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domenica 30 settembre 2018

Populismo, sovranismo e miliardi alla povertà… il coraggio uno se lo può dare


di ROSANNA SPADINI

All’inizio dell’ottavo capitolo dei “Promessi Sposi”, il nostro Don Abbondio, quello che il “coraggio uno non se lo può dare”, mentre stava leggendo un libro per caso, gli capita di leggere il nome di un filosofo per caso “Carneade chi era costui?”, di cui lui non conosceva nulla, se non che forse l’aveva sentito nominare almeno una volta lungo il pavido, inutile corso della sua vita.

Ora noi potremmo dire la stessa cosa… la “politica” che razza di animale è? Un sarchiapone che inquieta solo a nominarlo, o un unicorno uscito da una sorta di bestiario contemporaneo.






Se la politica il coraggio non se lo può dare, a cosa serve? Ora sembra che il governo giallo/verde di coraggio ne abbia da vendere, determinato a liberarsi dalle sacche finanziarie in cui è stato cacciato.

sabato 29 settembre 2018

I Mercati sappiano che Aumentare il Deficit è solo l'Inizio

di Biagio Bossone, Marco Cattaneo, Massimo Costa, Stefano Sylos Labini.

Per il DEF il Governo ha scelto la via del deficit, dimostrando di non essere asservito alla Commissione europea.
Coraggiosamente, e seguendo la strada che già il Ministro Paolo Savona e Giorgio La Malfa avevano indicato, i due leader di maggioranza hanno dato forza all’esigenza di metter fine allo stato di austerità che da anni strangola l’economia italiana, intraprendendo un’espansione della domanda con un piano di spesa finanziato in deficit.




Tuttavia, v’è da essere consapevoli del fatto che le ripercussioni della manovra sul costo del servizio del debito (e sulla stessa sostenibilità di quest’ultimo) possono essere tali da ridurne l'efficacia, al limite anche da pregiudicarne gli obiettivi.

venerdì 28 settembre 2018

Un FURTO ai cittadini attraverso lo Spread

di Maurizio Blondet

La frequentazione di twitter mi ha fatto scoprire una umanità (di twitterologhi, diciamo) vivace politicamente, intelligente, culturalmente preparata, che sa di economia più degli economisti di cattedra; che segnala idee nuove, studi nuovi, articoli che escono all’estero e i media nostrani trascurano: Gianni Zibordi.

Uno di questi è Gianni Zibordi. Di cui non so nulla,tranne quel che dice di sé nel profilo: “Advisor, trader. MBA, Italy”.

Una delle specialità di Zibordi e presentare tabelle estremamente rivelatrici, e spiegarle in quattro righe che equivalgono ad un articolo di fondo.




giovedì 27 settembre 2018

Debito Pubblico: se lo conosci non lo temi

di Alberto Micalizzi

La trappola dell’Euro-sistema, tesa con il trattato di Maastricht, ha avuto come epilogo il Patto di Bilancio Europeo, noto come Fiscal Compact , entrato in vigore il 1 Gennaio 2013, che ha introdotto il principio del pareggio di bilancio come meccanismo automatico di mantenimento dell’economia in uno stato permanente di recessione economica e di deflazione artificiali.


Il pareggio di bilancio

Il pareggio di bilancio rappresenta una tappa decisiva nel processo eversivo gestito dalla Troika ai danni dei popoli europei, dal momento che distrugge la base dello Stato sociale e lo trasforma in una vera e propria società per azioni di ispirazione neoliberista, che non può spendere più di quanto raccoglie dai contribuenti sotto forma di imposte e che deve soggiacere al ricatto dei mercati finanziari e delle agenzie di rating quando si indebita per esigenze di liquidità (vedi Cosa farà il Governo: lo ha detto Fitch).


Il deficit di bilancio è diventato così un anatema, un concetto da demonizzare in nome di un malinteso e ingannevole “pareggio”, che si applica alla sfera privata (famiglie e imprese) ma che non ha mai trovato applicazione alla sfera pubblica.

mercoledì 26 settembre 2018

Ora o disinneschiamo la Mina in Costituzione o decideranno sempre loro quando farci saltare in Aria (Video di Di Maio a Porta a Porta)

Francesco il suo libro/inchiesta La Matrix Europea è diventato molto popolare sul web a 4 anni dalla sua pubblicazione. Anche noi di scenari economici ne abbiamo pubblicato un estratto sulle privatizzazioni degli anni 90 a proposito del caso di Autostrade per l’Italia. Su youtube il video/inchiesta da cui è nato il libro ha addirittura superato 7 milioni di visualizzazioni e come kindledi Amazon ad Agosto risultava tra i più scaricati. Come mai i media mainstream lo hanno totalmente censurato?

