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lunedì 17 febbraio 2014

Abolire gli sconti di pena per i corrotti? Pd e Forza Italia votano 'no'

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E' passato solo qualche giorno dall'umiliante relazione dell'Unione Europea che attribuisce all'Italia l'infausto primato della corruzione in Europa. Si tratta di un cancro nazionale che si porta via almeno 60 miliardi di euro all'anno. Sarebbe giusto aspettarsi dal Parlamento una reazione .Un inasprimento delle pene, o meglio una proposta per rendere più agevole ed efficace il perseguimento di questo reato, o ancora un intervento per arginare il fenomeno.Per raggiungere questo scopo ad esempio il Movimento 5 Stelle ha presentato dei disegni di legge che vanno esattamente in questa direzione e che sono attualmente in discussione in Commissione.
Ma, come ha commentato il portavoce M5S al Senato Enrico Cappelletti "Il Mondo visto dal Parlamento, gira spesso al contrario".
Venerdì in Commissione giustizia il modello unico PD/Forza Italia-Pdl ha votato contro l'emendamento del Movimento 5 Stelle che prevedeva di non estendere il beneficio dello sconto del 40% di pena - previsto dal Decreto "svuotacarceri" - ai condannati per corruzione e concussione.
Bocciando questo emendamento, i detenuti per corruzione e concussione, presenti e futuri, potranno tranquillamente contare, oltre che ad una normativa colabrodo che quasi mai consente di pervenire a sentenza definitiva, anche a questo grasso sconto di pena.
Votando contro questo emendamento, in primo luogo gli esponenti del Partito Democratico hanno tradito tutte le battaglie magari sottoscritte in Rete contro la corruzione, come quella lanciata da Libera con Riparte il Futuro.
"Ancora una volta - commenta Cappelletti - il messaggio inviato al paese da PD/PDL è esattamente l'opposto di quello che dovrebbe essere. Si arriva quasi ad istigare la corruzione, piuttosto che reprimerla attraverso una lotta senza quartiere, per estirparla dal nostro paese. Viene da chiedersi se sia un disegno preordinato. Questo valutatelo voi."

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