Ebbene si, nonostante il Golpe Istituzionale messo in atto dal Presidente della Repubblica con il pretesto dell'aumento dello Spread e dell'allarme dei Mercati, mettendo sotto i piedi quelle che erano state le indicazioni di voto dei cittadini Italiani, lo Spread continua ad aumentare. Si può allora ipotizzare che lo Spread continui ad aumentare perchè l'ipotesi di un Governo di forze Sovraniste è stato di fatto solo rimandato di qualche mese, considerato che i sondaggi danno in netta crescita quelle forze sovraniste che sono state le vittime designate di uno strappo costituzionale enorme registrato e sottolineato da tantissimi commenti di esponenti politici ed economici Europei, che l'hanno condannato senza mezze misure, come un vero e proprio attentato alla democrazia ed all'autodeterminazione di un Popolo.
Ecco i commenti che si sono succeduti incessanti in queste ore: il Premio Nobel per l'economia Paul Krugman esterrefatto afferma “Non c'è bisogno di essere populisti per essere inorriditi dal fatto che i partiti che avevano vinto un chiaro mandato elettorale sono stati esclusi perché volevano un ministro dell'economia euroscettico".
Paolo Maddalena, noto Costituzionalista rincara la dose “È riconoscimento formale del passaggio della sovranità dal Popolo Italiano al mercato globale”.
Onida ex Presidente della Corte Costituzionale commenta “Il Colle non ha potere sull’indirizzo politico”. Sulla stessa onda il Costituzionalista Villone parla esplicitamente di “ errore di Mattarella” così come Salerno Aletta “Un vulnus profondo alla forma di Stato”. Lo Spread messo al di sopra dei basilari principi di democrazia che dovrebbero consentire ad ogni popolo di potersi dare obiettivi politici autonomi con serenità ed in piena autonomia. Invece incredibilmente si continua a guardare ad i mercati, mettendo in campo un parametro che funge da spauracchio in un'opinione pubblica che purtroppo non ha l'adeguata preparazione per capire di cosa stiamo parlando. Paolo Barnard parlando dello spread, qualche anno fa sottolineava " L'Italia nel 1994-1995 veniva classificata da Statndard&Poors, come una delle economie leader dell'Unione Europea, avevamo più inflazione, avevamo più deficit di Bilancio, un debito Pubblico come oggi, avevamo la lira e non l'Euro.
Sapete quanto era lo spread in Italia nel 1995? Con l'Italia accreditata dalle Agenzie di Rating con la tripla A? Lo Spread era a seicento Punti. Più di quello che ha fatto cadere Berlusconi nel 2011".
Il grande Nando Ioppolo addirittura delinea anche la soluzione al problema, eventualmente si sarebbe potuto ripresentare, con semplici passaggi Istituzionali volti ad imporre la supremazia dello Stato sui mercati, parlando semplicemente di " Collocamento Forzoso dei BTP (collocamento alla Giapponese) che coinvolge le Banche che intendono operare sul territorio Nazionale obbligandole all'acquisto dei BTP Italiani ad un tasso appena superiore a quello applicato da BCE, oppure, in alternativa, obbligando BCE a prestare i soldi direttamente al Tesoro" allo 0,25" (tasso attuale applicato da BCE) attraverso una Banca Pubblica, come potrebbe essere CDP o Monte Paschi, opportunamente rinazionalizzata ( visto che oggi le quote di maggioranza, dopo le enormi iniezioni di Liquidità poste sul groppone dei contribuenti Italiani, sono nelle mani dello Stato). Più semplice a farsi che a dirsi.
Invece si continua a guardare allo Spread incutendo il terrore nelle menti degli ignari cittadini Italiani, operando una vera e propria violenza psicologica che investe la sfera personale e familiare. La cosa che mi meraviglia e che persone preparate come Di Maio e Salvini, quando vengono incalzati sullo Spread non sanno cosa rispondere se non tranquillizzare sulla non uscita dall'Euro dell'Italia, avvalorando la tesi sbagliata che lo Spread sia un problema reale. Oltretutto lo Spread, come sottolineavo prima, continua a salire nonostante il Golpe che ha messo Out i due partiti sovranisti tanto temuti, Lega e M5S. Quindi allora cosa vogliono i mercati e i Gruppi di Potere che muovono l'economia? Vogliono semplicemente neutralizzare alla radice il pericolo sovranista, ossia la possibilità che Forze antisistema possano trovarsi al Governo in Italia da qui a qualche mese .
Premesso quindi, come detto prima , che le soluzioni allo Spread ci sono e sono alla portata delle Nostre Istituzioni, se volessimo ragionare in termini di spread e far nostra la preoccupazione dei mercati, volendo ragionare con l'ignoranza del caso (perchè di ignoranza si tratta), le soluzioni potrebbero essere due: una di fatto impraticabile che prevede l'eliminazione fisica delle forze sovraniste,da qui alle prossime elezioni, l'altra, quella fattibile alla portata del Presidente della Repubblica e delle Istituzioni Nazionali, sarebbe quella di richiamare Conte e il Dottor Savona e far partire il Governo del Cambiamento, mettendo il nuovo Governo nelle condizioni di poter operare e poter intervenire sui mercati, calmierando le preoccupazioni ed esponendo nei dettagli i punti di politica economica che si intendono perseguire, cosa che in questo momento non può fare Cottarelli, ma deve essere necessariamente fatto da quelle forze che il Sistema teme e sta cercando di neutralizzare. In quel Governo, quello del Cambiamento, ci sono le giuste competenze per far rientrare lo Spread, fermo restando che questo non è mai stato e mai sarà un Problema per uno Stato che controlla il sistema economico e Bancario del suo Territorio, ma rappresenta solo uno squallido strumento di controllo del consenso in mano a chi non vuole il popolo nelle stanze del Potere e si serve di parti di Stato compiacenti per far passare come buone, teorie che, riportate ed analizzate con una lente critica ed il lume della ragione, non stanno letteralmente in piedi.
Decidiamo quindi se vogliamo essere perennemente alla stregua dei capricci dei mercati e della grande Finanza o ridare pienezza di potere ad un popolo e ad una Nazione che mai nel passato ha anteposto politiche sociali e diritti Costituzionali agli umori di forze e poteri che non fanno parte del nostro Ordinamento Costituzionale e che vorrebbe mettere le mani su quella che ormai sempre meno persone conoscono e valorizzano adeguatamente e che si chiama "Democrazia"
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