Se avessi scritto di “bunga bunga” o dei legami tra Berlusconi e le olgettine conseguendo i numeri che ho raggiunto sul web con La Matrix Europea, oggi sarei trattato dal main stream come una star televisiva. Anche se avessi scopiazzato qualche articolo sul Cartello camorristico come ha fatto qualcuno oggi divenuto multimilionario.




Ma io ho toccato il Cartello finanziario e l’ho fatto in maniera analitica in modo che non potesse essere smentito e ancor meno bollato come teoria del complotto. L’unica cosa a cui potevano ricorre è la censura. Ed è quello che è accaduto. Ma a 4 anni di distanza la rete mi sta dando giustizia.

martedì 25 settembre 2018

Alla Francia si concede il 2,8%, l'Italia si fa i Problemi per arrivare al 2%? (Video Micalizzi spiega le strategie per l'Italia)

Ieri Macron ha annunciato…. che se ne fregherà abbastanza dei vincoli di bilancio per cui concederà sgravi fiscali per 24,8 miliardi di euro ad aziende e famiglie. Per la precisione 18,8 miliardi di sgravi alle aziende e 6 miliardi circa di sgravi alle famiglie. Mentre in Italia si discute fra 1,6% e 2,5%, un Francia il presidente non ha avuto problemi a passare dal 2,6% al 2,8% del deficit, sfiorando dolcemente il 3%.

Ora naturalmente in Italia c’è stata una divertente corsa a dire “Ma noi non possiamo fare così” per il debito, perchè non abbiamo un presidente figo come quello francese, è perchè siamo corrotti e zozzi, eh ma sono francesi etc etc.






Io vorrei far notare alcune cose. Prima di tutto, Macron ha assicurato che con questo nuovo deficit potrà ridurre ugualmente il rapportodebito/pil, ma a me sembra piuttosto improbabile, perchè si tratta del metodo meno efficace per creare PIL.

lunedì 24 settembre 2018

La Spesa di uno Stato non può finanziarsi solo con le "Tasse"

di Francesco Carraro

Adesso parliamo del segreto meglio custodito della storia. E lo facciamo partendo da Luigi Di Maio e passando per Edgar Allan Poe, il grande narratore americano. Ci sono delle analogie sorprendenti tra l’uno e l’altro soggetto, a volerle cercare. Il primo è un ministro che cerca i soldi per realizzare progetti di governo a beneficio di chi l’ha eletto, ma non li trova. Il secondo ha scritto un celebre racconto, ‘La Lettera rubata’, in cui si parla di un ministro il quale ha nascosto e sottratto un documento compromettente che tutti cercano ma nessuno trova.






La soluzione dell’enigma del racconto di Poe può indirizzarci lungo la via che porta alla soluzione del problema di Di Maio. “Un ministro serio può trovare i soldi per le riforme,” ha detto Di Maio. “Il modo migliore per occultare una cosa è non occultarla affatto,” è la morale delle pagine che precedono la fine della storia di Poe: la lettera misteriosa viene scovata quando tutti smettono di frugare e uno solo capisce di averla davanti al naso.

domenica 23 settembre 2018

Contro lo "Stato Profondo" le epurazioni non si annunciano, si Fanno!

di Guido da Landriano

Grazie a Claudio Messora ed a Byoblu abbiamo la registrazione completa della famosa telefonata di Rocco Casalino, portavoce del Presidente del Consiglio, quella in cui ha minacciato di licenziare migliaia di dipendenti del MEF.

Vi invito ad ascoltarla perchè svela una certa ingenua buonafede, mescolata ad una verità profonda, che DEVE essere portata a conoscenza di tutti gli italiani.

L’ingenua buonafede si comprende dal tono con cui si rivolge al giornalista, confidenziale, con la richiesta di riportare la fonte come informale, genericamente “Parlamentare”.






Una grande ingenuità: in giornalista non ha perso tempo a pubblicare la confidenza. Purtroppo la “Buonafede” dei giornalisti è tale che bisogna comportarsi con loro seguendo le norme della Convenzione di Ginevra: si può dire solo Nome, Cognome e Numero di matricola. il resto lasciarlo puramente ai comunicati ufficiali. Speriamo che quest’esperienza gli sia servita.

sabato 22 settembre 2018

Il Regime Europeo ora comincia davvero a far paura

di Maurizio Blondet

Certamente già i lettori sanno che la Procura di Nanterre ha ordinato che venga sottoposta a perizia psichiatrica Marine Le Pen, segretaria del Rassemblement National (ex FN) e parlamentare all’Assemblea. Ciò, nel quadro di un’incriminazione per “la diffusione di messaggi violenti su Internet, articolo 706-47-1 del codice di procedura penale” francese. La parlamentare ha commesso il delitto di aver postato foto di atrocità commesse dai terroristi islamici del’ISIS: un soldato siriano schiacciato da cingolati, il corpo del giornalista James Foley decapitato, un pilota giordano bruciato vivo.




