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venerdì 15 settembre 2017

L'Ipocrisia di Confindustria su Giovani e fenomeno Immigrazione

di Mitt Dolcino

In assoluto la cosa che più mi dà fastidio è l’ipocrisia o anche quando si cerca di approfittarsi del prossimo. Ma nemmeno del prossimo sconosciuto, no, del prossimo “tuo nipote” o anche “tuo figlio” per un interesse personale di breve termine.



Dunque. Vi ricordate quando La Stampa di Torino, metteva in prima pagina web la famosa affermazione “Permesso di soggiorno speciale ai migranti che lavorano: la rivoluzione parte da Torino“, con la bella foto del nero che lavora alla catena di montaggio tutti hanno pensato fosse della Fiat?






Bene, il messaggio fu chiaro: le aziende vogliono e volevano gli immigrati per farli lavorare ovvero per pagarli meno ed in tal modo far abbassare lo stipendio anche agli italiani che lavorano in Italia, la famosa deflazione salariale. Leggasi, gli immigrati sono lo strumento per abbassare gli stipendi anche per gli italiani, ecco perchè la Confindustria tutto sommato non si è mai schierata contro l’invasione dei disperati dall’Africa. Anzi, ricordo bene quando Confindustria diceva “Immigrati, opportunità per il paese“.





La cosa più bella di internet, il valore di gran lunga più grande, è principalmemte uno: tutte le cazzate che scrivi poi rimangono. E mai si capiscono tanto bene le cose – e la malafede associata – come quando si espongono le cazzate dette da chicchessia, perchè “cazzata” spesso equivale a “bugia” o a qualcosa di approssimabile; dunque qualche pirla prima o poi si dimentica di cosa ha detto e così lo si può mettere alla berlina. E dunque ci sono gruppi di persone come noi che fanno il lavoro sporco di collegare i puntini…

Ma qui Confindustria l’ha fatta davvero grossa: secondo chi scrive prende letteralmente per i fondelli Voi ed i Vostri e nostri figli e nipoti! Addirittura sulle pagine del Sole 24 Ore lo stesso Presidente di Confindustria affermava nello stesso articolo citato sopra che gli immigrati servono per poter dare loro lavoro, per inserirli, visto che il paese invecchia… Non ci credete? Leggete sotto:



Adesso Confindustria rincara la dose dicendo addirittura che i giovani che emigrano sono un danno per il Paese: ma scusi Boccia, i giovani bravi e preparati dovrebbero restare in Italia a prendere stipendi da fame per arricchire Lei e quelli di Confindustria? Qui stiamo a ‘pazzià! E se pensate che stia esagerando vi ricordo le affermazione dello scorso Governo, il cui Presidente del Consiglio era un altro scienziato della creazione di valore (si, ma solo per se stesso):




Ma un momento: gli immigrati sono arrivati perchè i giovani emigravano o è il contrario, i giovani emigrano perchè in Italia non ci sono opportunità, stretti tra assenza di meritocrazia, tasse altissime, assenza di lavoro ecc. ecc. Ed a cui si aggiungono ora anche i migranti? Fenomeno per altro previsto per Grecia ed Italia addirittura nel 2012 dalla politica estera tedesca, chissà come facevano ad essere tanto preveggenti a nord del Gottardo…

Eh no caro Boccia, i giovani se ne vanno perchè in Italia non ci sono le condizioni per restare e dunque voi, emeriti boiardi di Confindustria (non tutti eh, anche se a noi sembra che i famosi “capitani di industria” italiani facciano gara a svendere allo straniero…., dopo la morte di Roul Gardini è rimasto il nulla) osate anche lamentarvi? Eh no caro Boccia, non funziona così. Anche la Germania, che temo quanto combatto, difende i “propri”, come la Svizzera del “prima i nostri”. O come gli inglesi in copertina. Voi, gli italiani che dovrebbero “indirizzare” no: per voi “prima gli stranieri”, prima lo sfruttamento dei locali…. Anche a costo di importare milioni di migranti.

Permettetemelo: un sano, generico, vaffanculo ci andrebbe proprio. Qui stiamo davvero impazzendo.

Io non sono schiavista e dunque me ne sono già andato, a me non piace sfruttare nessun men che meno gli immigrati. Sono ingegnere, ho lavorato in Italia e da anni ho detto basta avendo la fortuna di avere una famiglia straniera (si, io sono l’immigrato in questo caso e cerco ugualmente all’estero di non farmi sfruttare…). A fronte di quanto sopra dico ai giovani, in primis ai colleghi ingegneri:

Andatevene dall’Italia, di corsa, prima che vi mettano una tassa da pagare per emigrare, ovvero per rifondere i danni che farete a Confindustria…

A fronte di tutta questa cinica ipocrisia interessata e suicida – sigh – l’unica soluzione è lasciare l’Italia affondare con gli immigrati, prima il paese implode prima si può sperare che le cose cambino!



Grazie a Confindustria che con le sue parole ci ha permesso di spiegare il danno che faranno a loro stessi i giovani che non emigreranno. A riprova aggiungo una bella immagine di tutte le industrie italiane che negli anni hanno venduto allo straniero, scappando all’estero (Carlo De Benedetti mi sembra per altro viva in Svizzera se non sbaglio, ed i due rampolli Elkann mi sembra siano cittadini americani – per non parlare dell’FCA che porta i profitti ovvero tasse in Olanda e UK, tasse che gli italiani che restano poi devono compensare -, o Del Vecchio abbia venduto ai francesi…. e poi una lunga serie di altri fantastici esempi degli imprenditori che han venduto allo straniero, senza contare quelli che hanno delocalizzato all’estero – ossia dando lavoro agli stranieri – come le aziende dell’ex presidente Confindustria). A me sembra che le uniche grande aziende che sono rimaste in Italia sono quelle di Stato (ENI, ENEL, Finmeccanica, Ferrovie etc.), che guarda caso una certa stampa – sempre la stessa – sembra spingere per privatizzarle ad ogni piè sospinto…. O Sbaglio?

Finirà malissimo. Ne sono certo.

fonte: Scenari Economici

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