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lunedì 20 novembre 2017

Commissione Casini e scandali bancari: una carica di dinamite?


di Aldo Giannuli

Non ci ero andato troppo lontano quando ho scritto che la sparata di Renzi contro Visco aveva a che fare con la Commissione Casini nella quale, ben presto, sarebbero volati gli stracci con accuse reciproche ed, infatti, abbiamo cominciato con lo show fra Consob e Bankitalia.
Sicuramente ne seguiranno altri (fra la Commissione e le inchieste penali) fra gli stessi amministratori delle banche, fra questi e i singoli politici, fra Bankitalia e Ministero del Tesoro… siamo solo all’inizio.





D’altro canto, siamo seri, se c’è un marciume che dura ininterrottamente da 12 anni, come volete che questo possa essere accaduto senza che tutti, proprio tutti (autorità di vigilanza, organi interni alle banche, ministero del Tesoro, eccetera) siano stati parte di questa grande abbuffata?
Qui non c’è da prendere parte per uno dei contendenti, c’è semplicemente da dire: siete tutti pezzi di fango.

Renzi si atteggia a difensore dei risparmiatori, proprio lui? Vogliamo parlare di Etruria? E’ plausibile che quelli che lui ha attaccato stiano pensando ad un contrattacco proprio su quel terreno. E questo è uno dei quadri successivi della rappresentazione, ma il punto più delicato è un altro e si chiama Draghi.

Il Pd renziano si è precipitato a dire che non è con Draghi che ce l’hanno, per carità, dunque è proprio con Draghi che ce l’hanno.

E non è che non ci sia da dire: fu Draghi governante che il Mps si spezzò l’osso del collo per comperare, ad un prezzo assolutamente fuori mercato, Antonveneta (verso la quale si sospettavano interessi anche di Berlusconi). La cosa metterebbe fuori causa il più credibile competitor per nuove elezioni politiche, alla testa di un blocco di centro o centro sinistra totalmente rinnovato e questo fa capire il perché nel Pd sarebbe interessato a togliere di mezzo l’ex governatore che, peraltro, non è detto che muoia dalla voglia di buttarsi nella mischia italiana.

Ad alcuni partner europei (magari certi ambienti che parlano tedesco) uno scandalo che travolga Draghi, costringendolo ad una uscita anticipata, potrebbe non dispiacere, ma la cosa avrebbe effetti devastanti sulla credibilità della Bce e, peraltro, anche dell’Italia. Le reazioni potrebbero andare al di là del prevedibile.

Questa commissione è una carica di dinamite a tempo e, a meno che non si mettano tutti d’accordo a disinnescarla (ma non è facile perché ci sono le inchieste penali aperte) potrebbe portarci molto lontano.

fonte: Blog Aldo Giannuli

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