Bisogna spiegare perché. Ciò è avvenuto nel dicembre 2015, quando la Francia è stata colpita dai sanguinosi attentati firmati da Daesh.

venerdì 21 settembre 2018

NELLA U.E, NE’ LIBERI E, SOPRATTUTTO, PER NIENTE UGUALI

di Maurizio Blondet

Heri dicebamus:

Ogni giorno bisogna diventare più coscienti che quella verso questa UE è una vera lotta di liberazione – per la riconquista della libertà e dell’uguaglianza nel consesso europeo, dove siamo stati ridotti a inferiori e subalterni.

Una tizia dell’OCSE ci ingiunge di non abolire la legge Fornero e accusa l’Italia di essere “un rischio per la prosperità europea”.

La BCE e la Commissione ci minacciano di apocalissi e ritorsioni se “sforiamo” il deficit dell’1,6 per cento, negandoci il 2, e il 2,9 – ma non era il 3, il limite per tutti gli altri? Mentre Macron sforerà il 3 per cento anche quest’anno come da almeno un quinquennio, senza ricevere alcuna censura.



Quello che ci vien vietato così severamente è una spesa in deficit di 10-15 miliardi; mentre la BCE non si è accorta che la Danske Bank ha, tra il 2007 e il 2015, riciclato 200 miliardi di euro – e il tutto nella filiale estone, ossia di un paese di 1,4 milioni di abitanti, il cui prodotto interno lordo è di 22 miliardi, ossia un decimo della cifra riciclata e fatta sparire. Ma Danimarca ed Estonia non sono un rischio per la prosperità dell’Europa, l’Italia lo è.

giovedì 20 settembre 2018

Le Promesse del Governo sono perfettamente realizzabili, in maniera completa, nell'arco del Primo anno.

di Vincenzo Cirigliano

Sicuramente è l'argomento che tiene banco ed appassiona in questi giorni i commentatori politici, i membri dell'opposizione, che pensano di aver trovato l'inciampo ideale che farà crollare questo Governo e infine gli stessi membri del Governo impegnati a trovare la quadra per realizzare il Programma di Governo, evitando di far danni. Sullo sfondo gli epiteti della Commissione Europea, della BCE e dei Mercati che già pregustano un passo falso che possa giustificare una tempesta perfetta finanziaria da far abbattere su questo Governo per determinarne la caduta. Molte volte le strade percorribili per perseguire determinati obiettivi sono lì a portata di mano e nessuno incredibilmente le vede.



Se il nostro problema è quello di rimanere entro il 2% di deficit annuale per evitare di peggiorare il nostro rating sui mercati, che farebbe schizzare lo spread alimentando la sfiducia degli investitori, e nello stesso tempo evitare di incrementare il Debito, tanto caro all'Euroburocrazia, allora una soluzione sicuramente c'è e si chiama Certificati di Credito Fiscale.

mercoledì 19 settembre 2018

Più che una terza via, una Strada OBBLIGATA

di Marco Cattaneo

Un recente articolo di Giorgio La Malfa sintetizza il dilemma in cui si trovano attualmente molti sinceri europeisti. Nelle sue parole:

“La moneta unica, così come è stata pensata, è stata uno sbaglio perché essa richiede e richiederebbe una solidarietà sostanziale tra i paesi che ne fanno parte che non vi potrà essere… Se si vuole creare una terza posizione che si frapponga tra i due opposti estremismi di chi non vuole andare avanti e di chi vuole andare indietro bisogna dire con chiarezza che si prende atto che l’Unione Monetaria va ripensata dalle fondamenta poiché i paesi membri dell’Unione Monetaria hanno visioni radicalmente opposte di quello che significa un passo in avanti…





Bisogna fare in modo di tranquillizzare i tedeschi che non saranno chiamati a pagare i debiti ma nello stesso tempo bisogna consentire che un paese possa fare una politica di sostegno della crescita e dell’occupazione senza passare per dei vincoli europei senza contropartite…

lunedì 17 settembre 2018

...e se Il M5S vuole veramente avere un Ruolo nelle Regioni

di Vincenzo Cirigliano

Sulla Base di quanto successo alle elezioni per il Parlamento Nazionale, a seguito dello schiaffo preso platealmente da tutti i Partiti del Sistema Consolidato affaristico Finanziario, in Basilicata così come in tutte le altre Regioni in cui ci si accinge al rinnovo degli Organismi Regionali, il potere neo feudale si chiama a raccolta per evitare di subire l'ennesima spallata dal crescente consenso che si sta registrando attorno alle forze di Governo Gialloverde.




