di Vincenzo Cirigliano
E’ ciò che è successo al Parlamento Europeo in questi giorni, attraverso un voto alquanto discutibile di FI e del PD, che lascia tutti attoniti e che nella sostanza mette definitivamente in ginocchio il territorio Italiano sul tema migranti, rafforzando, in negativo per noi, i principi guida dell’accordo di Dublino, che impone così con ancor più enfasi le responsabilità relative alla prima accoglienza in capo unicamente ai paesi d’approdo, con immensa gioia di Merkel e Macron che possono così portare un messaggio rassicurante per loro quanto mai opportuno su un tema che nei rispettivi Paesi aveva portato a non pochi malumori tra la Popolazione.
Viceversa in Italia chi si erge a paladino in Patria della linea dura su queste tematiche, condanna il territorio nazionale a gestire un’invasione senza precedenti che ricade per larga parte sul territorio siciliano, già luogo di approdo di ben 70000 migranti sbarcati dall’inizio dell’anno con centri di accoglienza che stanno letteralmente esplodendo invasi all’inverosimile con in prima linea i siti di accoglienza di Lampedusa e Pozzallo praticamente al collasso.E quanto mai inutile appare il piano Minniti che ha coinvolto le autorità libiche nelle operazioni di contenimento, ben sapendo che le rotte degli sbarchi avrebbero trovato altre alternative, oggi rappresentate dal territorio tunisino. Con un’intesa che ha visto recitare il ruolo di grande assente proprio il popolo Italiano si cementa quell’intesa che da anni è stata sempre più manifesta tra la Merkel ed il Centro Destra Italiano e che nell’era Berlusconiana ha letteralmente determinato il disastro macroeconomico dell’Italia, aprendo la strada ai surplus commerciali tedeschi, divenuti ormai regola sistemica in evidente e palese contrapposizione a quanto sanciscono i trattati Comunitari.
Viceversa in Italia chi si erge a paladino in Patria della linea dura su queste tematiche, condanna il territorio nazionale a gestire un’invasione senza precedenti che ricade per larga parte sul territorio siciliano, già luogo di approdo di ben 70000 migranti sbarcati dall’inizio dell’anno con centri di accoglienza che stanno letteralmente esplodendo invasi all’inverosimile con in prima linea i siti di accoglienza di Lampedusa e Pozzallo praticamente al collasso.E quanto mai inutile appare il piano Minniti che ha coinvolto le autorità libiche nelle operazioni di contenimento, ben sapendo che le rotte degli sbarchi avrebbero trovato altre alternative, oggi rappresentate dal territorio tunisino. Con un’intesa che ha visto recitare il ruolo di grande assente proprio il popolo Italiano si cementa quell’intesa che da anni è stata sempre più manifesta tra la Merkel ed il Centro Destra Italiano e che nell’era Berlusconiana ha letteralmente determinato il disastro macroeconomico dell’Italia, aprendo la strada ai surplus commerciali tedeschi, divenuti ormai regola sistemica in evidente e palese contrapposizione a quanto sanciscono i trattati Comunitari.
Illudersi, come in tanti sperano, che tutto ciò possa tradursi in particolari agevolazioni di riequilibrio in tema di tasse, appare come una vera e propria follia interpretativa, considerando che ad avallare tali iniziative dovrebbe essere quel paese che da sempre considera l’Italia un vero e proprio paradiso radicalizzato della spesa pubblica fuori controllo, ipotesi questa che trova la sua maggior contraddizione nel dato di fatto che FI è nello stesso gruppo politico del PPE, i cosiddetti “Falchi” paladini della rapacità che si riconosce nei principi dell’Austerità a tutti i costi. Attraverso questi atteggiamenti remissivi del Centro Destra Italiano, si conferma quel modo di fare politica subordinato agli interessi costituiti di ristrette cerchie di Cittadini che negli anni hanno consegnato l'Italia nelle mani della nomenklatura teutonica della Finanza, relegando il nostro Paese sempre di più in quell'area da tutti conosciuta come "Area PIIGS". Atteggiamento sicuramente non nuovo del Centrodestra che con i governi del Cavaliere ha patrocinato iniziative mai coincidenti con gli interessi dei cittadini italiani, perentoriamente esclusi dalle grandi questioni Continentali, dal regolamento di Dublino, che si proponeva di regolamentare l’immigrazione, a quel Fiscal Compact voluto dal Governo Forza Italia/Lega e che entro fine anno potrebbe cominciare a far sentire i suoi devastanti effetti in un’Italia già ampiamente martoriata da una crisi di Consumi ormai dilagante, tutto ciò grazie anche ad un atteggiamento silente e complice del Centro Sinistra Italiano che siede a Bruxelles che ne sta favorendo l’applicazione.
Tutto quanto esposto assume ancor più i contorni della farsa alla luce delle posizioni di contrapposizione ben definite in Europa, almeno formalmente, della Lega (che vede però un Salvini il più delle volte, ahimè assente ) e del gruppo della Meloni su tematiche in discussione in questi anni, dal Mes concesso alla Cina alle riforme delle normative sugli Istituti di credito, passando per il nodo del’olio Tunisino e del Glifosato. Atteggiamenti che mal si conciliano con le scandalose alleanze ufficializzate in Italia sia a livello Nazionale che in Sicilia, e che ancora una volta fanno emergere le contraddizioni di un’area politica che in più occasioni ha smentito con i fatti ciò di cui si era fatta portavoce con i proclami.
Dinanzi ad uno scenario così fatto non si può non affermare quanto ormai sia scaduta la proposta politica di questi Gruppi agli occhi dei cittadini che si vedono puntualmente traditi nei momenti in cui alle parole facili, a cui in questi anni questi personaggi si sono abbandonati, dovevano seguire poi quei fatti a conferma di un'impegno sostanziale nella soluzione degli stessi, quelle grandi risposte che mai ci sono state e che hanno determinato il declassamento di un Popolo che solo alla fine degli anni 90 rappresentava a livello continentale il fiore all’occhiello della prima potenza Manifatturiera Europea. Paradossalmente l’unico miracolo di cui ci si può vantare è questo, peccato solo che non rappresenti certo un merito.
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