La denuncia, che era ed è uno dei punti di arrivo dell’attività ambientalista fatta dal M5S in Basilicata, nel distretto petrolifero della regione, e dell’impegno del senatore lucano in questi due ultimi anni in Commissione Industria, commercio e turismo, è stata supervisionata dal legislativo M5S al Senato ed ha visto la collaborazione tecnica dei docenti universitari, Maria Rita D’Orsogna, della State University della California, e Franco Ortolani, dell’Università Federico II di Napoli.
La docente di fisica italo americana, esperta internazionale di tecniche e pratiche petrolifere, da dieci anni impegnata a rendere pubbliche tutte le nefandezze dell’attività estrattiva nel mondo e a dipanare gli effetti della disinformazione messa in atto dalle compagnie minerarie, è la relatrice della parte scientifica che riguarda i rischi della ricerca e dell’estrazione in Vald’Agri. Ha anche divulgato due delle prove scientifiche più nette della denuncia presentata dal M5S: la prima, che in Val d’Agri, intorno alla digadel Pertusillo, si è sperimentato per la prima volta in Italia il fracking,con relativa acidificazione delle acque dolci; la seconda, uno studio americano che dimostra come in presenza di un’acidificazione delle acque dolci, c’è un’evidente e incontrollata moria di pesci. Come infatti è accaduto in più riprese nella diga più imponente realizzata lungo il corso del fiume Agri. Il docente campano, invece, esperto internazionale di sismologia, anch’egli da anni punto di riferimento in tema di idrocarburi e territorio, all’interno della denuncia Eu, è stato invece l’autore delle valutazioni sui rischi di aumento dell’attività sismica in Val d’Agri, area già ad elevata sismicità naturale, e ha illustrato anche il possibile rischio di inquinamento dei bacini idrici di profondità confinanti con quello lucano e situati inCampania,in relazione alle concessioni Tardiano e Monte Cavallo .
Per la verità, la denuncia, che ha già avuto un “Pilot” dell’Eu (il Pilot precede una procedura di infrazione) e che il M5S rivolge all’attenzione del Parlamentoeuropeo sul rischio che le perforazioni selvagge e senza regole inquinino i bacini idrici di profondità e di superficie della Basilicata, ha anche avuto l’involontaria quanto preziosa collaborazione di un importante ente pubblico come l’Aqp, l’Acquedotto pugliese, nelle cui mani sta la gestione di tutto il potabile che si ricava dalle sorgenti del fiume Agri. L’ente di erogazione ha infatti pubblicato, per sua competenza, sia nel 2012 che nel 2014, importanti dati di analisi dai quali si evince che sonoben 21i metalli pesanti analizzati nell’acqua lucana che dà da bere a circa 4milioni di persone tra la Basilicata e la Puglia,a migliaia di capi di bestiame e irriga migliaia di ettari di pregiato terreno. Di questi 21 metalli pesanti, che restano inalterati nel ciclo dell’acqua destinata alla zootecnia e all’irrigazione dei campi, ben 5, lo Zincopiù i cancerogeni Ipa, C10, C 40 e Berillio, più il Bario (per la normativa italiana, tranne lo zinco a determinate quantità, nessuno di queste sostanze deve essere presente nel circuito del potabile) purtroppo, passano indenni alpotabilizzatore di Missanello, in provincia di Potenza.
In occasione di questo appuntamento, il parlamentare europeo M5S,componente della Commissione ambiente Eu, Piernicola Pedicini, cheseguirà per il M5S l’evolversi della denuncia in sede europea, insieme al parlamentare del Ppe, Giovanni La Via, presidentedellaCommissione ambiente, coordinerà una serie di interventi previsti nel convegno “Wotervs Oil”. Dove Petrocelli esporrà la denuncia, D’Orsogna parlerà di “Perforazioniin mare: i molti rischi e le poche ricompense per il Mediterraneo ”,Ortolani di “Petrolio, altre attività umane nel sottosuolo, e sismicità” e Marianne Wenning, direttore della Direzione C (qualità della vita, acqua e aria) all’interno della “Direzione GeneraleAmbiente” che parlerà della “Direttiva quadro sulle acque: passipresenti e futuri”. A Pedicini poi, anche il compito delle conclusioni.
Vito Petrocelli, senatore Movimento 5 Stelle e segretario Decima Commissione
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