In queste Regioni che si apprestano a Rinnovare i loro organi Regionali, per la casta consolidata si presenta il problema di preservare i suoi privilegi, cristallizzati e creati nel corso di lunghi anni, attraverso un sistema economico e lavorativo che si regge su logiche clientelari fatta di intrecci sempre più ramificati con una nomenclatura nazionale visibilmente mossa da meccanismi che ruotano attorno a poteri paramafiosi e paramassonici.

Un'Oligarchia che ci vuole "Faccia a Terra!" almeno, non chiamatela “Democrazia”

di Maurizio Blondet

Un breve recupero dei fatti della settimana per rilevare fino a che punto l’euro-oligarchia ha assunto i modi, costumi, le arroganze e soprattutto la stolidità dell’antica nobiltà di sangue – quella che per lo più sotto la ghigliottina perse la testa: testa della quale non aveva mai fatto uso, per secoli non avendone avuto bisogno per comandare.




Il primo caso plateale è ovviamente quello del ministro lussemburghese Asselborn a Vienna. Siccome lui ha detto che l’Europa ha bisogno di immigrati perché invecchia, per lui questa è le verità definitiva.

domenica 16 settembre 2018

La Lode di Draghi è un sigillo che nessun Governante può permettersi di ricevere

Non crediate di prendere in giro gli italiani: avete visto quanto ci ha messo, il prode Renzi, a passare dal 40% allo zero assoluto? Messaggio che Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt nonché massone progressista (Grande Oriente Democratico) rivolge proprio a quelle figure di garanzia che sono state inserite nel governo gialloverde con una missione precisa: rompere, dopo tanti anni, la penosa consuetudine della sottomissione a Bruxelles. Qualcuno sta venendo meno agli impegni? Il primo indiziato è il professor Giovanni Tria, titolare del ministero dell’economia in virtù di «quell’incredibile attentato alla Costituzione che fu il “niet” proposto da Mattarella rispetto all’incarico a Paolo Savona».





Ebbene, da oggi Magaldi lo chiama “il fratello Tria”, rivelando pubblicamente la sua identità massonica, per di più dichiaratamente “progressista”.

sabato 15 settembre 2018

Ecco l'Europa di Paolo Savona e del Governo Italiano

O l'Eurozona diventa una vera unione monetaria, con la Bce che garantisce sempre e comunque i debiti degli Stati membri, o la valuta comune rischia il collasso. Accusato di voler uscire dall'euro per l'aver sottolineato la necessità di una "exit strategy" qualora si materializzi lo scenario peggiore, il ministro agli Affari Europei ci tiene a chiarire una volta per tutte che la sua nomea di euroscettico è una distorsione e che, anzi, per lui "la moneta unica è indispensabile per il buon funzionamento di un mercato unico". Ma perché l'euro sopravviva l'Europa deve cambiarne il funzionamento, traendo le opportune lezioni dal disastro greco.



È questo il famoso "piano A" di Paolo Savona, che ha inviato a Bruxelles un documento dal titolo "Una politeia per un'Europa diversa, più forte e più equa". Politeia, termine che in greco antico indica la comunità di cittadini e il suo legame con lo Stato, non le pure e semplici istituzioni o le norme che esse applicano.

venerdì 14 settembre 2018

La BCE non è una Banca Centrale, ma una sorta di Gestapo contro gli Stati che dissentono?

di Fabio Lugano

Cari Amici,

oggi Draghi ha ruggito, proseguendo l’attacco concentrico contro l’Italia iniziato da Moscovici e proseguito da Oettinger.

Ecco la perla del giorno:





Quindi la BCE si conferma una Banca Centrale senza stato, che ha una moneta Fiat, quindi senza garanzia, se non la faccia del board ed un trattato che oggi c’è, domani chi lo sa.

giovedì 13 settembre 2018

Bavaglio al web in Europa: ce l’hanno fatta, ora sarà legge



Bavaglio al web: alla fine ce l’hanno fatta. Il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla proposta di direttiva sui diritti d’autore nel mercato unico digitale. La proposta sul copyright avanzata da Axel Voss è stata adottata con 438 voti a favore, 226 contrari e 39 astensioni, modificando leggermente i contestatissimi articoli 11 e 13, che furono bersaglio – a luglio – di una rumorosa campagna a favore della libertà di Internet. L’articolo 11, ricorda il “Corriere della Sera”, è quello che coinvolge anche la stampa e introduce l’obbligo del pagamento, da parte delle piattaforme come Google e Facebook, per l’utilizzo delle notizie, anche sotto forma di “snippet”, l’anteprima formata da titolo, sommario e immagini che i motori di ricerca catturano automaticamente.

