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lunedì 28 maggio 2018

Golpe Istituzionale

di Vincenzo Cirigliano

Quello a cui abbiamo assistito ieri alle 19,45 è stato a mio avviso l'atto più grave, a livello Istituzionale, messo in atto in Italia, dal dopoguerra ad oggi, da un Presidente della Repubblica. Un Governo legittimato dai numeri sia alla Camera che al Senato, viene messo in stand by da una decisione unilaterale di un Presidente della Repubblica che ritiene, erroneamente, di agire in base alle prerogative che a suo modo di interpretare gli riserva la Costituzione.





Un discorso surreale quello che ha fatto ieri il Presidente Mattarella a giustificazione della sua imperdonabile presa di posizione. Al minuto 2,45 del filmato Mattarella afferma ".... le sue proposte per il decreto di nomina dei Ministri che .....devo firmare assumendomene la Responsabilità Istituzionale" quando l'art.95 della nostra Carta Costituzionale parla della responsabilità dell' operato dei Ministri unicamente in capo al Presidente del Consiglio (Art.95 Il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile).
Ecco perchè il Presidente Conte non avrebbe potuto mai accettare imposizioni di Ministri fatti dal Presidente della Repubblica, senza che vi fossero valide motivazioni giudiziarie o comportamentali, e del cui operato solo lui sarebbe stato Responsabile; così come al minuto successivo afferma che "il Presidente della Repubblica non ha mai subito nè può subire imposizioni", affermazione contestabile, in quanto non si tratta di "Imposizioni", ma di prerogative Costituzionali come si evince dall' art.92 in cui si afferma che il Presidente della Repubblica nomina ( non Sceglie) il Presidente del Consiglio e su suggerimento di questo nomina (e non sceglie) i Ministri (Art.92 Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri). 

Il Presidente della Repubblica scandalosamente detta addirittura la linea politica quando afferma al minuto 3,46 di aver "....chiesto per il Ministero dell'Economia l'indicazione di un autorevole esponente politico della Maggioranza....un esponente che non sia visto come sostenitore di una linea ....che potrebbe provocare probabilmente o addirittura inevitabilmente la fuoriuscita dell' Italia dall' Euro". Affermazione gravissima che oltre a rappresentare una entrata a gamba tesa sulla linea politica di Governo, sostiene una tesi inverosimile ed assurda secondo cui anche se l'Euro fosse scientificamente individuato come la causa conclamata e certa dei nostri mali, la fuoriuscita da questo sistema, sarebbe un tabù neanche nominabile. Assurdo. 

Affermazione rafforzata al minuto 6,46 quando sostiene " l'adesione all'Euro è una scelta di importanza fondamentale,per le prospettive del nostro paese e dei nostri giovani....anche perché si tratta di un tema che non è stato in primo piano durante la recente campagna elettorale..", quando sia Lega che M5S lo avevano ben indicato nei loro programmi, il M5S come estrema Ratio in caso di fallimento della proposta di modifica dei Trattati. 

Il colpo che ieri sera è stato inferto alla credibilità democratica nel nostro paese è stato enorme. Avevamo già da tempo capito che le nostre istituzioni nei loro meccanismi erano state concepite non certo in funzione dei cittadini e dei loro bisogni, ma ora abbiamo avuto la conferma che operano sfacciatamente a difesa e tutela di interessi di parte ad ampio respiro sovranazionale. L'eco dello sfregio che si è consumato ai danni dell'elettorato italiano è stato dirompente in quanto di fatto rende inutile il ritorno al voto se non dopo aver rimosso questi meccanismi distorti e perversi che hanno consentito al Presidente Mattarella di boicottare platealmente il Governo del CAMBIAMENTO. La sfida che ci attende nelle prossime ore è questa, ossia rimuovere quegli ostacoli che si sono frapposti in questo processo democratico di Cambiamento innescato dal voto del 4 Marzo.



Ecco quindi il punto dirimente su cui anche la Lega dovrà dimostrare di essere in linea con i suoi alleati di Contratto, acquisendo come dato di fatto che un ritorno alle urne , anche acquisendo percentuali bulgare, sarebbe sistematicamente vanificato da prese di posizioni incostituzionali del Presidente della Repubblica in fase di formazione del Governo. Tutto questo alla Lega sarebbe utile anche a smentire quelle voci che maliziosamente vorrebbero additare Salvini come regista silenzioso di questo nodo istituzionale, montato ad arte unicamente per consentire di ritornare alle Urne, facendo ricadere le responsabilità sul Presidente della Repubblica, e capitalizzare una narrazione costruttiva di Governo che, grazie alla questione Savona, ha fatto muovere  negli ultimi giorni verso l'alto i sondaggi e le stime di voto.

Quello che abbiamo avuto modo di acquisire con certezza è che in Italia mai sarà possibile un Cambiamente che sarà sempre sistematicamente osteggiato da istituzioni costruite con il preciso scopo di tutelare e salvaguardare quel Sistema Euro che, come confermato dagli avvenimenti di ieri,  si materializza come un vero sistema di potere e di governo, come dice Fusaro " l'Euro è un preciso metodo di Governo per imporre politiche Neoliberiste all'insegna della rimozione dei Diritti Sociali e all'imposizione di un potere Spoliticizzato dell'Economia che scavalchi il vecchio potere degli Stati sovrani ed imponga il potere del mercato Unico".

In Italia sentinella di questo Sistema di Potere e di questi interessi sovranazionali è stato designato con evidenza sostanziale, supportata dai fatti,  il Presidente della Repubblica che, lo abbiamo visto ieri,  interpretando in maniera molto personalistica il dettato Costituzionale, dall'alto della sua esperienza Costituzionale, nel caso di Mattarella, e forse anche  abusando della sua statura di Costituzionalista,  cerca di far passare come normale ciò che normale non è. 

Quello che ci attende nei prossimi giorni è un'azione condivisa che deve nascere dai cittadini ed essere supportata dalle due forze politiche che loro malgrado hanno subito queste decisioni, consci che una maggioranza eletta dal Popolo esiste, fatto rilevante che non giustifica assolutamente la nascita di Governi tecnici o del Presidente, che potrebbero avere un senso e trovare una loro collocazione  solo nel caso non esistesse questa prerogativa Costituzionale di fondo. Azione che deve essere rafforzata dalla Consapevolezza che la Rivoluzione, già in atto in Italia, non necessita di atti di forza finalizzati all'occupazione delle Istituzioni da parte del Popolo, in quanto il Popolo, caso unico al mondo, è già seduto tra i Banchi del Potere. Basta solo tendere la mano per poterlo afferrare, quel "Potere". Peppino Impastato parlando della lotta che dal popolo deve partire diceva "Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!". Su questi nuovi fatti non si può assolutamente soprassedere.

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