di Vincenzo Cirigliano
E' incredibile vedere in questi giorni le passerelle che fanno in TV i leader dei vari schieramenti politici, ma soprattutto è preoccupante notare quante siano le domande che noi comuni cittadini avremmo fatto a questi personaggi e che invece i Conduttori di queste Trasmissioni non fanno. Si fanno le solite domande di comodo e di circostanza che non evidenziano gli errori che questi leader hanno fatto nel passato e che hanno determinato in modo perentorio i tempi che stiamo vivendo. Ci vengono a raccontare di una crisi da loro in realtà vissuta sempre in modo distaccato, crisi in cui loro stessi ci hanno portato; cercano addirittura con le chiacchiere di venderci le soluzioni che da loro mai e poi mai potranno arrivare, per il semplice motivo che non godono, legati come sono agli interessi delle Lobby, delle Corporazioni e dei grandi Patrimoni, della libertà di agire. Ma perchè tante domande vengono eluse, quelle domande che avrebbero il potere di aprire gli occhi della gente dinanzi all'evidenza di fatti ineluttabili.
Al Sig. Berlusconi, che in televisione dice di essere stato uno dei pochi se non l'unico ad essersi opposto e messo in discussione la Nomenklatura Europea, io vorrei chiedere come mai, durante il suo Governo, quando la CGIL continuava a fargli notare che il Paese non cresceva e che c'erano i segni evidenti di una recessione epocale, dovuta ai diktat Europei, ad una moneta non sostenibile per l'Italia quale era l'Euro, alle delocalizzazioni selvagge favorite dalla globalizzazione sostenuta in ambito Comunitario, lui si sforzava di convincere gli Italiani che invece tutto andava bene, che crescevamo più della Germania, che i Ristoranti in Italia continuavano ad essere pieni. Ora d'un tratto Berlusconi ha aperto gli occhi e riesce a vedere ciò che prima tranquillamente accadeva sotto il suo Naso e lui non riusciva a cogliere. Renzi, da parte sua, oggi sposa le opinioni critiche sui Trattati Europei, che da anni il Movimento 5 Stelle cerca di denunciare invano come la causa dei nostri problemi, sostenendo di volerli ritrattare. Ma come si fa a coniugare l'intenzione di voler rivedere i Trattati con le intenzioni manifestate alla Merkel durante il suo incontro con la Cancelliera Tedesca, in cui ha dichiarato apertamente la volontà dell'Italia di voler fare i compiti a casa, stando ben attenti a non sforare il 3 % stabilito come limite dal pareggio di Bilancio. Come si fa a mettere in discussione i Trattati senza intaccare le indicazioni Europee in merito al pareggio di Bilancio che oltre ad essere la colonna portante del Fiscal Compact è la causa primaria della crisi di Liquidità che oggi imperversa in Italia e mette in ginocchio le Aziende ed il mondo del Lavoro. Nella sua Campagna Elettorale cerca di sostenere dei proclami verbali che vengono immediatamente smentiti nei fatti e nelle Azioni. Cerca poi di aggrapparsi agli specchi mettendo in campo un provvedimento chiaramente elettorale che elargisce 80 Euro ad una fascia di popolazione che ha già un reddito ed un lavoro, dimenticando quelle fasce di popolazione che non godono di alcun reddito e che si confrontano ogni giorno con uno Stato assente che li ha già condannati alla povertà. Per altro 80 Euro che, se effettivamente inseriti in busta paga, sono stati già controbilanciati e coperti con aumenti di tasse a carico dei lavoratori che vanno ben oltre quanto elargito. Allora oggi gli Italiani hanno l'obbligo se non il dovere di guardarsi negli occhi, ma soprattutto di guardarsi intorno per scorgere le macerie di un paese in ginocchio che grida vendetta nei confronti di una politica che negli ultimi vent'anni ha dimostrato di essere stata distante anni luce dai cittadini e dalla loro vita, presa ,come è stata, dalla volontà di voler difendere, solo ed esclusivamente, interessi di parte e corporativistici. Ed oggi queste persone non hanno nemmeno vergogna di riproporsi ai cittadini in ragione di un presunto rinnovamento che riescono a scorgere solo loro. Italiani, non ci cascate di nuovo....in gioco è il vostro futuro e soprattutto il futuro dei vostri figli, di cui un giorno vi chiederanno conto
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