 

«Quindi: non si tratta più di riconoscere solo i diritti dell’intero testo, ma anche della sua presentazione online, che spesso è l’unica a essere consultata dai lettori».

In base al Giudizio di quelle Istituzioni che sparano a Zero anche sul Governo Italiano

di Luciano Lago

Il Parlamento Europeo ha deciso di mettere sotto sanzioni il governo dell’ungherese Orban accusato di non essere conforme alla linea immigrazionista e globalista delle UE.
Sono stati 448 i voti favorevoli alle sanzioni, 197 i contrari e 48 gli astenuti. Fra i favorevoli in prima fila gli esponenti italiani del PD e quelli del Partito 5 Stelle.
Si è trattato di uno vero e proprio agguato politico diretto dai circoli globalisti che rispondono alle lobby di potere che decidono la politica all’interno delle Istituzioni europee.
Lo stesso PPE (di cui Orban fa parte) si è spaccato sulla condanna, con gli esponenti di Forza Italia che non hanno partecipato alla votazione .




Adesso la questione Ungheria si prevede che passerà al Consiglio della UE, formato dai capi di Stato e di governo che potrebbe adottare una serie di provvedimenti sanzionatori fino ad arrivare alla sospensione del diritto di voto dell’Ungheria in sede comunitaria.

mercoledì 12 settembre 2018

Sulla Nuova via della Seta

di Pino Cabras*


Il cielo sopra Pechino è sorprendentemente libero e azzurro. Non c’è smog, il sole fa risaltare il profilo della capitale cinese con i suoi colori tutti nuovi, i suoi edifici modernissimi e il suo parco auto composto da macchine quasi tutte fiammanti che sfrecciano nel reticolo di larghissime autostrade urbane. L’assenza di polveri e fumi era stata notata già durante il summit Cina Africa di qualche giorno fa, quando il presidente Xi Jinping staccava assegni per 60 miliardi di dollari destinati a enormi investimenti in 45 paesi africani.



Qualcuno ha ipotizzato che l’aeronautica cinese avesse irrorato qualche diavoleria chimica sulle nuvole della megalopoli e che provvisoriamente molte fabbriche fossero state chiuse per far fare bella figura al vertice internazionale.

martedì 11 settembre 2018

Hanno mandato in malora un Paese

di Tommaso Merlo

Jack Ma, fondatore del colosso Alibaba, si ritira a 54 anni. “Non voglio morire in ufficio”, dice. Davvero una bella lezione. La vita ha molto da offrire oltre al lavoro, ai soldi, al potere, alla fama e alle bizze del proprio ego. E bisogna approfittarne finché si è in tempo. Una lezione che le vecchie caste politiche italiote si ostinano a non apprendere. Da noi i politicanti sono disposti a mandare in rovina i loro partiti e perfino il paese intero piuttosto che farsi da parte. Una vera e propria patologia dalle nefaste conseguenze pubbliche. I sintomi sono noti.






Perdono contatto con la realtà politica e sociale che li circonda, si richiudono in un proprio mondo immaginario e farneticano da un palco all’altro creando un futile caos. In questi giorni è di nuovo Renzi a mostrare platealmente i sintomi di tale patologia.

lunedì 10 settembre 2018

L’OBIETTIVO DEL POTERE: UN’EUROPA PIU’ POPOLATA, MA SOLO DA POVERI

di Fabio Lugano

Un interessante studio di Gefira, comunque intuibile da chi mastica un po’ di dati statistici e demogracifi, ci presenta l’Europa voluta dalla propria leadership: un Continente più popolato e più povero.

I flussi migratori accesi verso Svezia , la Germania, il Regno Unito e la Francia sono stati attivati per contrastare il calo demografico ed hanno avuto successo nell’aumento della popolazione, con modalità che però ricordano la tanto vituperata “Cinesizzazione” del Tibet, cioè con forti aspetti di sostituzione culturale.





