Ultimi Post

sabato 9 luglio 2016

Con il Bail In applicato alle Banche in crisi si attaccano i risparmi degli Italiani

di Paolo Barnard

A che cazzo serve un Fondo di sicurezza per le banche di 5,7 miliardi, o a dir molto di 7 miliardi, se si devono tamponare 370 miliardi di buchi bancari italiani in costante aumento? Che razza di buffonesca truffa è sta strombazzata di Padoan sul Fondo ‘Atlante’ appena annunciato? E perché fanno in modo che in sto infido accordo fra banche, assicurazioni e falsari, in mano a un unico Assets Fund italiano chiamato Quaestio Capital Management sgr, voi non ci capiate nulla?




C’era il giornalista che già due anni fa vi disse che le banche italiane, dalle big alle piccole medie, erano in maggioranza fallite, stra-stra-fallite, ma che, ovvio, non si doveva dire.

Leggete qui sotto la snocciolata dei buchi contabili visibili dalla Luna dei nostri istituti di credito, e che per un complesso calcolo Core Tier 1/Capital ratio significano quasi sempre che ste banche sono già, appunto, tecnicamente fallite :

Unicredit 84 miliardi di crediti emessi e che in maggioranza non vedrà mai più; Intesa 63 mld; Monte dei Paschi 24 mld; Banco Popolare 21 mld; UBI 14 mld; Banca Popolare dell’Emilia Romagna 11 mld; Banca Popolare di Vicenza quasi 7 mld; Banca Pop di Milano idem; Mediobanca 3 mld… Abbastanza? Questi sono i crediti marci (Impaired Loans) delle big italiane, per un totale infatti di 370 miliardi (includendo molte altre piccole-medie), che nessun AD sa più come andare a ripescare.

Ed ecco che arriva il ridicolo Fondo Atlante, in cui Sua Signora ‘Libri Contabili Marci’ Unicredit più Intesa e UBI, cioè i falliti, sarebbero donatori di capitale… ma capite la farsa? I falliti prestano a se stessi per non fallire???? E sto Fondo dovrebbe con le sue mance da cameriere provvedere non solo a coprire sti buchi spaziali, ma anche alla ricapitalizzazione di alcune banche… roba da Mago Silvan. Come dire: con 30 euro riasfaltiamo New York e poi facciamo anche la bonifica di Central Park… Siamo oltre la demenza di un cetriolo di mare. E considerate che in questa disperata situazione economica italiana – rigurgitata come vomito di bisonte dal DEF di Renzi pochi giorni fa, con dati economici ridicoli e umilianti spacciati per “successo del governo” (1,2% di crescita forse… deflazione rampante… numeri falsi sulla produzione industriale che è invece arenata dalla morte dell’export e degli incentivi… calo disoccupazione dello 0,8% uhhh!... regalo teorico alle imprese per uno 0,2% del PIL quando le tasse rimangono al 42,8% del PIL, suppliche da alunno in ginocchio sulle noci e cappello d’asino di Padoan alla UE perché gli faccia gli sconticini sul deficit per pietààà…) – in questa disperata situazione economica italiana, dicevo, considerate che quegli abissi bancari italiani non possono che aumentare, e allora sto Fondo Atlante di 4 spiccioli del caffè a che cazzo serve? Ma a cosa?

Bè la risposta è orripilante, ma prima una considerazione. Dividiamo il teatro di sta farsa in due: per prima la parte domestica, che va venduta a un pubblico di idioti servi ignoranti, gli italiani; e poi la parte che conta, cioè gli ordini che vengono da Francoforte.

La parte domestica. E’ chiaro che gli AD di banche e altri istituti finanziari italiani riuniti l’11 aprile scorso, con la solita Cassa Depositi e Prestiti, sono totalmente nella merda e non hanno la più pallida idea di come uscirne, Unicredit e Intesa in testa coi loro, lo ricordo, 147 miliardi di buchi insieme. E quando un banchiere non sa più che cazzo fare, fa SEMPRE la stessa cosa: inventa una TRUFFA, un gioco delle tre carte per guadagnare tempo e, attenti a questo passaggio, soprattutto per trovare la strada che porterà alla rapina dei contribuenti per sanare la situazione. Questa è la super-comprovata storia di tutti i salvataggi bancari del mondo dal 2007 in poi, in Italia con oltre 118 miliardi rubati a voi (anche da Tremonti, poi gli altri). Entra nel teatrino ‘sta Quaestio Capital Management sgr cui viene affidato il compito di convincere gli investitori a dare soldi per il già citato Fondo barzelletta. Ma che soldi sono? Non sono soldi, sono aria fritta, promesse di soldi. Letteralmente fumo negli occhi, ma peggio: sono debiti a coprire altri debiti e per giunta Ignazio Visco della Banca d’Italia non ha neppur specificato come e cosa guadagnerà chi ci mette la firma a quel Fondo.

