di Vincenzo Cirigliano
E' palese e palpabile l'ipocrisia di questo Governo nella gestione dei rapporti con le varie categorie sociali e quanto mai deprecabile l'opportunismo messo in campo nelle varie occasioni in cui lo Stato ha cercato di portare avanti delle politiche di Spending Review, volto esclusivamente a salvaguardare gli interessi della casta Politica che mai come ora sa di essere soggetta a ritorsioni di qualsiasi natura da parte del popolo, sempre più vessato e messo alla prova. Il passo indietro fatto dal Governo nella questione inerente lo sciopero minacciato dalle forze dell'Ordine è il simbolo di questo Governo che prima sbandiera riforme e provvedimenti, poi analizza le reazioni, ed infine qualora il prezzo da pagare si prospetta elevato per la casta politica e per la sua sopravvivenza, torna sui suoi passi. Buona cosa per le Forze dell'Ordine che dopo anni di ingiusti contratti bloccati, acquisisce i meritati adeguamenti. Certo sarebbe stato difficile per la Casta, in un periodo delicato come questo, in cui all'orizzonte si scorge un conflitto sociale che avanza in maniera tangibile e preoccupante, ritrovarsi contro anche le Forze dell'Ordine. Ora rimesso a posto la questione Forze dell'Ordine il Sistema Politico si appresta a sferrare l'attacco decisivo al mondo del lavoro, al sistema del Welfare e al Sistema delle tutele.
Mettendo le mani avanti il Presidente Renzi dichiara che per lui la questione Articolo 18 non è centrale, sostenendo di non voler sollevare uno scontro su questo punto. Lui sa benissimo che l'articolo 18 è visto come un Totem intoccabile dal mondo Sindacale e del lavoro. Dichiara, minimizzando la cosa, di voler metter le mani solo sullo Statuto dei Lavoratori, facendo passare la cosa come un qualcosa di secondario. Ma i lavoratori sanno benissimo che qui di secondario non c'è un bel niente, visto che toccando alcuni articoli dello Statuto si rischia indirettamente di svuotare da dentro l'articolo 18.
Si pensi all'Art.13 che tocca le Mansioni dei Lavoratori e i demansionamenti, all'art.15 relativo agli atti discriminatori, all'art.28 sulla condotta antisindacale, ecc. Immaginate solo per un attimo cosa potrebbe succedere in un'Azienda nel momento in cui si facilitano i Demansionamenti. Da sempre, quando un Datore di lavoro vuol mettere in condizione un lavoratore di autolicenziarsi, non fa altro che cominciare a cambiargli le mansioni, se di livello inferiore ancora meglio. Se in questo il datore di lavoro viene supportato anche dallo Stato, il gioco è fatto e " l'effetto domino " sarebbe inevitabile . Sarebbe il metodo per eliminare dalle Aziende tutte quelle persone che oggi sono tutelate dall'Articolo 18 e, senza toccare l'articolo 18, consentire alle Aziende di Sostituirli con i Jobs Act, magari attingendo anche a quell'enorme mole di lavoratori che stanno confluendo in Italia dall'Africa. Con questo riusciremmo anche a spiegarci il perchè dell'arrivo di tanta gente dall'Africa sostenuto ed alimentato dal Governo, che ha preferito questa operazione ad operazioni più oculate che si potevano opportunamente promuovere nei Paesi di provenienza per scongiurare questo esodo. Una volta toccata la norma sui demansionamenti e centrati gli obiettivi ai danni dei lavoratori più tutelati, entrerebbero nuovi lavoratori che per un periodo non ancora specificato ( le tutele crescenti ancora nessuno le ha spiegate) si ritroverebbero senza coperture da Articolo 18. Allora nessun lavoratore avrebbe più la forza di scioperare perchè non più supportato dalle tutele che sono proprie dell'articolo 18, ed il disegno criminale pensato ad uso e consumo degli Imprenditori sarebbe bello e servito. Trincerarsi per far questo dietro il modello Germania e ad una presunta nuova vita degli Uffici di collocamento è pura utopia. In Germania gli Uffici di Collocamento ( vedere video ) funzionano a fianco di ammortizzatori sociali super efficienti che garantiscono un minimo alle persone senza Lavoro, l'affitto della casa pagato dallo Stato, le bollette delle utenze pagate dallo Stato ( luce,acqua e gas) ed una quota per ogni persona a carico. E questo fin tanto che quella persona non trova un altro lavoro. Signor Renzi, lei dice, per giustificare la Riforma che si appresta a fare con il suo Governo, che questa si rende necessaria perchè in Italia c'è solo una parte dei lavoratori che è tutelata ed una stragrande maggioranza che non lo è. Questo che lei dice è giusto, ma la soluzione non è quella di togliere le tutele alla parte di lavoratori che ce l'ha, bensì la soluzione è quella di dare le stesse tutele di chi oggi ce l'ha ai lavoratori che non ce l'hanno. Le assicuro che in questo caso cambiando l'ordine dei fattori, al contrario delle regole della matematica, il risultato cambia.....eccome se cambia.
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