I risultati economici tra l’altro sono estremamente deludenti:



domenica 9 settembre 2018

Una Guerra che in 11 anni di Storia il Movimento ha gia vinto

di Tommaso Merlo

Luigi ricorda il mitico V-Day, sono passati undici anni eppure l’atteggiamento delle vecchie caste verso il Movimento 5 Stelle è incredibilmente lo stesso. Ostile e vigliacco. I primi anni l’hanno deriso e ignorato non ritenendolo alla loro altezza. Da quando è esploso cercano invece di sabotarlo con ogni mezzo. Perfino oggi che governa l’Italia. Un odio viscerale che ha ragioni profonde. Il Movimento è la dimostrazione che si può far politica senza soldi, senza lobby, senza burocrazie di partito, senza baroni, senza televisioni e giornali, senza promettere la luna e perfino senza politici di professione.



Un bomba atomica. Il Movimento è la dimostrazione tangibile che si può fare politica senza il vecchio regime nel suo insieme. Ed è ovvio che il vecchio regime tenti di negarlo.

sabato 8 settembre 2018

Il PD che arranca sugli Specchi!

di Marco Travaglio

Lungi da noi insegnare agli oppositori del governo come non si fa l’opposizione, anche perché a non farla riescono benissimo da soli. Ma, curiosi come siamo, vorremmo capire. Perché oggi – come diceva Quèlo di Corrado Guzzanti – c’è grossa crisi. Se il governo populista, sovranista, anti-Europa, anti-vaccini, anti-scienza, anti-tutto, razzista, fascista, incompetente, incapace, giacobino e malavitoso (e questi sono solo i suoi lati migliori) è un “pericolo per l’Italia”(Renzi) e l’anticamera di una “deriva sudamericana” (Martina), non ci meraviglia tanto il suo consenso al 70%: gli elettori hanno sempre torto, da quando sbagliano a votare.




No, incuriosisce che, appena ne fa una giusta, il Pd lo accusi di plagio. È capitato col ripristino dell’obbligo dei vaccini e della relativa documentazione per mandare i figli a scuola e all’asilo (“Una nostra vittoria!”, come se un partito del 18% potesse mettere sotto una coalizione del 50 e rotti).

Il Governo indaghi poi sul perchè con l'Inflazione sotto controllo con gli Stipendi non si vede più la Fine del Mese

Un nostro assiduo lettore ci manda queste osservazioni che siamo controllando. per ora prendetele come un interessante spunto di discussione. Osservazioni e suggerimenti sono i benvenuti.
Povertà e cipolle, come l’istat fa “sparire” milioni di poveri

Avete presente il film comico “onion movie”? Si tratta della parodia di un telegiornale americano chiamato “The Onion” (la pagina facebook ha 6 milioni di like), in grandi linee si può considerare l’equivalente di Lercio da noi. https://www.facebook.com/TheOnion/



Fra le notizie elencate nel film spicca questa, vi facciamo ascoltare questo piccolo spezzone di mezzo minuto. Riportiamo il testo:

https://www.youtube.com/watch?v=b3a1AX2SGhc

Giornalista: “Secondo le ultime statistiche l’87% dei cittadini americani è obeso, il ministro della sanità ha deciso di risolvere il problema”

venerdì 7 settembre 2018

O ci riprendiamo Diritti, Democrazia e Sovranità, oppure saremo Schiavi per sempre

Puoi chiamarli neoliberisti. Monopolisti. Privatizzatori. C’è chi li ha definiti, anche, golpisti bianchi. Ma sono essenzialmente massoni. Attenzione: le obbedienze nazionali non c’entrano. Si tratta di supermassoni in quota alle Ur-Lodes, le oscure superlogge sovranazionali. Precisamente: quelle di segno neo-aristocratico, che detestano la democrazia e confiscano il potere dei cittadini, rimettendolo nelle mani di un’élite pre-moderna, pre-sindacale, ultra-padronale. E’ così che hanno costruito il nuovo medioevo in cui viviamo, il neo-feudalesimo regolato dall’Ue e dalla sua Commissione di non-eletti. Giochi di specchi: laddove si parla di finanza e geopolitica, citando banche centrali e governi, si omette sempre di scoprire chi c’è dietro.




Sempre gli stessi, sempre loro: un club ristrettissimo di padreterni, di “contro-iniziati” che si credono onnipotenti e autorizzati, come per diritto divino, a manipolare in eterno il popolo bue, ridotto a bestiame umano.

giovedì 6 settembre 2018

“La BCE cesserà il Quantitative Easing”…Ma davvero?

di Maurizio Blondet 


Tutti gli avversari interni ed esteri hanno annunciato da mesi, con godimento nemmeno celato: fra poco Draghi smette il quantitative easing, ossia smette di comprare i titoli del debito pubblico, e gli italiani dovranno andare chiedere i prestiti “ai mercati”, che gliela faranno pagare, agli italiani che hanno votato male.

“I mercati insegneranno agli italiani a votare”, disse Oettinger, Kommissario europeo al bilancio. “L’Italia? E’ come quei mendicanti che tendono la mano e dimenticano di dire grazie”, disse Spiegel. Adesso finisce il quantitative easing, “paura per l’Italia”, titolò gongolando Repubblica. “Draghi toglie lo scudo”.



Ma sono sicuri? Sicuri che la BCE, anche quando Draghi non sarà più sulla massima poltrona, cesserà il quantitative easing, ossia l’acquisti a suon di migliaia di miliardi di titoli pubblici? Può permettersi la BCE, di togliere lo scudo, se a guida tedesca?

Sui Vaccini non abbiamo bisogno di obblighi!

di Marcello Pamio


I vaccini si sa contengono sostanze note e altre meno note, perché coperte dall’inviolabile segreto industriale, quasi a livello militare. Ma dietro a sigle e acronimi si celano materiali che potrebbero giocare un ruolo prioritario nell’eziologia di gravissime e incurabili patologie neonatali e non solo.

Da oggi il quadro generale sta prendendo forma… decisamente una forma molto inquietante. Ad accendere il lumino e portare luce nella tenebra più oscura ci ha pensato il “Corvelva”, il Comitato veneto che da oltre vent’anni si occupa di fare corretta informazione nell’ambito delle libertà vaccinali.



A proprie spese hanno infatti commissionato l’analisi delle contaminazioni biologiche e le verifiche delle sequenze genomiche.

mercoledì 5 settembre 2018

Potrebbe essere il vero Piano B dell'Italia

di Giovanni Zibordi

Lega e M5S si sono dovute affidare a Tria perchè non hanno pensato a un "Piano B" se non si usciva dall'Euro e ora sull'economia sono paralizzate.
Tutti i sondaggi, incluso questo ultimo uscito ieri, indicano che persino nel M5S e nella Lega stessa, la maggioranza non vuole uscire dall'Euro. Dato che l'unica proposta sull'economia che M5S 
e Lega avevano era uscire dall'Euro ora non sanno dove trovare i soldi per i 130 miliardi circa delle promesse elettorali sulla Flat Tax, reddito di cittadinanza, abolizione della Fornero e altre cose minori.



Di Maio e Salvini hanno nominato alla fine il 70enne prof. Giovanni Tria, rettore di Tor Vergata, come Ministro delle Finanze, il quale professor Tria si preoccupa più che altro di rassicurare i mercati, cassa ogni proposta di aumentare il deficit, boccia i "Minibot" di Borghi e nelle sue interviste suona più o meno come il Pier Carlo Padoan di Renzi

martedì 4 settembre 2018

Avete cercato di farla morire, l’Italia, ma non ci siete riusciti!

C’era una volta l’Italia. Era un paese pieno di problemi, come tutti gli altri paesi europei. Ma aveva una sua peculiare caratteristica: era un paese relativamente felice – più di altri paesi europei – al punto da stupire il mondo (un’altra volta, come nel Rinascimento, e poi nel Risorgimento) per una sua qualità assolutamente inimitabile: la capacità di “esplodere” e di espandersi in tempi rapidissimi, utilizzando due qualità fondamentali, l’ingegno italico e la capacità di lavoro. Era il dopoguerra, intorno c’erano solo macerie. D’accordo, era intervenuto qualcosa di inatteso: il Piano Marshall. La spinta, per decollare. Ma poi, si sa, c’era – appunto – l’Italia. L’Eni, Enrico Mattei, la Prima Repubblica. Il boom, il miracolo economico.





Costruito come? Nel solo modo possibile: con il sacro, strategico, formidabile debito pubblico. Tecnicamente: deficit positivo, per citare il sommo Keynes, il genio inglese che – a suon di debito – tirò fuori l’America dal pantano, permettendole di vincere la Seconda Guerra Mondiale e poi addirittura di stravincere, al punto da rimettere in piedi la democrazia in Europa, sia pure in funzione antisovietica.

lunedì 3 settembre 2018

Ma è proprio vero che gli scontri in Libia sono un cattivo segnale per il Governo Italiano?

di Massimo Bordin

Vabbè, il titolo è un po’ sopra le righe, però rende l’idea. L’uomo che sta cercando di cacciare con le cattive il Primo Ministo Serraj – il generale Haftar – in questi mesi ha stretto forti relazioni diplomatiche con egiziani e russi, e non con i francesi, come si legge ossessivamente sui quotidiani nazionali e su molti siti geopolitici specializzati. Ovviamente, nessuno che si cimenti dalle tastiere della blogosfera può saperne più dei servizi segreti, ma alcuni fatti sono lì, nudi e crudi, e basterebbbe leggerli per farsi almeno un’idea.





