Il governo Letta fa l'ennesimo favore alla banche. Per i cittadini l'amara sorpresa di 20 miliardi di tasse in più da pagare in 7 anni. Il "regalo" si trova all'interno della legge di stabilità e più precisamente all'articolo 6 comma 19-22.
Fino ad oggi le svalutazioni e le perdite sui crediti concessi (sia ai cittadini che alle imprese) venivano ammortizzate da parte delle banche in un periodo di 18 anni. In questo modo il costo veniva spalmato da parte degli istituti di credito in un lungo periodo.
Con la Legge di stabilità, questo lungo periodo si riduce a soli 5 anni. Ebbene, che cosa significa per cittadini e imprese?
Le banche avranno un vantaggio fiscale di circa 20 miliardi fino al 2019. Questo si tradurrà in 20 miliardi di euro di minori entrate nelle casse dello Stato. E come verranno reperiti questi 20 miliardi che mancano allo Stato? A pagare saranno sempre i soliti: cittadini e imprese, oppure in alternativa aumenterà il debito pubblico. Insomma un cane che si morde la coda.
Il Movimento 5 Stelle non ci sta. Ha presentato un emendamento soppressivodell'articolo 6 comma 19-22. Inoltre in Commissione Bilancio abbiamo chiesto spiegazioni al vice ministro Fassina (Pd) ed al presidente della Commissione Azzolini (Pdl) che fino ad ora non hanno saputo dare risposte.
Abbiamo chiesto perchè questa revisione della disciplina comporterebbe per lo Stato una maggiore entrata per 2,6 miliardi di euro nel primo anno, per poi confermare nero su bianco le perdite dal secondo anno in poi.
Il Movimento 5 Stelle ha dimostrato con numeri alla mano, utilizzando come fonte il rapporto della Banca d'Italia del 12 novembre 2013, che la perdita per lo Stato sarà già dal primo anno, a partire quindi dal 2013.
Il Movimento 5 Stelle ha dimostrato con numeri alla mano, utilizzando come fonte il rapporto della Banca d'Italia del 12 novembre 2013, che la perdita per lo Stato sarà già dal primo anno, a partire quindi dal 2013.
Attendiamo risposte e chiarimenti, il più presto possibile. E vi terremo aggiornati.
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