Da vari segnali si capiva che non poteva essere altrimenti: l’ascesa delle forze populiste e sovraniste in Europa doveva provocare prima o poi una reazione delle centrali mondialiste che non vogliono subire ritardi o battute d’arresto nel processo di smantellamento degli Stati nazionali ed imposizione della società aperta e multiculturale.
Ecco quindi che sta iniziando la prima controffensiva: quella di sospingere quanti più migranti sia possibile sulle coste italiane per dimostrare l’incapacità dei governo sovranisti di arginare il fenomeno.
Sono mobilitate tutte le ONG a libro paga o collegate alle centrali mondialiste come la Open Society di Soros o la Avaz, quella della propaganda mediatica globalista, per procedere al richiamo in mare, sotto costa libica, di quanti più migranti possibile con un lauto compenso assicurato ai guardiani delle mafie dei trafficanti in modo che si adoperino per imbarcarne quanti più possibile. Ci penseranno poi le ONG a prenderli a bordo e traghettarli verso le coste italiane se qualcuno non le bloccherà.
Tutto l’apparato mediatico europeo, strettamente controllato dalle centrali mondialiste (da Repubblica a Le Monde ) si è mobilitato per sottolineare l’aspetto “umanitario” dell’accoglienza e per mettere sotto accusa il comportamento del governo che non si adatta ad accogliere tutti i migranti trasbordati dalle ONG, come veniva abitualmente fatto dai governi della sinistra mondialista, rischiando di interrompere il lucroso traffico di migranti sulle coste italiane.
Il problema delle migrazioni ha assunto da tempo una dimensione internazionale ed è al centro della politica europea e questo spiega la massiccia campagna di “persuasione” intrapresa dalle centrali mondialiste.
Non poteva mancare anche l’ONU, come massimo organismo mondialista che ha come suo obiettivo manifesto quello di fomentare le migrazioni di massa al fine di distruggere gli Stati Nazionali e pilotare verso un Nuovo Ordine Mondiale. In pratica per alterare l’ethos delle civilizzazioni e delle patrie nazionali.
Questo obiettivo, che in precedenza si teneva occultato, adesso si manifesta pubblicamente attraverso le dichiarazioni ufficiali di alti e qualificati suoi rappresentanti. Di fatto questi personaggi attaccano le intenzioni manifestate da presidenti e statisti come Orban in Ungheria ed adesso Salvini in Italia di voler arginare il fenomeno delle migrazioni per favorire la preservazione di una identità nazionale e concentrare le risorse disponibili prioritariamente a favore dei propri cittadini che vivono in condizioni disagiate prima di pensare a tutti i migranti economici che vogliono accedere alle coste dell’Europa nell’illusione di un “Eden” per tutti. Illusione alimentata dalla propaganda delle ONG presso le popolazioni africane per incrementare i trasferimenti.
Su questa linea, il Direttore della Agenzia ONU per le Migrazioni, William Lacy Swing, il quale ha polemizzato sostenendo che i migranti sono i “fautori del cambiamento” nelle società occidentali e come tali devono essere accettati. Naturalmente l’eminente funzionario dell’ONU omette di dire che la maggior parte dei cittadini degli stati che sono approdo dei migranti non accettano questo cambiamento, soprattutto quando è chiaro che questo comporta uno sradicamento delle culture originarie ed un processo di islamizzazione sotterraneo che sta avvenendo in alcuni paesi europei.
William Lacy Swing
Varrebbe la pena ricordare allo Swing gli episodi quali il massiccio aumento di violenze contro le donne accaduti in paesi come Germania e Svezia che fanno parte di quel “cambiamento” di costumi così caro ai mondialisti. Vedi: Svezia record di violenze
Questo per non parlare dell’altro aspetto sottaciuto dai signori dell’ONU, quello del decadimento delle condizioni di lavoro causato dalle massicce migrazioni dall’Africa e dall’Asia, questo quando appare evidente che le elite mondialiste si servono di queste masse di migranti per abbattere il costo del lavoro in Europa mediante l’utilizzo di una mano d’opera di riserva per lo sfruttamento, oltre che quale nuova base di consenso per la sinistra mondialista che ha perso la sua vecchia base popolare nei paesi europei.
Swing utilizza il vecchio argomento della “ineluttabilità” delle migrazioni e dei presunti “benefici” che queste migrazioni apporterebbero ai paesi che sono investiti da questo fenomeno, ignorando totalmente le reali conseguenze che le migrazioni stanno apportando nei paesi del nord Europa e del sud, in termini di insicurezza, degrado, violenza e scadimento culturale.
Alla luce di queste dichiarazioni, risulta evidente che l’ONU risponde agli interessi economici ed ideologici di una elite che si beneficia della sparizione degli Stati Nazione in una realtà politica che vede invece risorgere la volontà dei popoli di difendere il proprio interesse nazionale con la difesa dei propri confini della propria cultura ed identità nazionale.
Varrebbe la pena ricordare allo Swing gli episodi quali il massiccio aumento di violenze contro le donne accaduti in paesi come Germania e Svezia che fanno parte di quel “cambiamento” di costumi così caro ai mondialisti. Vedi: Svezia record di violenze
Questo per non parlare dell’altro aspetto sottaciuto dai signori dell’ONU, quello del decadimento delle condizioni di lavoro causato dalle massicce migrazioni dall’Africa e dall’Asia, questo quando appare evidente che le elite mondialiste si servono di queste masse di migranti per abbattere il costo del lavoro in Europa mediante l’utilizzo di una mano d’opera di riserva per lo sfruttamento, oltre che quale nuova base di consenso per la sinistra mondialista che ha perso la sua vecchia base popolare nei paesi europei.
Swing utilizza il vecchio argomento della “ineluttabilità” delle migrazioni e dei presunti “benefici” che queste migrazioni apporterebbero ai paesi che sono investiti da questo fenomeno, ignorando totalmente le reali conseguenze che le migrazioni stanno apportando nei paesi del nord Europa e del sud, in termini di insicurezza, degrado, violenza e scadimento culturale.
Alla luce di queste dichiarazioni, risulta evidente che l’ONU risponde agli interessi economici ed ideologici di una elite che si beneficia della sparizione degli Stati Nazione in una realtà politica che vede invece risorgere la volontà dei popoli di difendere il proprio interesse nazionale con la difesa dei propri confini della propria cultura ed identità nazionale.
Fonte: ControInformazione
Nessun commento:
Posta un commento