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lunedì 18 febbraio 2019

Gli avvoltoi e il voto online sulla Diciotti


di Tommaso Merlo 

Da giorni gli avvoltoi del vecchio regime svolazzano attorno al Movimento 5 Stelle in attesa del voto online sulla Diciotti. Da rapaci spazzini che sono, vivono delle disgrazie altrui. Gli avvoltoi non lo ammetteranno mai, ma il caso Diciotti è oggettivamente anomalo e complesso. Lo è legalmente, lo è politicamente. Lo dimostra il dibattito che si è aperto anche all’interno del Movimento e le argomentazioni valide da entrambe le parti. Tutte legittime. Quella sulla Diciotti è stata una decisione politica collegiale del governo col tribunale che ha chiesto di processare solo il ministro Salvini e per atti che rientrano nelle sue funzioni (per tangenti o quant’altro, il governo sarebbe già saltato).


Trattandosi di una questione controversa, il Movimento ha fatto benissimo a far decidere ai militanti invece che imporre una linea dall’alto. La maggioranza decide.

Ma invece di applaudire all’ennesima prova di democraticità, gli avvoltoi sbattono famelici le ali. Proprio loro che hanno sempre protetto dietro all’immunità criminali di ogni risma e solo perché erano loro amici o complici e lo hanno fatto senza chiedere nulla a nessuno e senza nemmeno provare vergogna. Dei veri avvoltoi che oggi hanno il coraggio perfino di fare la morale al Movimento 5 Stelle che invece consulta i suoi militanti e lo fa su un caso che non ha nulla a che fare con le loro porcherie del passato. Ma è inutile attendersi onestà intellettuale e fair play dagli avvoltoi del vecchio regime. L’unico loro obiettivo è ficcare i propri artigli nella carne del Movimento per dimostrare che è un partito come tutti gli altri. Che si è fatto casta, come lo erano loro. Che è disonesto, come lo sono loro. È rovinargli la reputazione in modo che i cittadini perdano fiducia nel cambiamento e tornino a votare per loro restituendogli le prebende e le poltrone perdute. Sono mossi solo dall’avidità e dall’irrefrenabile istinto di saziarsi sulle carcasse altrui. Sono mossi dall’illusione che i cittadini siano degli idioti manipolabili e disposti a bersi la loro propaganda da quattro soldi. Comunque avesse agito il Movimento 5 Stelle avrebbe sbagliato per gli avvoltoi. E comunque andrà il voto online sarà una disfatta secondo loro. A conferma di come il caso Diciotti per gli avvoltoi sia solo l’ennesima occasione per scagliarsi contro il nemico pubblico numero uno e cioè quel Movimento colpevole di averli prima sconfitti nelle urne e poi di aver dimostrato ogni santo giorno che il cambiamento è possibile e che i cittadini possono eccome fare politica e possono farla in modo molto migliore di loro. Gli avvoltoi erano sicuri fin dal 4 marzo sera che il Movimento si sarebbe schiantato da solo contro il muro della realtà. Più passano i mesi e più il Movimento mantiene le promesse, più gli avvolti s’innervosiscono. Sono terrorizzati dall’idea che il cambiamento a 5 stelle funzioni e che abbia lunga vita. Ed è questo il punto. Anche sul controverso caso Diciotti, guai a distogliere lo sguardo dall’obiettivo di fondo. Il Movimento ha una missione storica troppo importante per sprofondare in qualche palude da azzeccagarbugli. Comunque vada il voto online sul caso Diciotti, il Movimento 5 Stelle deve restare più unito e determinato che mai.

Fonte: QUI

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