di Vincenzo Cirigliano
Lo sciopero organizzato dalla CGIL del 25 Ottobre 2014 non dev'essere visto come lo sciopero che riguarda solo una parte dei Lavoratori, ma l'ultima occasione che il mondo del lavoro ha per mettere al centro del dibattito politico la dignità dei lavoratori e il sacrosanto diritto delle nuove generazioni ad un futuro che apra le porte ad una vita che dia loro prospettive di crescita e non li renda schiavi del sistema.
A scendere in piazza il 25 Ottobre dovrebbe essere tutto il mondo del lavoro, senza divisioni di bandiera e di Partito, e dovrebbe essere per i lavoratori l'occasione per dire a coloro che li rappresentano, e che magari in questo momento cercano di imporre soluzioni senza futuro, che i lavoratori sanno perfettamente ciò che e buono o male per loro.
Dovrebbe essere lo sciopero del mondo dell'agricoltura così duramente colpita dalle norme Comunitarie di un Europa che ormai non rappresenta più il popolo, ma solo la grande Finanza; dovrebbe essere lo sciopero di chi non si sente più pienamente rappresentato da Sindacati che troppe volte, negli ultimi anni, sono rimasti inermi dinanzi all'attacco portato dai grandi Poteri, in modo spietato, ai lavoratori ed al mondo del lavoro in generale; dovrebbe essere lo sciopero di tutte le persone che si sentono vicini a quei Partiti o Movimenti che hanno fatto loro ed hanno preso a cuore il mondo del lavoro in un momento in ci si cerca di minarne le fondamenta attraverso l'attacco ai diritti e al Welfare. Ciò a cui chi ci Governa mira, non è l'attacco all'Art.18,, già ampiamente smantellato dalla legge Fornero e dal Governo Monti, ma è lo smantellamento dello Statuto dei Lavoratori e di quelle poche garanzie che sono ancora rimaste ad un mondo del lavoro ormai dilaniato. La logica vorrebbe che i diritti di quelli che ancora ce l'hanno, venissero estesi a coloro che non ce l'hanno e non viceversa, come propone subdolamente il Governo.
Renzi prende come riferimento il sistema Germania senza dire però che la Germania prima di smantellare leggi importanti a tutela dei Lavoratori, ha creato una rete di assistenza ai lavoratori che tiene per mano e guida il lavoratore che ha perso il Posto di Lavoro, sino a quando non ne ha trovato un altro, e lo fa garantendo la sua vita e quella della sua famiglia attraverso politiche di sostegno che tutelano il suo benessere. Viene pagato un congruo sussidio, viene pagato l'affitto della casa, vengono pagate le bollette di tutte le utenze domestiche, quali Luce,Gas, Spazzatura, ecc. In Italia si smantella invece semplicemente lo stato Sociale, senza preoccuparsi minimamente di creare un'adeguata rete di sostegno per il lavoratore che perde il posto di lavoro, anche perchè all'orizzonte c'è un grosso problema per il reperimento delle risorse. Allora l'appuntamento del 25 Ottobre diventa cruciale per gridare all'Europa e alla Politica Italiana che la gente comincia a capire quello che è il disegno che si sta perseguendo, e che mira a creare ancor più marcatamente un divario enorme tra quell'un per cento della popolazione che detiene la maggior parte della ricchezza e quella classe media che si vuol far diventare povera condannandola alla schiavitù perenne, negando, nello stesso tempo, qualsiasi speranza di poter migliorare la sua condizione di vita a quella classe di poveri sempre più estesa . Allora il 25 Ottobre appuntamento a Roma, in gioco è il nostro futuro e quello dei nostri figli. Non possiamo tapparci le orecchie e chiudere gli occhi, perchè ognuno di noi, di questo, domani, dovrà renderne conto
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