Gli scontri in Libia sono iniziati quando la Settima Brigata, di stanza a Tarhouna (città a 60 km da Tripoli), ha attaccato alcune aree della zona sud della capitale in mano a milizie che sostengono il Governo di Accordo Nazionale libico formatosi in seguito all’accordo di pace del 17 dicembre 2015.

60 anni di Unione Europea

di Stelio Fregola

Nelle strade della capitale oggi si avviava la Marcia per l’Europa, organizzata da quei simpaticoni dei radicali, i cui rappresentanti si sono dichiarati sì europeisti, ma “per un’Europa diversa, più sociale”. Il fatto che molta di questa gente, deliberatamente o meno, non abbia capito che il concetto di sociale non si può sposare con un’entità sovranazionale che fa del liberismo sfrenato la sua primaria ragione di esistenza, dà una precisa idea di come l’Unione Europea abbia inculcato ai suoi sudditi una serie di menzogne con un rigore tale da mettere i brividi, in grado di produrre due tipologie di cittadini: quelli conniventi, quasi sempre ai piani alti della politica nazionale e comunitaria, e quelli ingannati.




Del resto la stessa idea comunitaria nasce da una menzogna: ormai anche i sassi hanno scoperto gli altarini ‘segreti” della Dichiarazione Schuman, preparata nel migliore dei modi negli uffici della Casa Bianca ai tempi dell’amministrazione Truman, e non così prodotto spontaneo del politico che le dà il nome, Robert Schuman, sull’ormai biblica “ispirazione di Jean Monnet”.

domenica 2 settembre 2018

LA BUNDESBANK NON HA MAI FATTO IL “DIVORZIO” DAL MINISTERO DEL TESORO TEDESCO

di Maurizio Blondet

Questo articoletto di Milano Finanza contiene una rivelazione fulminante: la Banca Centrale tedesca non ha fatto il “divorzio” dal Tesoro. Quando emette titoli di debito, la Germania lo fa ad un interesse prestabilito; se “i mercati” vogliono un maggior interesse, il Tesoro conferisce alla sua banca centrale l’invenduto.

E’ ciò che poteva fare anche l’Italia fino al 1981: il Tesoro emetteva BOT; se i mercati finanziari non li compravano tutti, Bankitalia era tenuta a comprare l’invenduto. Ciò costituiva un importante calmiere sul costo del debito. Il nostro debito pubblico era sottratto alla speculazione, specie estera (del resto, di fatto, il debito pubblico italiano era sempre coperto dalle famiglie italiane, grandi investitori dei risparmi in BOT. L’Italia non aveva necessità di chiedere capitali all’estero, indebitandosi sui mercati speculativi globali.

Fino al 1981, il nostro debito pubblico si aggirò sul 60% del Pil.

Ma poi, a febbraio di quell’anno, il ministro del Tesoro di allora – Beniamino Andreatta – sciolse Bankitalia da questo obbligo. Da allora in poi, la nostra banca centrale non avrebbe più comprato i titoli di debito pubblico per i quali “i mercati” chiedevano un interesse più alto.

sabato 1 settembre 2018

Una Riforma Urgente per stroncare il meccanismo che impoverisce i conti dello Stato ed aggrava il debito pubblico

di Giuseppe Masala*


Tassi d'interesse: il diavolo è nei dettagli.
Bisognerebbe chiarire un concetto importante quando si parla di tassi d'interesse (e di spread): il meccanismo tecnico che viene usato per il suo calcolo.

Il meccanismo è il seguente. Il Ministero del Tesoro per piazzare i propri titoli di debito organizza delle aste (che vengono chiamate sui giornali "mercato primario") alle quali partecipano un gruppo di soggetti (generalmente banche) selezionato altrimenti noti come "Investitori Istituzionali". Il meccanismo è il seguente. Mettiamo per esempio che il tesoro debba piazzare 100 milioni di BTP decennali. Il ministero che assume il ruolo di battitore walrassiano dell'asta fa la prima chiamata.





Diciamo che gli investitori istituzionali ne prendono 50 milioni al tasso del 3%. Sui rimanenti 50 milioni fa un secondo giro di chiamata: Ipotizziamo che gli investitori istituzionali (coloro che partecipano all'asta) ne acquistino 30 mln al tasso di 3,25%. Il Tesoro fa un ulteriore giro per gli ultimi 20 milioni rimasti. Mettiamo che gli istituzionali propongano di acquistarli al 3,5%.