La modifica “last minute” della legge elettorale è un buon indicatore per capire chi sta dalla parte dell’1% o del 99%. Quando quasi tutti i partiti “tradizionali”, si trovano improvvisamente d’accordo nel modificare la legge elettorale in prossimità della fine della legislatura, viene il sospetto che ci siano degli interessi molto forti in gioco.
Non entro nel merito della nuova legge elettorale che è palesemente contro la rappresentanza democratica e la possibilità di scelta dei candidati.
Tralascio il fatto pur grave, che vogliono modificare una legge in vigore che, essendo scaturita dalla sentenza della Consulta, è l’unica sicuramente corretta dal punto di vista Costituzionale.
Ed evito di denunciare che stanno cercando di nuovo di approvare una legge elettorale anticostituzionale, per avere di nuovo un Parlamento di nominati illegittimo come quello che ci ha governato in questi ultimi anni.
Se volete un’analisi seria dello schifo di legge elettorale che stanno facendo, rimando all’amico Marco Mori, che su questo è certamente più competente di me http://www.studiolegalemarcomori.it/rosatellum-2-0-usurpazione-del-potere-politico/
Mi permetto però di evidenziare, che se si trovano tutti improvvisamente d’accordo nel modificarla, c’è il ragionevole sospetto che abbiano tutti qualche grosso interesse da difendere. E questo chiarisce in modo inequivocabile da che parte stanno.
Intanto ricordiamo la semplificazione di cui abbiamo già parlato, che suddivide l’offerta politica in due unici schieramenti:
schieramento 1% dalla parte della popolazione più ricca, cioè del sistema finanziario e bancario, che proseguirà con le politiche di austerity e chiederà “più Europa”;
schieramento 99% dalla parte di cittadini ed aziende, che vogliono sia lo Stato a decidere la quantità di denaro necessaria per investirla nell’economia a vantaggio di tutti e non solo di pochi privilegiati.
A semplificare la questione, basterebbe dire che chi vuole la modifica della legge elettorale costituzionalmente corretta che abbiamo già, è dalla parte dell’1% della popolazione più ricca, che essendo minoranza nel paese, ha bisogno di governare con la minoranza dei voti.
Ma proviamo a fare un ragionamento politico un pò più raffinato.
Ora, collocare il PD è un esercizio piuttosto facile. Dopo tutte le leggi bancarie, i favori a finanza e multinazionali, e le politiche di austerity, caratterizzate da privatizzazioni, aumento delle tasse, precarizzazione del lavoro e tagli a sanità e pensioni, il re è ormai nudo. Questo nonostante ci sia ancora una larga fetta di irriducibili, che seguitano a votare PD credendolo un partito di sinistra. Ingenui idealisti …
Il PD è certamente ed inequivocabilmente il migliore difensore dell’1%.
Ma anche tutta la serie di partitini cosiddetti di sinistra che si sono staccati dal PD ultimamente, avendo approvato volenti o nolenti tutti i provvedimenti degli ultimi Governi, hanno perso la consapevolezza dei problemi che ha il 99% della popolazione. E comunque seguitano ad essere troppo legati alle banche e ad una idea di Europa che ha manifestato da tempo tutti i suoi problemi. Idem cum patatibus.
Alfano e company non li nomino neanche, è un po’ come sparare sulla Croce Rossa …
Collocare Forza Italia è semplice, perché è inscindibile da Silvio Berlusconi. Senza tirar fuori i suoi problemi giudiziari ed i provvedimenti adottati da tutti i suoi Governi, sarebbe sufficiente il suo patrimonio e la proprietà di una banca, per capire da che parte sta. Tutte le volte che ha dovuto scegliere tra il bene degli italiani e quello delle sue aziende, sappiamo cosa ha scelto. Inoltre ha sostenuto il Governo Monti e votato sia il Fiscal Compact che il Pareggio di Bilancio. Ha anche la Presidenza del Parlamento Europeo, come facciamo a pensare che voglia difendere gli interessi nazionali più dei propri ?
Forza Italia è strettamente legata all’1%.
