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venerdì 1 febbraio 2019

La recessione e gli uccellacci del malaugurio

di Tommaso Merlo


Arriva la recessione e gli uccellaci del malaugurio rispiccano il volo più baldanzosi che mai. Evviva. Il Pil perde lo zero virgola qualcosa. È dal 4 marzo che gli uccellaci del malaugurio del vecchio regime starnazzano di abissi e baratri e catastrofi immani. Poi però non è successo mai nulla delle loro iatture. Anzi, è successo l’opposto come per l’approvazione della Manovra del Popolo in accordo con l’Europa o il varo del Reddito di Cittadinanza. Roba che anche l’uccellaccio più ipocrita sarebbe volato via dalla vergogna.

 

Ma siamo in Italia ed aspettarsi che gli uccellacci chiudano il becco è una chimera. Se avessero avuto certe remore morali e un minimo di onestà intellettuale non avrebbero rovinato l’Italia, si sarebbero fermati prima.

Eccoli allora involarsi. Il Pil nostrano cala. È recessione tecnica. Evviva. Tutta colpa del governo gialloverde. Tutta colpa dei pericolosi populisti. Peccato che si sapeva da mesi come la congiuntura internazionale fosse peggiorata da quando Trump si è messo a far la gara a chi ce l’ha più lungo coi cinesi. Peccato che i provvedimenti della Manovra del Popolo sono ancora in fase di lancio e quindi le politiche economiche in vigore sono ancora quelle dei governi precedenti. Dettagli per gli uccellacci del malaugurio. La recessione è un’occasione troppo ghiotta per colpire i nemici gialloverdi anche perché offre nuovi scenari apocalittici da spacciare come certezze. Default, bancarotte, collassi finanziari, troike, manovre correttive lacrime e sangue. Oh, come no. Roba da farsela sotto. Già, dalle risate. 

Oltre ad aver perso ogni credibilità, sti spennacchiati menagramo sono pure complici dei disastri del passato. E la Manovra del Popolo è stata concepita proprio per invertire la rotta dell’austerity seguita dal vecchio regime. Una rotta tutta rigore e massacro sociale che ha portato alla lunga qualche zero virgola di Pil in più ma senza che se ne accorgesse nessuno e facendo anzi dilagare le diseguaglianze sociali e la povertà. Con l’austerity a gioire sono stati solo i già ricchi come le lobby amiche degli uccellacci del malaugurio mentre i poveri cristi hanno dovuto consolarsi per anni nel sapere che qualche grafico saliva o scendeva di qualche punto percentuale. Bella consolazione. Mentre le pezze al culo aumentavano. Politiche tutte numeri e finanza. Politiche senza cuore e piedi per terra che i cittadini hanno deciso di accantonare il 4 marzo per rimettere al centro la persona. Una bella sfida. Se la Manovra del Popolo funzionerà bisognerà attendere gli effetti dei provvedimenti nel corso dell’anno. Solo a quel punto potrà essere valutata la svolta voluta dal governo gialloverde. 

Nel frattempo, gli uccellacci del malaugurio possono anche continuare ad insultare l’intelligenza degli italiani e scaricare le proprie frustrazioni sul governo. La loro è solo paura. Paura del cambiamento. Paura di un’Italia nuova che con fatica sta cercando di risorgere e che li costringerà volare via per sempre. Evviva!

fonte: Qui

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