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mercoledì 6 febbraio 2019

Contro il Governo che reintroduce alla vita chi è Povero e chi Lavora

di Guido da Landriano

Incredibile vedere un’unione così totale fra vecchi portatori di interessi unirsi contro una misura che dovrebbe alleviare la povertà, quasi una santa alleanza contro l’unica misura seria che tenta di reintrodurra alla vita attiva centinaia di migliaia, se non milioni, di italiani, che viene vista come un nemico da tutte le parti sociali.
Iniziamo dai sindacati:
I sindacati sono contrari perchè… non si può darlo a tutti e perchè, poveri stranieri che risiedono da meno di 10 anni, questi non ne potranno godere.





Certo, una politica per la reintroduzione al lavoro dovrebbe essere universale, per tutti, ma sappiamo che l’Unione ci ha impedito di fare più deficit, di mettere a disposizione più risorse.


Quindi ci aspettiamo che:
nelle manifestazioni si gridi contro Maastricht ed i suoi limiti;
nelle manifestazioni vengano denigrati Moscovici e Juncker che ammettono il 3,2% di deficit francese e non hanno permesso il 2,4 % italiano, cosa che ha impedito un reddito di cittadinanza più ampio, o una defiscalizzazione del costo del lavoro maggiore.





A questa protesta che, una volta, si sarebbe chiamata “Di Sinistra”, si è accompagnata una che possiamo definire “Di destra, quella di confindustria:



In questo caso il problema è radicale: con un RdC a 780 euro confndustria non potrebbe più agire da sfurttatore del lavoro, dovrebbe iniziare a pagare gli operai di più , se no questi potrebbero utilizzare il RdC per cercare un lavoro migliore. Insomma il “Padrun da li beli braghi bianchi” , stile XIX secolo, dovrebbe aprire di più il portafoglio, pagare meglio e magari dare un po’ di futuro ai propri dipendenti. Non ci sarebbero più questi ingegneri da 650 euro, almeno dovrebbe darne 800. Perchè l’imprenditoria italiana, soprattutto quella rappresentata da Confindustria, è quella che non investe, che sfrutta gli aiuti europei, i bassi costi del lavoro, senza nessun disegno se non estrarre fino l’ultima goccia di sangue.


fonte: QUI

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