Una delle raccomandazioni più azzeccate che vi capiterà mai di ascoltare, in un buon corso di formazione, è la seguente: pensa al contrario! Pensare al contrario significa dare aria alle cellule cerebrali, scrutare il mondo a testa in giù, immaginarlo in modo innovativo, magari vedendolo sferico anziché piatto e cogitando di poterlo circumnavigare come riuscì a Colombo nel 1492. Traslando questi principii all’economia e alla finanza odierne, provate a farvi una domanda. E se – nel valutare il debito pubblico e il deficit – fossimo condizionati dalle parole ‘debito’ e ‘deficit’? Rifletteteci. È possibile.
Dopotutto, in un pianeta in cui ti indebitano già nel grembo della madre e ti fanno implorare la rimessione dei debito con la prima preghiera diretta al padre, il debito è sinonimo di ‘colpa’, ‘peccato’, ‘espiazione’.