Le Lega deve ancora decidere cosa vuole fare da grande, se rimane agganciata al carro di Berlusconi, ho il fondato sospetto che porterà tutti i suoi voti di protesta allo schieramento dell’1%. La preferivo quando attaccava con decisione l’euro ed il sistema di potere che lo controlla, la sua eventuale alleanza con Forza Italia, rischia di annacquare la sua azione politica. Se vuoi liberare l’Italia dai nazisti, non ti allei con chi sta dalla loro parte.
Idem per Fratelli d’Italia, se vogliono essere un partito “sovranista” dalla parte del 99% della popolazione, non possono allearsi con Forza Italia.
Se volete un’analisi seria dello schifo di legge elettorale che stanno facendo, rimando all’amico Marco Mori, che su questo è certamente più competente di me http://www.studiolegalemarcomori.it/rosatellum-2-0-usurpazione-del-potere-politico/
Mi permetto però di evidenziare, che se si trovano tutti improvvisamente d’accordo nel modificarla, c’è il ragionevole sospetto che abbiano tutti qualche grosso interesse da difendere. E questo chiarisce in modo inequivocabile da che parte stanno.
Intanto ricordiamo la semplificazione di cui abbiamo già parlato, che suddivide l’offerta politica in due unici schieramenti:
schieramento 1% dalla parte della popolazione più ricca, cioè del sistema finanziario e bancario, che proseguirà con le politiche di austerity e chiederà “più Europa”;
schieramento 99% dalla parte di cittadini ed aziende, che vogliono sia lo Stato a decidere la quantità di denaro necessaria per investirla nell’economia a vantaggio di tutti e non solo di pochi privilegiati.
A semplificare la questione, basterebbe dire che chi vuole la modifica della legge elettorale costituzionalmente corretta che abbiamo già, è dalla parte dell’1% della popolazione più ricca, che essendo minoranza nel paese, ha bisogno di governare con la minoranza dei voti.
Ma proviamo a fare un ragionamento politico un pò più raffinato.
Ora, collocare il PD è un esercizio piuttosto facile. Dopo tutte le leggi bancarie, i favori a finanza e multinazionali, e le politiche di austerity, caratterizzate da privatizzazioni, aumento delle tasse, precarizzazione del lavoro e tagli a sanità e pensioni, il re è ormai nudo. Questo nonostante ci sia ancora una larga fetta di irriducibili, che seguitano a votare PD credendolo un partito di sinistra. Ingenui idealisti …
Il PD è certamente ed inequivocabilmente il migliore difensore dell’1%.
Ma anche tutta la serie di partitini cosiddetti di sinistra che si sono staccati dal PD ultimamente, avendo approvato volenti o nolenti tutti i provvedimenti degli ultimi Governi, hanno perso la consapevolezza dei problemi che ha il 99% della popolazione. E comunque seguitano ad essere troppo legati alle banche e ad una idea di Europa che ha manifestato da tempo tutti i suoi problemi. Idem cum patatibus.
Alfano e company non li nomino neanche, è un po’ come sparare sulla Croce Rossa …
Collocare Forza Italia è semplice, perché è inscindibile da Silvio Berlusconi. Senza tirar fuori i suoi problemi giudiziari ed i provvedimenti adottati da tutti i suoi Governi, sarebbe sufficiente il suo patrimonio e la proprietà di una banca, per capire da che parte sta. Tutte le volte che ha dovuto scegliere tra il bene degli italiani e quello delle sue aziende, sappiamo cosa ha scelto. Inoltre ha sostenuto il Governo Monti e votato sia il Fiscal Compact che il Pareggio di Bilancio. Ha anche la Presidenza del Parlamento Europeo, come facciamo a pensare che voglia difendere gli interessi nazionali più dei propri ?
Forza Italia è strettamente legata all’1%.
Le Lega deve ancora decidere cosa vuole fare da grande, se rimane agganciata al carro di Berlusconi, ho il fondato sospetto che porterà tutti i suoi voti di protesta allo schieramento dell’1%. La preferivo quando attaccava con decisione l’euro ed il sistema di potere che lo controlla, la sua eventuale alleanza con Forza Italia, rischia di annacquare la sua azione politica. Se vuoi liberare l’Italia dai nazisti, non ti allei con chi sta dalla loro parte.