E di nuovo lo scopo, che è quello detto sopra, ripeto: guadagnare tempo per trovare la strada che porterà alla rapina dei contribuenti per sanare la situazione. La rapina dei contribuenti ha un nome tecnico: Bail-in. Cioè il concetto secondo cui quando una banca è al fallimento, a coprire i buchi verranno chiamati tutti quelli che vi hanno investito, creditori e risparmiatori, e in certa misura anche i correntisti, concetto insito nel Fondo Atlante. Ok? “Così non useremo i soldi dei cittadini che pagano le tasse per salvare le banche!” blatera Renzi. Falso. Primo perché milioni di risparmiatori-creditori delle banche marce sono proprio cittadini che ci perdono soldi esattamente come se li tassassero per salvarle. Secondo perché nelle versione finale di questi Bail-in (vedi sotto), il grosso dei soldoni ce li metterà lo Stato, e li pescherà esattamente dalle vostre tasse. Poi le nostre banche marce stanno già impacchettando sti crediti marciti che non riavranno più e li stanno vendendo a Fondi Avvoltoio o a pensionati ignari sotto forma di nuovi fondi risparmio (hey Poste Italiane-Intesa-Balck Rock ne sapete qualcosa?), ma questa storia l’ho già raccontata ed è complessa. Aggiunta al resto, il quadro che ne esce è rivoltante.

Infatti chi non è italiano, quindi non idiota per definizione, ha capito la farsa e ha gettato Renzi, Atlante, Quaestio Capital Management sgr e Padoan nella spazzatura (Standard & Poor’s per esempio, ma anche Barclays e Commerzbank). Non Repubblica, o il Fatto Quotidiano, non il Sole 24, eh? che novità.

E qui invece si arriva alla parte veramente tragica. Bè, da quando Mario Draghi si è insediato alla BCE ha visto subito cosa aveva davanti: un buco bancario europeo confronto a cui i gironi dell’Inferno dantesco sono le scale di cantina di casa tua. Parliamo di sofferenze bancarie in maggioranza perdute per sempre fino a un trilione e mezzo di euro, 1.500 miliardi di euro, e la Deutsche Bank in vetta al Titanic con nella pancia un debito in derivati del valore di 20 volte il PIL di tutta la Germania. E cosa ha fatto Mario? Il 15 aprile del 2014 si è inventato questo: adesso a pagare le voragini galattiche fatte dai miei amici banksters PER CAUSA SOPRATTUTTO DELLE MIE AUSTERITA’, saranno gli investitori, soprattutto quelli piccoli medi, e questa truffa la chiamiamo Bail-in. Naturalmente, disse Draghi, racconteremo alla gente che a pagare saranno le banche e i loro creditori/investitori, ma è una balla, perché nelle note piccole piccole a fondo pagina scriveremo che pagheranno solo fino all’8% dei debiti totali, il resto lo sborserà… ehhh bè, lo St… lo Sttt… ato???? Sì, lui, cioè le tasse (con anche il MES, che sono sempre vostre tasse). E Draghi ha chiamato questa porcata ciclopica Unione Bancaria, che di nuovo significa: a pagare veramente, e alla fine dei giochi, la catastrofe bancaria europea saranno in maggioranza le finanze pubbliche, cioè la gggènte, le famiglie, le aziende (il VERO Bail-in). Ora attenti:

Avete presente quando si fanno le prime prove generali di un esercizio tragico per vedere se la gggènte se lo ingoierà alla fine? Ecco, tutta sta buffonata del Fondo Atlante di Renzi-Padoan altro non è che, nella sua parte più vera, l’antipasto per preparare il palato degli italiani al sangue, al vero sangue che verrà, cioè l’Unione Bancaria, con il suo devastante Bail-in a spese nostre per mettere un coperchio sulla Dresda bancaria europea da un trilione e mezzo di euro. E sentite, lasciate perdere me che ste cose le studio e che qui ho scritto un 100esimo di quello che so. Usate la vostra testa, semplice logica: che cazzo di senso ha lanciare un Fondo dei Puffi di due spiccioli (l’Atlante) e che Padoan sa benissimo essere una farsa se non quello di somministrare le prime gocce del cianuro che poi verrà? Loro lo sanno, bisogna avvelenare la gggènte a piccole dosi, così che poi quando arriva la botta forte, l’Unione Bancaria, essa, la gggènte, non si contorca più di tanto. Insomma, parliamo della storiella ahimè tragicamente vera della rana nella pentola di acqua fredda sul fuoco. Ecco cosa significa e a cosa serve il Fondo Atlante di Renzi, sto pagliaccio ‘coccige della Merkel’.

Bentornati alla realtà.


fonte: Paolo Barnard

Nessun commento: