha tappezzato l’Italia col suo sorrisino da bamboccione in vacanza. Gli italiani piangono e lui se la ride. Ma cos’ha nella testa? Boh. Gli italiani sono incazzati neri. Sono finiti in miseria a furia di venir brutalmente traditi da partiti indegni come il suo e Zingaretti se la ride sparando slogan a casaccio. Quello al Pd è davvero un voto buttato via. Bisognerebbe adottare un pidino ed aiutarlo a disintossicarsi con un percorso di reinserimento alla realtà. Il Pd è il partito che ha massacrato i diritti sociali. In campagna elettorale sorrideva sempre bonaccione, ma una volta presi i voti sfoderava il suo vero volto, quello crudele. A creare la giungla della precarietà è stato il Pd che si è schierato coi padroni delle lobby. Una scelta precisa.



Erano convinti che la crescita economica sarebbe ripartita aiutando quelli già ricchi a far più soldi che poi sarebbero ricaduti a pioggia su tutti gli altri. Liberismo selvaggio. Alla faccia della sinistra. Alla faccia della difesa dei lavoratori e dei più deboli.


Un tradimento epocale ma anche un fallimento politico su tutti i fronti. La crescita economica col Pd non è affatto ripartita, in compenso sono esplose povertà e disuguaglianze sociali. È esploso il dolore e la frustrazione di milioni di cittadini che hanno portato alla rivolta populista gialloverde. E Zingaretti se la ride come un bamboccione in vacanza. Ma cos’ha nella testa? Boh. Di certo si sa cos’ha nelle tasche. Soldi. E pure tanti. Perché se la scuola l’ha frequentata col contagocce e un posto di lavoro nemmeno con quello, in compenso Zingaretti ha una straordinaria carriera da poltronista professionista. E si sa come sono andate le cose in Italia. Mentre gli italiani soffrivano e s’impoverivano, i politici nostrani s’intascavano stipendi faraonici e vitalizi tra i più alti al mondo. Senza battere ciglio. Come fosse normale, come fosse giusto. Soldi che li hanno trasformati in un’ipocrita aristocrazia politicante. Avida, arrogante, autoreferenziale. 

Aristocrazia politicante con l’unico scopo di difendere se stessa mentre il paese era divorato dal malaffare e perdeva anni dietro a qualche pifferaio magico. Zingaretti se la ride e fa lo gnorri ma lui ha cavalcato una vita intera quel sistema. Ne è parte, ne è complice. Scegliendo lui come segretario, il Pd ha confermato che non ha nessuna intenzione di cambiare di una virgola. Anzi. Hanno ancora ragione loro e l’unico progetto che hanno è quello di boicottare il cambiamento gialloverde in modo da tornare ad abbuffarsi alla faccia di tutto e di tutti. Lo dimostra la figuraccia indegna sull’aumento degli stipendi dei parlamentari che prima non esisteva e poi se la sono dovuta ringoiare. Lo dimostra l’imbarazzante melina sul salario minimo. 

Lo dimostrano questi mesi di governo in cui il Pd invece di applaudire almeno per i provvedimenti presi per aiutare poveri e lavoratori, non ha mai smesso un secondo di rosicare con la puzza sotto al naso. E Zingaretti fa lo gnorri ed ha tappezzato l’Italia col suo sorrisino da bamboccione in vacanza. Gli italiani sono incazzati e lui se la ride. Ma cos’ha nella testa? Boh. Quello al Pd è davvero un voto buttato via. Bisognerebbe adottare un pidino ed aiutarlo a disintossicarsi con un percorso di reinserimento alla realtà.

fonte: QUI

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