Idem per Fratelli d’Italia, se vogliono essere un partito “sovranista” dalla parte del 99% della popolazione, non possono allearsi con Forza Italia.
E’ una contraddizione.
Lega e Fratelli d’Italia per ora hanno ancora un cordone ombelicale che li lega allo schieramento dell’1%.
Vedremo se saranno capaci di reciderlo.
Rimane il Movimento 5 Stelle.
Che ha tanti difetti, e noi siamo i primi che da anni cerchiamo di convincerlo a posizioni chiare sugli aspetti più importanti legati alla sovranità monetaria. Ma non è proprio possibile metterli dalla parte dell’1%.
Non voglio neanche citare le loro battaglie nelle istituzioni e nelle piazze condotte in tutti questi anni, che ho apprezzato ed alle quali ho dato un contributo, perché portate avanti con forza e con passione :
dall’ostruzionismo al Decreto Bankitalia, alla difesa dei cittadini colpiti dal Bail-in;
dalle denunce su corruzione, sperperi e vitalizi, a quelle su riforme pensioni e job act;
dalle proposte sul reddito di cittadinanza, a quelle sul microcredito finanziato con i tagli ai propri stipendi;
dalla battaglia per il NO al Referendum Costituzionale, a quella contro le trivelle.
Poi per carità, compiono anche molte ingenuità. Alcune dichiarazioni di esponenti anche autorevoli del M5S su euro e debito pubblico, mi hanno fatto letteralmente inorridire. Rientrano nell’ambito della scarsa consapevolezza dei temi economici e monetari, che purtroppo è una caratteristica trasversale e che investe tutti i cittadini, nessuno escluso. Ma fortunatamente non hanno modificato la loro rotta.
Perché ciò che conta è il programma elettorale che hanno già delineato e che è stato votato ed approvato dai cittadini. Secondo me questo ha messo certamente in fibrillazione il sistema finanziario e bancario, diventando probabilmente uno dei motivi principali che ha spinto tutti gli altri partiti a cercare una modifica “last minute” della legge elettorale, che impedisca la vittoria del M5S.
Non aggiungo niente a ciò che è spiegato in questo video sul “programma banche” del M5S. Chi sa come funziona il sistema finanziario e bancario, sa già qual è la portata rivoluzionaria di queste proposte, che da sole giustificano una corsa alle coalizioni che permetta la probabile nascita di una “santa alleanza” tra Renzi e Berlusconi.
Per difendere ancora una volta gli interessi dell’1%.
A Rimini per Italia5stelle, ho partecipato ad una Agorà sul “programma banche” ed ho fatto un intervento specifico, cui è seguita la risposta del portavoce deputato Alessio Villarosa. Merita di essere ascoltato.
Il M5S ha tanti difetti, ma ha sempre avuto l’intelligenza e l’umiltà di ascoltare tutti quelli che seriamente si occupano di questi temi. Il convegno alla Sala dei Gruppi Parlamentari del 4 novembre 2016 ne è stato la riprova, è stata la prima volta che un argomento così importante ed impegnativo è stato portato all’interno delle istituzioni. Questo è stato il mio contributo come Presidente di Moneta Positiva.
Il Movimento 5 Stelle fa parte del 99%, ma dobbiamo aiutarlo a mantenere la rotta.
Approfitto per ringraziare tutti i partecipanti all’incontro di Roma del 9 ottobre 2017 scorso, speravamo in una maggiore partecipazione, ma la qualità del dibattito finale mi ha convinto comunque che siamo sulla buona strada.
E’ necessario però, che chi crede nella bontà delle nostre proposte, si attivi e ci dia una mano a divulgarle. Facebook ultimamente mi sta censurando, impedendomi di condividere i miei post nei gruppi dove sono iscritto. Se mettete “mi piace” al mio profilo pubblico https://www.facebook.com/conditi.fabio/?fref=ts , potete aiutarmi a condividere i post che vi piacciono con i vostri amici e nei vostri gruppi.
Avete l’occasione di aiutare questo paese ad imboccare la strada giusta, che è poi sempre la stessa :
la moneta deve essere di proprietà dei cittadini e libera dal debito.
www.monetapositiva.blogspot.it
Lega e Fratelli d’Italia per ora hanno ancora un cordone ombelicale che li lega allo schieramento dell’1%.
Vedremo se saranno capaci di reciderlo.
Rimane il Movimento 5 Stelle.
Che ha tanti difetti, e noi siamo i primi che da anni cerchiamo di convincerlo a posizioni chiare sugli aspetti più importanti legati alla sovranità monetaria. Ma non è proprio possibile metterli dalla parte dell’1%.
Non voglio neanche citare le loro battaglie nelle istituzioni e nelle piazze condotte in tutti questi anni, che ho apprezzato ed alle quali ho dato un contributo, perché portate avanti con forza e con passione :
dall’ostruzionismo al Decreto Bankitalia, alla difesa dei cittadini colpiti dal Bail-in;
dalle denunce su corruzione, sperperi e vitalizi, a quelle su riforme pensioni e job act;
dalle proposte sul reddito di cittadinanza, a quelle sul microcredito finanziato con i tagli ai propri stipendi;
dalla battaglia per il NO al Referendum Costituzionale, a quella contro le trivelle.
Poi per carità, compiono anche molte ingenuità. Alcune dichiarazioni di esponenti anche autorevoli del M5S su euro e debito pubblico, mi hanno fatto letteralmente inorridire. Rientrano nell’ambito della scarsa consapevolezza dei temi economici e monetari, che purtroppo è una caratteristica trasversale e che investe tutti i cittadini, nessuno escluso. Ma fortunatamente non hanno modificato la loro rotta.
Perché ciò che conta è il programma elettorale che hanno già delineato e che è stato votato ed approvato dai cittadini. Secondo me questo ha messo certamente in fibrillazione il sistema finanziario e bancario, diventando probabilmente uno dei motivi principali che ha spinto tutti gli altri partiti a cercare una modifica “last minute” della legge elettorale, che impedisca la vittoria del M5S.
Non aggiungo niente a ciò che è spiegato in questo video sul “programma banche” del M5S. Chi sa come funziona il sistema finanziario e bancario, sa già qual è la portata rivoluzionaria di queste proposte, che da sole giustificano una corsa alle coalizioni che permetta la probabile nascita di una “santa alleanza” tra Renzi e Berlusconi.
Per difendere ancora una volta gli interessi dell’1%.
A Rimini per Italia5stelle, ho partecipato ad una Agorà sul “programma banche” ed ho fatto un intervento specifico, cui è seguita la risposta del portavoce deputato Alessio Villarosa. Merita di essere ascoltato.
Il M5S ha tanti difetti, ma ha sempre avuto l’intelligenza e l’umiltà di ascoltare tutti quelli che seriamente si occupano di questi temi. Il convegno alla Sala dei Gruppi Parlamentari del 4 novembre 2016 ne è stato la riprova, è stata la prima volta che un argomento così importante ed impegnativo è stato portato all’interno delle istituzioni. Questo è stato il mio contributo come Presidente di Moneta Positiva.
Il Movimento 5 Stelle fa parte del 99%, ma dobbiamo aiutarlo a mantenere la rotta.
Approfitto per ringraziare tutti i partecipanti all’incontro di Roma del 9 ottobre 2017 scorso, speravamo in una maggiore partecipazione, ma la qualità del dibattito finale mi ha convinto comunque che siamo sulla buona strada.
E’ necessario però, che chi crede nella bontà delle nostre proposte, si attivi e ci dia una mano a divulgarle. Facebook ultimamente mi sta censurando, impedendomi di condividere i miei post nei gruppi dove sono iscritto. Se mettete “mi piace” al mio profilo pubblico https://www.facebook.com/conditi.fabio/?fref=ts , potete aiutarmi a condividere i post che vi piacciono con i vostri amici e nei vostri gruppi.
Avete l’occasione di aiutare questo paese ad imboccare la strada giusta, che è poi sempre la stessa :
la moneta deve essere di proprietà dei cittadini e libera dal debito.
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